Magazine Diario personale

il codino

Da Verdeacqua @verde_acqua
il codino
Ho sempre avuto paura delle figlie femmine. Delle donne in generale forse. Siamo fantastiche e terribili allo stesso tempo.
Trovo sia tutto più semplice con i maschi. Nonostante la responsabilità di crescere un essere maschio sia enorme, proprio perchè un giorno dovrà essere un Uomo, gentile e rispettoso, l'ho sempre vissuta come più semplice, passatemi il termine.
Una donna è un mare di cose, molte di più, e tu che sei la madre, SEI LA MADRE.
Una donna che possa essere autonoma, che si voglia bene, che lo voglia al suo corpo e al suo modo di amare, che sappia farsi rispettare, che sappia essere gentile, che sappia essere se stessa. Una figlia femmina ti mette davanti a quello che vorresti essere, a che tipo di donna sei. Quello che insegni, quello che provi a far capire, quello che credi, diventano possibili confronti, sul come sei e ti mette di fronte a come vorresti essere.Volente o nolente ti metti di fronte ad uno specchio, molto più che con un figlio maschio.
Mi ha sempre fatto un pò paura. Questo scavare nel profondo di sè è una cosa che faccio e smetto di fare allo stesso tempo, da sempre. Ma con una figlia non puoi più rimandare.
Questo lo immaginavo già prima. Un pezzetto di me era cosciente di questo.
E' per questo che quando sono rimasta incinta la prima volta ho sperato che fosse maschio. E così è stato. Ed era un pacioccone splendido, un tontolone, rompiscatole ma semplice.
Poi sono rimasta incinta di nuovo. Dopo tanto. E la felicità era tantissima. E non ho fatto in tempo a sapere se sarebbe stato un lui o una lei. Forse è stato meglio così. Perchè quando penso a quel piccolo pezzetto di me posso immaginarmelo sempre in modi diversi.
Poi è arrivata Lei.
Decisa e dolce allo stesso tempo.
Testarda e tenera insieme.
Capricciosa e sorridente quasi contemporaneamente.
Una femmina. Una futura donna.
Non so da che parte partire per costruire un rapporto madre/figlia pensando ad una figlia che sarà proprio adolescente come lo sei stata tu, che sarà diversa da te ma che a suo modo vivrà cose simili a te, amori andati male, baci rubati, aspettative altrui, amiche e amiche che non lo sono più, che dovrà e vorrà relazionarsi con sua madre. Che poi, dopo ancora, sarà una donna e l'elenco delle cose che possono accadere diventa troppo lungo.
E non so come si faccia. Ho tante idee sull'idea di madre che vorrei essere ma so anche che è inutile fare piani, perchè da quando si rimane incinta non si fa che immaginare tutto in tutti i modi per poi stravolgere quel tutto dopo due ore che stringi quella cosetta lì tra le tue braccia.
So che si costruisce un mattoncino alla volta e che non puoi sapere che forma prenderanno tutti quei mattoncini. So che è utile averne un'idea, un progetto, ma che poi la vita è vita.
Sapevo che sarebbe stata una lei. Lo dissi subito a Lui. Non nascondo che avrei voluto un altro maschio. Lo raccontavo qui, quando non era ancora Lei ma altro.
E quel post è stato scritto un anno esatto prima della sua nascita. Il 26 settembre. Mi ha oltrepassata un brivido quando l'ho realizzato linkandolo.
Mi piacciono i maschi. Mi spaventano meno.
Ma sapevo quando è arrivata Lei sapevo che sarebbe stata una lei.
Non sapevo come sarebbe stata e mi ha parecchio travolta.
Ma la guardo e mi dico che è Lei.
Che saremo io e Lei.
Che siamo io e Lei.
Io madre e lei figlia.
E poi un giorno le fai un codino.
E capisci che sarà un casino. Ma sarà bellissimo.
E ti passa per la testa una cosa sola: io ho sempre voluto una figlia femmina.
In fondo in fondo. E in fondo c'è sempre la verità, limpida.

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