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Il bambino che parlava con la terra

Da Fiaba
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Domenica 24 Giugno 2012 10:57 Scritto da Marcella Geraci

bambino-parlava-terraC’era una volta un bambino che parlava con la terra. Gli bastava soltanto accucciarsi e porgerle l’orecchio per sentirla parlare. Il bimbo e la terra giocavano insieme nei pomeriggi di tutti i giorni dell’anno. “Terra, terra, come giochiamo oggi?” “Scavami ben bene, deposita un tesoro e coprilo di nuovo. Domani lo ritroverai.” E così il bimbo nascondeva il soldino che gli aveva dato la mamma, per ritrovarlo il giorno successivo. “Terra, terra, cosa facciamo oggi?” “Prepara le montagnette per far scivolare il trenino di legno. Oppure, osserva bene le formiche e scopri dove vanno. Di sicuro, non ti annoierai.” Passarono gli anni, il bambino crebbe, andò a studiare e ritornò un giovincello. Egualmente il giovane volle accucciarsi per porgere l’orecchio alla terra. “Quanto tempo …disse la terra. Vuoi giocare di nuovo con me al tesoro sepolto? O preferisci forse le montagnette? Sai, oggi, le formiche andranno a passeggio …” “Ma … sono cresciuto, rispose il giovane. Ormai non gioco più da tanti anni. Ho bisogno di un lavoro per guadagnare dei soldi che mi
consentano di vivere …” “Non preoccuparti, disse la terra. Penserò io a te. Ho solo bisogno di pochi semini. Cercali, scavami bene e mettimeli dentro. Avrai frutta
da vendere.” Il giovane corse al mercato agricolo, comprò i semi e fece quanto la terra gli aveva ordinato. Dopo qualche tempo, egli potè vendere la frutta e divenne ricco. I soldi, però, guastarono l’animo del giovane che, divenuto ricco, aprì una fabbrica di plastica. Così la terra e le acque si inquinarono e gli oggetti che il giovane comprò per sé e per la famiglia sporcarono l’ambiente. “Voglio regalare un bel mazzo di fiori a mia moglie”, pensò il giovane tra sé, un giorno. “Andrò a raccoglierli io stesso, in giardino.” Camminò e camminò, guardandosi intorno, ma era inutile. Nell’immenso giardino crescevano solo bottiglie di plastica. Allora, il giovane si inginocchiò e prestò l’orecchio alla terra. “Terra, terra, dammi dei fiori per mia moglie.” “Non posso, rispose la terra. Mi hai fatto mangiare tante porcherie ed hai reso l’acqua puzzolente e più nera del petrolio. Come
potrebbero crescere fiori?” Solo allora il giovane capì di essersi comportato male. Chiese scusa alla terra, chiuse la fabbrica di plastica e piantò tantissimi fiori. Così tanti che, se chiudete gli occhi ed annusate, potrete sentirne ancora il profumo.

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