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Il ciclo di frenkel - succede sempre cosi

Creato il 18 maggio 2013 da Pasquale Mattera @pasqualem85
IL CICLO DI FRENKEL - SUCCEDE SEMPRE COSIOggi, al-di-là di tutte le fregnacce che ci vengono trasmesse dalle tv e dai giornali, contenitori di trasmissioni e scritti ai limiti della disinformazione, vogliamo tracciare il ciruito che viene a formarsi ogni qualvolta un paese o più paesi si trovano in una aspirale depressiva e recessiva come quella della crisi attuale. In altre parole, parleremo del perchè (reale) si entra in una crisi, tramite vari passaggi, riconosciuti da diversi economisti di spessore internazionale, basti citare Krugman, Stigliz, Roberto Frenkel, il quale, in particolare, ha stilato, in diverse fasi, il meccanismo che avvia una nazione, o più, dall' avere (finti) benefici iniziali, dovuti ad afflussi di capitali esteri (principalente destinati al settore privato) come la regressione del debito pubblico (che ripetiamo, NON è il problema della crisi) e soldi in tasca ai cittadini, fino alla perdita di competitività legata al cambio rigido, ai continui deficit commerciali, ed al Crash finale, cioè lo sganciamento del paese dalla valuta di riferimento.
Il Ciclo di Frenkel
- I paesi del centro esortano quelli della periferia a liberalizzare i movimenti di capitale e adottare un cambio rigido (fisso) - prima Sme e poi Euro.
- Afflusso di capitali esteri, tramite intercessione delle banche nazionali, nei paesi periferici per finanziare principalmente il settore privato (l'erba del vicino è sempre più verde!!!), ed il centro invoglia la periferia a comprare da lui (primo finto beneficio).
- Aumenta l'inflazione nella periferia - il debito pubblico si riduce (Spagna, Irlanda, Grecia e Italia) perchè la gente guadagna, i soldi circolano, e lo Stato incassa tasse ed imposte (secondo finto beneficio).
- Si verifica l'Inflazione e quindi perdita di competitività, i prodotti del centro diventano più appetibili rispetto a quelli della periferia molto meno convenienti, quindi si scava un deficit commerciale (bilancia commerciale) del paese debitore (che è diventato sostanzialmente importatore), quindi è costretto a chiedere prestiti ancora all'estero per finanziare le importazioni.
- Ad un certo punto i creditori capiscono che hanno prestato troppo e smettono di prestare <<Sudden stop>>. lo capiscono quando vendono che il paese periferico si sta indebitando per pagare gli interessi all' estero sul debito.
Al verificarsi di questo stop ai prestiti, di conseguanza si verifica anche un' interruzione di questo circolo vizioso, quindi si va in recessione, i debiti delle famiglie e delle imprese, sono i crediti delle banche, e quello che sta al passivo di un' impresa o una famiglia è all' attivo di una banca.
Succede in seguito che lo Stato, diciamo si "accolla", (perchè impietosito dalle "sofferenze bancarie" anche perchè come sappiamo, le classi politiche non sono insensibili, allazione di certe lobby anzi, molte vole quelle classi politiche sono espressione di quelle lobby), i debiti dei privati per evitare che le banche vadano "per stracci" (come si dice a Roma). Ecco che il debito privato, diventa pubblico. Nel 2008, successe questo.
E tutti a dire: la colpa è del debito pubblico !!! Maaaa....
PS: La banca, normalmente, fa credito perchè utilizza i risparmi delle famiglie (vedi il meccanismo della riserva frazionaria), per fare investimenti e guadagnare sugli interessi.
Il debito non è ne cattivo ne buono, e se si contrae bisogna controllare il perchè, e che uso se ne deve fare. da qui si vede se un deito è sostenibile o meno. Es: sei guadagno trentamila euro all' anno e chiedo un mutuo per comprare una casa da duecentocinquantamila, quel mutuo è sostenibile. Al contraro se accendo un mutuo da ducentocinquantamila euro, e guadagno mille euro al mese mi sembra logico che quel prestito, diventa "ballerino".
- Quindi i paesi periferici sono costretti ad offrire interessi più alti. Ed ecco il crescere del debito
pubblico al seguito del secondo finto beneficio, di cui sopra.
- Crash. Sganciamento della valuta del paese periferico da quella del centro. Come è successo, in Argentina, nel 1992 alla lira che lasciò lo SME, e pensate all' Italia che lascerà l'Euro.
(Succede sempre cosi.... Per chi se lo ricorda....)
Chile 1982
Italia 1992 (Lira)
Messico 1994
Thailandia 1997
Corea 1997
Russia 1998
Brasile 1999
Argentina 2001
Turchia 2001
Ed Infine, Eurozona _ _ _ _.
Ed altri casi meno noti.
Tutti paesi che avevano assetti istituzionali e monetari completamente differenti, e se vogliamo cercare un minimo comune multiplo, questo non è certo la moneta, ma il fatto che si sono rimpinguati di capitali esteri e che avevano un tasso di cambio agganciato, in vari modi con vari meccanismi istituzionali, allo standard di riferimento (Marco, Dollaro).
Riflessioni.
- Gli economisti veri (non io ma, Roberto Frenkel - Lance Tylor) hanno chiarito: Promuovendo la rigidità del cambio, e permettendo l'afflusso di capitali esteri, vengono a crearsi degli effetti destabilizzanti tramite i differenziali di tassi di interesse e inflazione.
- The Bocconians... (rubo dal prof. Bagnai). Razza in via d'estinsione (Giavazzi e Pagano 1986) dichiaravano che: la moneta unica avrebbe creato condizioni per la propria sostenibilità (O_O), perchè determinerà convergenza dei tassi di interesse ed inflazione.
Cosa è successo secondo voi? Chi ha avuto ragione? 1... 2... 3....
I veri economisti!!! Infatti i tassi di interesse e di inflazione hanno sperimentato una divergenza, e NON una convergenza, che ha causato quello che dicevamo UP.
Non è successo quello che dicevano i Bocconians attaccati alle loro ideologiee e pio desiderio.
Nelle economie europee abbiamo avuto:
Divergenze dei tassi di interesse
Divergenze dei tassi di inflazione (riconosciuto anche dalla BCE 2006, ed è dire tutto)
Alimentate dagli afflussi di capitali esteri.
Euroillusione Ottica dei Bocconians: che la moneta unica avrebbe determinato inflazione unica.
Per essere vittima da questa illusione ottica bisogna aderire ad una visone pre Unità d' Italia, di cosa determini l'Inflazione (bisogna pensare che sia la moneta a determinare l'inflazione).
In realtà questa teroria sarebbe sembrata antica già nel 1860, oggi invece è ritornata di moda grazie a teorie monetarie che si autoproclamano moderne.
Ma è meglio chiarire che, fra la moneta e l'inflazione ci passa un' oceano di mezzo, come dimostra il fatto che adottando una moneta unica non abbia determinato un' inflazione unica (Vedi eurozona). La moneta con l'inflazione ha poco a che vedere, soprattutto dopo lo scioglimento di Bretton Woods 1971.
L' aggancio all' euro ci ha fatto perdere competitività, ha fatto calare il tasso di crescita delle esportazioni, quindi gli imprenditori sono costretti a svendere, anzichè vendere. Al crollo della domanda estera, che rappresenta una delle due domande autonome (insieme ai consumi) di un sistema economico, è stata aggiunta l' Austerità (ovviamente per abbassare i livelli dei consumi e quindi delle importazioni, per non creare ulteriori disavanzi commerciali). E chi paga per chi? Sempre Pantalone.  
La realtà ci dice che:
- Il problema sorge perchè c'è un eccesso di debito privato dato dal credito delle banche (italiane nel nostro caso) che intermediano fondi esteri. (LA LETTERATURA SCENTIFICA RICONOSCE).
- Eccessivo credito privato.
- Eccessivo disordine e libertà di movimenti di capitali, infatti il Fmi da circa due anni ammette che bisognerebbe ripristinare un minimo di controllo sui movimenti internazionali di capitali, e se lo dice l' FMI.. vuol dire che in Europa siamo ideologicamente più a destra di quanto non fossero le istituzione espressive del cosidetto Woshington Consensus, e lo abbiamo sposato ed abbracciato con un grande afflato fraterno pensando che fosse una cosa di sinistra perchè cia avevano detto che era cosi. E' di sinistra in Italia essere più a destra di quanto non si fosse a Woshington alla fine degli anni 80, quando c'era Reagan.
Le divergenze nominali fra le regioni (tasso di cambio e inflazione), creano opportunità di arbitraggio, quindi fanno spostare capitali da una nazione all' altra, causando tutto quello che abbiamo detto.
Come  è possibile risolvere il problema? Bhè... Qui ci vengono incontro economisti come Bagnai, Borghi, Zezza, ma anche vari premi nobel. Ma è facile da capire, basta ripristinare il passato, ed avere una maggiore attenzione, e cioè:
- Ripristino flessibilità valutaria, ogni paese, ogni mercato del lavoro deve corrispondere ad una sua valuta, altrimenti gli shok si scaricano sul lavoro e sui salari (vedi svalutazione reale in Germania) ed anche sulla nostra pelle. Questo notava Mandel cinquant' anni fà, ed è sempre cosi anche cinquant' anni dopo.
- Introduzione dei controlli sui movimenti di capitali internazionali.
- Definire dei dei livelli di attenzione e vincoli di indebitamento privato regolamentando il sistema bancario.
- Matrimonio tra tesoro e banca d'Italia (Politca fiscale e Politica monetaria di nuovo insieme, per guidare politche di sviluppo più sostenibili le economie).
- Ci deve essere una Banca centrale che intervenga nel mercato primario sostenendo con l'acquisto di titoli all'emissione per finanziare le politiche fiscali e di sviluppo del governo.
- Dividere le banche commerciali da quelle che fanno finanza, ripristinando la class steagal act. Uno Stato non può salvare una banca, che poi riuserà quei soldi per fare Carry Trade, derivati, gonfiare nuove bolle. Poi non prendiamocela col Debito Pubblico.Il Click Per un Blog Utile

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