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Il Circolo dei Lettori di Torino punta sul video storytelling. Intervista a Silvia Borsari

Creato il 04 giugno 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Il Circolo dei Lettori di Torino, a nove anni dalla nascita, si rinnova, aprendosi maggiormente al territorio, ma soprattutto alle contaminazioni di generi, e abbracciando le nuove forme e modalità di comunicazione quali i social media e lo storytelling, sempre più in voga. Dopo la campagna #MiPiaceLeggere legata al Salone Internazionale del Libro, punta a raccontare un’entusiasmante “storia” che contiene tante microstorie legate ad uno “scrigno”.
“Ogni pagina una storia” è ambientato nello splendido Palazzo settecentesco Graneri della Roccia, sede del Circolo dei Lettori, ed i personaggi che si avvicendano tra i preziosi lampadari, gli splendidi stucchi decorativi, gli antichi dipinti, le ampie vetrate e nell’accogliente caffetteria, richiamano generi letterari specifici e il genere dello spy story.
Ma chi sarà la misteriosa donna che entra nell’antico palazzo? L’identità della donna viene svelata a poco a poco attraverso piccoli dettagli: il bordo del vestito, le scarpe, lo smalto rosso sulle dita, poi gli occhi, la bocca, il collo, l’applauso, fino alle rivelazioni finali. Viene mostrato un nuovo volto della splendida Marilyn Monroe e viene rivelato anche il contenuto del misterioso “scrigno”: un prezioso libro. Una Marilyn, impersonata dalla solare e sbarazzina attrice Marina Rocco, che svela quel lato “culturale” della diva senza tempo, ricordando la chiacchierata foto di Eve Arnold che la immortalò mentre leggeva l’Ulisse di James Joyce.

A seguire l’intervista a Silvia Borsari che ha realizzato con la sua società di produzione Bananaspin, insieme a Davide Sampieri, il video “Ogni pagina una storia”.

società di produzione Bananaspin

Come e perché il circolo dei Lettori di Torino si rinnova e diviene 2.0 con il video “Ogni pagina una storia”?

Il video “Ogni pagina una storia” è stato prodotto da Bananaspin, società mia (regista) e di Davide Sampieri (producer) che è nata come un collettivo nel 2005 e da poco struttura che “Semina eventi, Coltiva identità, Sbuccia immagini, Rimpolpa creatività” avvalendosi di un network di diversi collaboratori in ambito televisivo, teatrale, multimediale, creativo. Il video nasce come omaggio ai lettori che seguono e amano da anni il Circolo dei Lettori “ma vuole anche essere un invito per quanti non lo conoscono a scoprire le molteplici storie che ogni giorno raccontiamo e viviamo…” mi piace riportare le parole di Maurizia Rebola, Direttrice del Circolo, che ha saputo osare per rendere il Circolo più 2.0. L’importanza per la lettura, infatti, viene spesso avvertita come démodé e i new media possono renderla più immediata, diretta e ironica. La rete sta premiando questo tipo di comunicazione mostrato dall’alto numero di condivisioni e commenti sui canali social che il video sta ottenendo, cosa che identifica un gradimento che va oltre il semplice like ma arriva fino al piacere di mostrarlo ai propri “amici” facendosi portavoce del messaggio e della “magia” che abbiamo cercato di comunicare. Il video rappresenta però una tappa di un percorso che coinvolge tanto la comunicazione, social e tradizionale, quanto la programmazione del Circolo. Grazie a quest’ultima si realizzano sempre di più progetti e incontri basati sulla contaminazione e il mix di generi, come ne sono testimonianza la rassegna sul rap e le serate sound lectures in collaborazione con il collettivo Superbudda. Il Circolo sta cercando di raggiungere un target che include anche ventenni e trentenni, attraverso una maggior attenzione ai profili social, attraverso il blog che sta per nascere da qui a poco, il sito, una grafica più smart e il video “Ogni pagina una storia”.

Come è cambiata la cultura e il modo di fare cultura nell’era digitale, con i social network e lo storytelling?

É l’epoca del consiglio: la rete dispensa donatori di consigli, in rete si cercano recensioni, storie e si raccontano storie. L’utente è sempre più interessato a partecipare in prima persona alle storie sul web e vive la cultura in maniera più partecipata. L’importanza dell’utilizzo dei social network ormai è stata capita anche nel mondo della cultura a 360 gradi: dai musei ai libri, fino agli spazi letterari.

Si parla molto di storytelling, in 140 caratteri, in un tweet, come lo definiresti?

Coinvolgere, contaminare e raccontare storie che uniscono eventi, luoghi e persone. Tu che storia racconti?

Secondo te lo storytelling è davvero una forma di comunicazione efficace e coinvolgente? Pensi sia solo una moda passeggera o che duri?

Si, decisamente. Siamo fatti di storie… da quando si tramandavano oralmente, ma la novità è che stanno cambiando le modalità di narrazione che vanno ad integrarsi sempre più con i nuovi formati. Il rischio è che si perda la capacità di avere pensieri narrativi complessi in quanto devono essere condensati in discorsi narrativi 2.0. L’era del formato breve e dell’iperstimolazione digitale allarga gli orizzonti conoscitivi ma porta a diminuire il tempo di attenzione.

Come nasce l’idea del video “Ogni pagina una storia”? Perché questo titolo?

Per rafforzare e valorizzare l’immagine e le attività del Circolo dei Lettori verso un target 25-40 anni si è pensato a un video teaser non convenzionale perché quello che lo spettatore si trova di fronte è una “micro-storia” che si svela solo sul finale. I tratti che volevamo far percepire a prima vista sono quelli vicini alla spy-story, per poi disorientare chi guarda con dettagli-situazioni-momenti di volta in volta diversi in base al personaggio che anima l’ambiente e al sottile richiamo della pagina di uno specifico genere letterario.

Il video si basa su microstorie e sulla contaminazione di generi e stili diversi, spiegaci meglio la sua struttura e il filo narrativo. Perché questa scelta stilistica?

Intrighi, Amori, Misteri, Azioni sono dei generi letterari ma anche emozioni e dettagli che possono essere vissuti all’interno di Palazzo Graneri della Roccia, la sede del Circolo dei Lettori. Con un montaggio alternato incalzante lo spettatore attraverserà gli spazi del Palazzo accompagnato dal passaggio di un oggetto che non si vede mai se non alla fine. Ogni personaggio è legato a un oggetto che può contenerne un altro. Come scatole cinesi di micro-mondi animati da personaggi.

Il video “Ogni pagina una storia” è stato girato nel Palazzo che ospita il Circolo della Lettura di Torino? Le location quanto hanno influenzato la trama e le riprese del video?

Tanto, sono state fondamentali, La Sala Grande, La Sala della Musica, quella degli Artisti, il Salotto Cinese o il Ristorante Caffè, ambienti che hanno vissuto chissà quali storie passate e che hanno ispirato sia il Direttore della Fotografia, Francesco Speranza che l’impianto registico. Con il prezioso aiuto di Anna Buccolo e di tutto il Circolo, gli ambienti hanno acquistato un’anima diversa. Abbiamo scelto di girare con la BlackMagic per avere una pasta cinematografica e la Steadycam, sapientemente diretta da Cristian Mantovani e Loic Bovolenta, ha dato al filmato quella forza nel movimento caro al piano sequenza.

 E per quanto riguarda le musica?

La musica è stata scelta in funzione allo stile che si voleva dare al montaggio curato con melaZstudio. Lo stile registico si è appoggiato su décupage convulsi a volte al limite del fumettistico come nel film “The Snatch” con accelerazioni e rallentamenti improvvisi per passare da un quadro/ambiente all’altro. Così la musica, ha accompagnato acidamente i “dettagli” del video rendendoli protagonisti del “sottotesto” principale.

Perché è stata scelta proprio l’attrice Marina Rocco nella parte di questa Marylin rivisitata?

Marina la adoro per il suo sorriso, per la sua leggerezza, per la sua eleganza e la dolcezza che trasmette alla camera. È un personaggio amato sia dal pubblico maschile ma anche dalle donne. Si è entusiasmata subito al progetto volendo diventare portavoce di un Circolo che sta scommettendo sulla cultura in maniera ironica e leggera. È stata fondamentale nel video, ha collaborato in maniera attiva al suo personaggio, insieme, ad esempio, abbiamo scelto “il libro”, ci piaceva l’idea di un viaggio fatto con una misteriosa bionda… una bionda come Marylin, una donna amante dei libri che componeva versi anche se dichiarava di andare a letto con solo due gocce di profumo. Da qua l’idea della frase finale, per aprire a un finale diverso della “storia”. Marina era perfetta per non essere Marylin ma una Marylin diversa, una donna anni ’60 ma anche una donna di oggi. In questo ringraziamo anche Lucia Giacomin, che ha ben interpretato i volti del video come fossero dei dipinti.

Offrici qualche “contenuto speciale”, raccontaci qualche “making of”, qualche aneddoto relativo al video. 

Come in ogni produzione che si rispetti ci sono aneddoti e imprevisti, ma mi piace raccontare quello che è successo per una improvvisazione che poi è diventata parte del video.

Scena finale con l’ultimo personaggio splendidamente interpretato da Alberto Onofrietti, siamo al primo ciak della scena dello spray per l’alito, il primo ciak è quello che solitamente viene usato come “la prova girata” quindi quasi mai buona. Alberto improvvisa la scena iniziando a spruzzarsi lo spray in continuazione su tutta la faccia, questo crea un momento di ilarità trattenuta tra tutti, operatore compreso. Dopo lo “stop” scoppiamo tutti a ridere… alla fine è stata tenuta questa in fase di montaggio perché la scena più vera! Poi ci sono altri piccoli trucchi e segreti che riguardano le altre scene, con Silvia Giulia Mendola, la nostra enigmatica Dama, Silvia Rubino, l’onirica sposa o l’affascinante investigatore Riccardo Bocci… ma non si possono rivelare… secondo voi che storia custodisco questi personaggi?

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Foto set. Marina Rocco-Marylin Monroe
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