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Il caos casalingo di Matelica

Creato il 23 settembre 2011 da Stimadidanno
Concludo questa settimana dedicata alle Marche con il piccolo comune di Matelica.
Matelica è casa. Ci siamo arrivati di sabato, giorno di mercato in centro, tutto un vociare e una calca. L'acciottolato, la piazza, il bar con la proprietaria tardona un po' scollacciata, l'Italia di provincia insomma: tutto ciò mi è molto familiare. Dovevo avere la faccia particolarmente da integrata, perché una signora con le borse cariche di verdura mi ha anche salutato.Un bel contrasto con il silenzio dei borghi disabitati e perfettamente ristrutturati dai proprietari stranieri. A Matelica tutto era un po' più colorato e disordinato e contemporaneo e globale. Anche i golfetti acrilici (made in China, rifiniti in via Paolo Sarpi), venduti al mercato, erano parte di questa confusa allegria. 
Anche questa coperta, irresistibile:
Il caos casalingo di Matelica
Questa bancarella superfornita invece no, non ne ho mai vista una così:
Il caos casalingo di Matelica
Ah,  che invidia:
Il caos casalingo di Matelica
Che dire della "vasca" del sabato mattina? un must!
Il caos casalingo di Matelica
E la Piazza Italiana, che ribadirla in questi giorni fa un po' stucchevole, dal momento che piazza ormai è solo una piattaforma mediatica? O non sarebbe il caso di ripartire proprio da lì? Da Bellezza (quella vera) e Concretezza (quella del marmo, delle mani che lavorano)? 
Il caos casalingo di Matelica
(Ecco, ora la testa è definitivamente qui a Milano) 

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