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Il “boom” della Mindfulness

Da Racheleceschin

mindfulness meditazione

Ho deciso di fare una piccola ricerca perché le citazioni che pubblico nella mia pagina facebook, quelle che parlano di consapevolezza, di meditazione, di lasciare andare, sono quelle che hanno più visibilità. In particolare mi ha colpito la portata di questa citazione di Ray Bradbury:

Imparare a lasciare andare dovrebbe essere appreso ancor prima di imparare ad ottenere. La vita dovrebbe essere toccata, non strangolata. Devi rilassarti, lasciare che a volte accada, e permettere agli altri di fluire con essa

Nel 2013 sono stati scritti moltissimi articoli sulla Mindfulness e vi assicuro che leggerli uno di seguito all’altro mi ha fatto pensare: non staremo esagerando? Possibile che una pratica così semplice come quella di sedersi in modo intenzionale e non giudicante possa avere tutti questi benefici?

Guardate qui. Questi sono alcuni dei titoli più interessanti: (con i link ai relativi articoli)

Ho riletto questi articoli cercando di trovare un punto critico al quale aggrapparmi e forse l’unico può essere legato alla validità di alcune metodologie di raccolta dei dati e delle relative analisi. Il boom della mindfulness ha qualcosa a che fare con una moda, lo riconosco, ma se questa moda può farci stare davvero meglio che male c’è?

Se togliamo il parolone mindfulness viene così:

Sedersi per circa venti minuti al giorno, con intenzione, con un atteggiamento non giudicante nei confronti di noi stessi e degli altri, coltivando un approccio gentile e disponibile, allenando la mente a restare ferma al momento presente è un modo a costo ZERO per prenderci cura di noi stessi e migliorare la nostra vita. In confronto alle scarpe a punta e la vita bassa direi che questa “moda” è un buon modo di investire nel nostro benessere.

   

photo credit: jhoc via photopin cc



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