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Il ballo di Irène Némirovsky

Creato il 20 marzo 2013 da Rosellinag
Buona sera lettori. Come potete vedere mi sto dando alla lettura di questi piccoli libricini dalla grafica meravigliosa. Il fatto che siano brevi, poi, mi permette di recensirne quasi uno al giorno. Ho letto, in questi giorni, un articolo di critica dell'idea avuta dalla casa editrice Newton Compton in cui, in sostanza, si afferma che il prezzo stracciatissimo dei libri di questa collana, in realtà, danneggi il mercato editoriale. Ho anche letto che l'Italia è il paese dell'Europa in cui i libri costano meno....Sulla prima affermazione non posso dire nulla, non sono un'economista, ma sulla seconda qualcosa da dire ce l'avrei, ma sorvoliamo. Voi cosa ne pensate?Ma passiamo al libro che ho letto questa mattina tra un caffè e un giretto al mercato.
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Trama: Per il Kampf l'organizzazione del ricevimento, a cui sono invitati i maggiorenti della città, è un'occupazione serissima. Tutto deve funzionare alla perfezione, come il meccanismo di un prezioso orologio. Il ballo è il sogno della signora Kampf, volgare e arcigna parvenue, che dovrà, però, fare i conti con la vendetta della figlia quattordicenne: Antoinette.
Il ballo di Irène Némirovsky
I signori Kampf stanno organizzando il loro primo ballo. Più di duecento persone, molte delle quali mai viste ne conosciute, sono invitate al grande evento che dovrebbe segnare il definitivo ingresso nell'alta società di questa famiglia di parvenue.
Antoinette è una ragazzina di quattordici anni che si sente già grande, pronta per balli, feste e soprattutto per l'amore: il suo sogno è un bel vestito e il braccio di un cavaliere. Peccato che la madre sia di avviso contrario: ritenendola poco più di una bambina, e per dirla tutta una bambina che non si comporta come ci si aspetterebbe da lei, la sgrida in continuazione davanti a tutti, anche ai domestici, umiliandola terribilmente. Ma la piccola Antoinette ha in serbo la più amara delle vendette: come vi sentireste voi se gli inviti per il grande evento che state organizzando e che desiderate perfetto non giungessero mai a destinazione? Beh...chiedetelo alla signora Kampf. Se fossi in lei starei attenta alla vipera che mi sta crescendo in casa. Il ballo è un racconto che si legge in un battito di ciglia, non solo perchè è breve, ma anche per la velocità con cui gli eventi vengono presentati: l'organizzazione del ballo, le lezioni di Antoinette, la dipartita degli inviti, il fallimento della festa.I personaggi di questa autrice sono descritti in tutto il loro aspetto negativo: si tratta di parvenue, di arricchiti, la cui unica ambizione è comparire, apparire, il denaro sopra a tutto. Non c'è il rapporto madre e figlia in questo racconto ma è evidenziato in modo netto come la madre, che ha vissuto di stenti per molto tempo, non è disposta a lasciare le scene in favore della figlia. Il matrimonio dei Kampf non è basato sull'amore ma sull'idea che prima o poi il signor Kampf avrebbe fatto fortuna. Non c'è un solo grammo di sentimento in queste cento pagine, ma opportunisimo, ipocrisia, avarizia, invidia e il tratto deciso con cui il racconto si evolve davanti ai nostri occhi non fa che sottolineare gli aspeti negativi di ogni singolo personaggio. La penna della Némirovsky, in questo caso, non salva nessuno. Nemmeno la ragazzina.
*****Irène Némirovky: Nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origine ebraica, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove morì a trentanove anni, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro: Suite francese.
Il ballo di Irène Némirovsky

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