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Il buono, il brutto, il cattivo: la bandiera del western all'italiana

Creato il 10 gennaio 2011 da Aleister94


Il buono, il brutto, il cattivo: la bandiera del western all'italiana

La prima recensione del 2011 è dedicata a uno dei capolavori del grande regista Sergio Leone, e, in generale, uno dei migliori western di tutti i tempi: Il buono, il brutto, il cattivo.Il film è l'ultimo capitolo della cosiddetta trilogia del dollaro, iniziata da Leone nel 1964 con Per un pugno di dollari, seguito l'anno dopo da Per qualche dollaro in più, e conclusasi con Il buono, il brutto, il cattivo nel 1966. Il filo conduttore della trilogia consiste nella ricerca, da parte dei protagonisti della storia, di norma pistoleri o banditi, di un bottino nascosto o di una cospicua somma di denaro custodita in una banca o nel cercare di guadagnare  facendo dei lavori sporchi: quindi, la spinta propulsiva delle azioni dei personaggi è costituita dal denaro. Leone, racchiuse nel film in questione tutti gli elementi del genere ''spaghetti western'', di cui parleremo in seguito, presi in prestito da moltissimi successori-imitatori del regista italiano : alcune scene del film, sono divenute oggetto di studio nelle migliori università di cinema americane. A differenza dei due film precedenti, Il buono, il brutto, il cattivo è ambientato durante la guerra di secessione americana(1861-65), in quanto l'intenzione di Leone, anche se nel complesso rimane un obiettivo volutamente non prioritario del film, era di rappresentare le barbarie, le violenze ed i soprusi compiuti nei campi di prigionia nordisti durante la guerra di secessione.In questo contesto, tre uomini, il pistolero cacciatore di taglie Joe ''il Biondo'' (il buono), il messicano Tuco (il brutto) e uno spietato pistolero e sergente nordista chiamato ''Sentenza''( il cattivo), sono accomunati dalla ricerca di un bottino di 200 000 $ nascosto da qualche parte da un certo Jackson, che ha cambiato nome in Bill Carson. Prima di venire a conoscenza dell'esistenza del bottino nascosto, il ''Biondo'' e Tuco erano soci, in quanto Tuco, bandito ricercato, si consegnava nelle mani del Biondo, che consegnava a sua volta Tuco alla legge. In questo modo, dopo aver intascato la taglia, il Biondo salvava Tuco dall'impiccagione, e in seguito divideva la taglia con il messicano. Ma dopo essersi stancato della collaborazione con Tuco, lasciando quest'ultimo legato nel deserto, il Biondo verrà ritrovato e catturato dal messicano miracolosamente sopravvissuto, che, per vendicarsi,  lo costringerà ad un viaggio nel deserto senza cibo e acqua in sua compagnia. Durante il viaggio nel deserto, i due si imbattono in una diligenza militare sudista, ma i soldati sono tutti morti, tranne uno, Bill Carson, che, in fin di vita, rivela a Tuco il nome del cimitero in cui è nascosto un bottino di 200 000 $, ma in cambio del nome della tomba sotto la quale è sepolto il denaro, Carson desidera dell'acqua; ma mentre Tuco corre per prendere l'acqua, il Biondo si fa rivelare il nome della tomba da Carson, che muore subito dopo. Tuco si ritroverà costretto a far curare il Biondo dalle ustioni solari in un convento, e in seguito ripartono insieme alla ricerca del tesoro nascosto, non rivelandosi a vicenda le due vitali informazioni. Durante il loro viaggio vengono catturati da una pattuglia di soldati nordisti, perchè Tuco aveva indosso l'uniforme dei confederati di Bill Carson, di cui ha preso provvisoriamente la benda che aveva nell'occhio e i documenti. I  due vengono portati ad un campo di prigionia nordista, che è sotto il controllo di Sentenza(il cattivo), sergente solo di facciata, in realtà killer spietato a caccia dello stesso tesoro che Bill Carson aveva nascosto, poichè aveva lavorato in precedenza per Baker, che, essendone stato un complice, voleva sapere dove si trovasse Jackson(Bill Carson) con il bottino. Sentenza, dopo aver ucciso insieme a tutta la famiglia colui che gli aveva rivelato che Jackson aveva cambiato nome in Bill Carson, uccide anche il suo mandante Baker. Tuco, essendosi spacciato per Carson, viene torturato per ordine di Sentenza che, riconoscendo il messicano, intende sapere cosa  Carson gli avesse rivelato sull'ubicazione del tesoro: Tuco confessa il nome del cimitero e viene trasportato su un treno ammanettato e sorvegliato da un soldato di Sentenza. Il Biondo, dopo una breve collaborazione con Sentenza, in quanto rispettivamente conoscevano l'uno il nome della tomba e l'altro quello del cimitero, si riunisce a Tuco, nuovamente liberatosi, e insieme uccidono tutti gli sgherri di Sentenza, il quale riesce a fuggire. Durante il loro tragitto verso il cimitero, il Biondo e Tuco fanno esplodere  un ponte che viene conteso tra nordisti e sudisti, per la gioia di un capitano nordista che avevano conosciuto, e soprattutto per continuare  l'ultimo tratto di strada che li separa dal cimitero; i due si scambiano le rispettive informazioni, ma in realtà il Biondo dice a Tuco il nome della tomba sbagliata. In vista del cimitero, Tuco abbandona il Biondo, e comincia una vana ricerca fra le tombe. Dopo che irrompono sulla scena anche il Biondo e Sentenza, ha inizio  una delle più grandi sfide della storia del cinema: il cosiddetto ''triello'', in quanto, tre sono i partecipanti alla sfida, in cui solo chi sarà più rapido a sparare all'avversario, potrà impossessarsi della pietra su cui il Biondo ha scritto il nome della tomba. Il Biondo uccide Sentenza, mentre Tuco non può sparare, perchè il Biondo aveva scaricato la sua pistola la notte prima. Alla fine Il Biondo lascerà a Tuco metà del bottino, dopo aver finto di volerlo impiccare, salvandolo all'ultimo secondo sparando alla corda.Oltre ad una storia straordinaria, Il buono,il brutto, il cattivo merita di essere ricordato per altri elementi che lo rendono veramente un piccolo gioiello del cinema western. I tre personaggi sono costruiti in maniera perfetta, sono in un certo senso complementari fra loro: Joe il Biondo, ''il buono'', è il personaggio che, essendo presente in tutti e tre i film, lega fra loro i tre film della trilogia del dollaro, è dall'aspetto calmo, di pochissime parole e riflessivo, interessato unicamente al denaro, è un pistolero rapido e spietato, tutt'altro che ''buono'', tranne per il fatto che cede facilmente al sentimentalismo e alla compassione per i soldati in punto di morte. E' interpretato da un giovane Clint Eastwood, scoperto e lanciato verso il successo mondiale proprio da Sergio Leone nella trilogia del dollaro. Tuco, ''il brutto'', interpretato da Eli Wallace, è un personaggio dal passato difficile, costretto a diventare bandito a causa della povertà della famiglia, è anch'egli senza scrupoli quando si tratta di compiere una rapina o un omicidio, ma possiede innegabilmente un lato tenero e compassionevole, come si vede durante l'incontro con il fratello ormai frate francescano. Sentenza, ''il cattivo'', interpretato da Lee van Cleef, è l'unico fra i tre che merita il suo soprannome: è un killer professionista, ma anche sergente nordista, senz'anima e privo di sentimenti, per raggiungere l'obiettivo prefissatosi ammette qualunque tipo di tortura, sopruso o abuso nei confronti di chi si pone sulla sua strada. Inoltre, ''il cattivo'' possiede un codice comportamentale molto particolare: porta sempre a termine il compito per cui è stato pagato. Difatti, prima di uccidere su commissione di Baker il padre di famiglia anonimo che gli rivela la nuova identità di Jackson, Sentenza verrà pagato dal padre di famiglia per uccidere il suo mandante Baker, compito che svolgerà senza problemi.
Sono almeno tre le scene memorabili del film: la scena in cui il Biondo e Tuco fanno saltare in aria il ponte conteso da nordisti e sudisti, mentre ad assistere all'esplosione c'è il capitano nordista morente, al quale i due pistoleri avevano promesso di fare esplodere quel dannato ponte a causa del quale centinaia di giovani morivano da anni. Nello sguardo del capitano ormai in fin di vita, si coglie la stanchezza di una generazione che ha ormai compreso l'orrore della guerra fino in fondo. L'altra scena memorabile è quella della corsa di Tuco fra le tombe del cimitero, in cui, grazie alla completa fusione delle immagini con la straordinaria(e quasi onnipresente) musica di Ennio Morricone, vengono evocati tutti i sogni e i desideri di ricchezza dell'uomo. Infine, come si potrebbe non citare la scena del ''triello'', in cui è condensata tutta l'arte visiva del western all'italiana: inquadrature rapide e alternate per ogni personaggio con primissimi piani e dettagli delle mani che si muovono lentamente verso la pistola e degli occhi, la lunga attesa prima del momento degli spari e la musica di Ennio Morricone, alter-ego di Leone in campo musicale, che riesce a trasmettere le emozioni e gli stati d'animo dei personaggi per ogni secondo che passa. La scena del ''triello'' viene studiata ancora oggi all'università di cinema di Los Angeles. In definitiva, Sergio Leone traspose in questa pellicola la sua concezione del western, profondamente debitrice del più grande regista del genere, John Ford( Ombre rosse, Sentieri selvaggi): per questi due grandi maestri, il grande film western non deve essere completamente fedele alla vera storia del West, ma deve essere caratterizzato da uno storia epica e maestosa, in cui i personaggi sono simboli di valori in cui il pubblico possa sempre riconoscersi ed identificarsi, anche a discapito dei fatti reali, d'altronde il cinema è innanzitutto finzione. 
Infine, una curiosità: questo film è il preferito di Quentin Tarantino, che, in tre dei suoi più grandi film, cioè Le iene, Pulp Fiction Bastardi senza gloria, ha letteralmente ricalcato la scena del ''triello'' o ''stallo alla messicana'' de Il buono, il brutto, il cattivo.


VOTO: ****


       

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