Magazine Cultura

"Il cuore muove" di Marco Carta: un cd contro la stitichezza...

Creato il 07 giugno 2010 da Valentediffidente
L'altra sera, su Italia 1, è andato in onda il Wind Music Awards che, a guardare bene, è stato un nuovo traino pubblicitario alla De Filippi's Factory. C'era il premio per il disco di platino, quello per il cantante con il chitarrista più alto, un altro per il cantante più famoso di Sardegna, uno per il vocalist più bravo che ha un amico che si chiama Luigi, ecc... ecc... Insomma, un premio non si nega a nessuno. Io, nei prossimi giorni, vincerò quello per il blogger più letto del mio pianerottolo. Con grande gioia e stupore ho rivisto anche Marco Carta che, non riesco a capacitarmene, è la chiave di ricerca più utilizzata di questo blog. Le ultime notizie a riguardo mi dicevano che frequentasse l'Università della Terza Età di Oristano per laurearsi come palombaro ciclista. A dire il vero sono rimasto basito guardando la sua mise audace, ancorché eclettica. Osservate voi stessi dalla foto che segue:
Purtroppo la qualità è quel che è, però vi invito a cercare il video su iutubbo. Brevissima descrizione per chi non avesse voglia o tempo di cercarlo: pantalone nero oltremodo lungo, sneaker chiara, giacca da frac con sotto una bella canotta nera scollata. Non so voi, ma io appena l'ho visto ero convintissimo che fosse lì per una cover del "Vecchio frac" di Modugno; per fortuna ci ha evitato il massacro di un pezzo mitico, limitandosi a proporre un estratto dal suo ultimo lavoro. Il tizio, alla destra nella foto, materializza tutta la sua perplessità con un punto di domanda sulla maglia. Punto di domanda che urla "Ma questo come cazzo si è vestito?". Lo stile di Marco Carta è un mix di vari stili. La mia teoria è che sia entrato in un camerino al buio e abbia scelto, gli abiti e gli accessori, seguendo un'accuratissima cernita "alla cazzo".
Sembra una pantomima di Charlot che imita Manolo il torero in versione new-romantic anni '80. Insomma, per farla breve, un abbigliamento così assurdo non ce l'ha proposto nemmeno Boy George nel suo periodo d'oro. Non tergiversiamo, il detto dice "Carta canta" e io, credo di non essere l'unico, aggiungo un laconico "purtroppo".
Con i miei potenti mezzi, nei giorni seguenti, sono riuscito ad entrare in possesso di "Il cuore muove".  Ho provato a scaricarlo con emule ma il software si è rifiutato e, alla fine, sono riuscito a farmelo prestare. Non c'è che dire, è proprio un bel cd. Perfetto, essenziale, preciso, bello rotondo che sembra fatto da Giotto, poi ho avuto la malsana idea di metterlo nel lettore e premere play.
Siccome ho già parlato male del cd di Valerio Scanu, fugo il campo da ogni dubbio: sì, a me i reality, specialmente quelli pseudo artistici, fanno schifo. Detesto chi li organizza perché prostituisce l'arte e ho pena per chi vi partecipa, ma sono abbastanza equilibrato per riconoscere eventuali talenti, come faccio per Marco Mengoni qui.
Dunque se avete comprato il cd di Carta, mi auguro che il vostro gestore telefonico, da qui al 2050, vi raddoppi le ricariche per premiarvi del vostro sacrificio; se ancora non lo avete acquistato... perseverate!!
 La copertina ci presenta il nostro eroe in versione Gieims Diin ma, l'ombra di un sorriso appena abbozzato, lascia intuire che nemmeno lui si sente credibile nei panni del bello e tenebroso, a cavallo della motocicletta. Veniamo alla musica. Il cd offre 11 tracks ed io, ci tengo a ribadirlo, le ho ascoltate tutte! I titoli:
Il cuore muove
Quello che dai
Come pioggia d’estate
Un motivo per restare
Non è cosi
Dare per amare
Niente più di me
L’amore non dimentica
Il paradiso è quì
Un libro senza pagine
Sempre

Cosa dire? E' un lavoro di circa 40 minuti e la sensazione, per tutta la durata dell'album, è di avere un piccolo gnometto falegname nelle mutande che, con dovizia e cura nonché passione per i particolari, per i primi venti minuti ti scartavetra lo scroto con una carta a grana 80, per poi rifinire il tutto con un'abrasiva 1200-1500 per lasciare tutto liscio liscio. La tematica trainante di tutto è l'ammmore nel suo aspetto più banale e immediato, con un tappeto musicale tendente, in modo quasi parossistico, all'international pop luccicoso.
La prima traccia "Il cuore muove", esula dalla tematica mielosa amorosa e porta una ventata di ottimismo. A proposito il nostro piccolo granatiere sardo spiega: “mi ritrovo con i miei fallimenti prima della partecipazione ad Amici e le gioie dopo la vittoria”. Una veloce sintesi personale:
"puoi sentirti come un naufrago sonnambulo, come un pugile in un angolo"ma se avrai abbastanza culoda incontrare la De Filippi chedecide di fare di te freak, una popstar"la vita cambia giro e tutto il gelo se ne vae ritorna quel respiro che solo amando puoi sentire".
Riconosco che l'album ha sound pop da vendere, fin troppo, tanto che l'ascolto delle undici tracce di seguito, una dietro l'altra, diventa un'impresa noiosa. Comunque, archiviamo la prima traccia come inno all'ottimismo ma, prima di passare alla seconda, non posso esimermi dal citare il ritornello composto da una serie di figure pseudo-poetiche di una banalità inverosimile, giudicate voi:
"Come un soffio di aria pura,
come un vento di primavera,
come un onda che trascina via le mie paure
come terra in mare aperto
o sorgente nel deserto
come applauso in un concerto che il cuore muove".
Mancano riferimenti alla stella polare e al tramonto sulla spiaggia d'estate e sarebbe stato un quadretto completo. Se le canzoni di Scanu, sono adattissime ai film di Moccia, i ritornelli di Carta potrebbero finire nei cori da stadio. Vabbè, traccia due.
"Quello che dai". Da qui in poi ho notato una certa impostazione stridul-graffiante della voce, che porta a quell'effetto strillone di inizio novecento con conseguente smerigliatura di maroni. Praticamente, a livello tematico, è il sequel de "Il cuore muove". Se nel primo, il nostro eroe mitologico, nonostante lo sconforto dei fallimenti riesce a sfondare; qui si fa paladino delle cause depresse altrui e sprona gli altri a non abbattersi. L'inizio è chiaro:
"Avevi già tutto lì
nelle tue mani
era giusto così.Lì per te, solo che non vedevi.
Non è facile perchè tu lo sai,
hai sciupato tutto quello che hai.
Ma ora devi alzarti, farlo per te
e volare ancora in alto tu puoi".
Encomiabile negli intenti ma, a livello psicologico, se dopo un fallimento arriva Marco Carta a spronarti cantando:
"Ma è la tua vita che è lì che
ti aspetta che batte
e anche quando ti sembra imperfetta
vedrai, è come un treno da prendere in fretta
ma puoi, apri il tuo cuore e
avrai sempre indietro tutto quel che hai".
Quali possono essere le conseguenze? Essenzialmente due. La prima ti porterebbe a pensare "Se ce l'ha fatta uno con sta faccia, io posso andare a nuoto sulla luna", oppure, il passo alternativo potrebbe essere il suicidio. Comprensibile. Un mondo dove Emilio Fede è direttore di telegiornale e Marco Carta un cantante di successo, citando Carotone, è un mondo difficile.  La traccia tre "Come pioggia" è il classico lento da limone duro, quello che al concerto vai di accendino in mano. L'ammmore, con tre emme, la fa da padrona. Anche qui le vette di banalità, e in alcuni casi di incomprensione, sono altissime. Io, dal basso della mia ignoranza, non sono riuscito a dare un senso a questo verso:
"Oltre le cose che pensa la gente
Hai scelto me
Fiorendo questo inverno immobile".
Molto più chiaro, l'impellente bisogno di una chiavatina nel verso successivo:
"Come uno stormoChe vola e s'invola viaSento il bisognoDirompente di sentirti mia".
Uccelli, stormi, bisogno dirompente... che figura poetica delicata! Il resto è una sequela, un'apoteosi di superficialità, su tappettino musicale di petali di note.
"Sei l'amore mio più grandeL'universo che si espandeLa necessitàMentre guardi assorta il mareL'amore che non ha domandeLa mia terra sull'atlanteLa felicitàSe apri quella porta e sei già qua".
Il massimo, però, è la creazione di figure opposte e contrastanti, quando non si ha più nulla da dire ma la canzone deve durare almeno tre minuti, o ripeti all'infinito due cagatine o ti butti nel paradosso:
"E mi sento così fragileCosì forte e vulnerabileSe ci sei".
Sicuramente la canzone, e l'album intero non passeranno alla storia, ma almeno grazie a questo lento, qualche adolescente limonerà e toccherà qualche tetta nell'estate 2010. Archiviamo la track 3 come canzone indecente ma socialmente utile.
La traccia quattro, "Un momento per restare", butta immediatamente nello sgomento. Argomento duro, l'incomunicabilità in amore in questi tempi frenetici che viviamo.
"Apri gli occhi un attimo ti sveglio per un bacio
ormai si è fatto tardi e nemmeno una traccia di te
E non dire che che non hai trovato il tempo
e non mi dire che anzi non mi dire niente
è questo il mio buongiorno lo scrivo in un messaggio
perchè ti voglio bene e non posso farci niente
mi stanca non poterti raggiungere davvero mai".
Tre minuti e ventritre secondi di perplessità, non trovo parole se non quelle del ritornello:
"Scivolare dentro questa dolce malattia è un’eterna e vecchia favola che racconta la paura di andare via
e cadere dentro questa sciocca nostalgia
come un fiore una scatola
sto perdendo l’oro più prezioso che ci sia.
anche quando non rimane niente di un motivo per restare".
"Non è così" traccia cinque. Ritorna il nostro paladino dell'ammmore a spron battuto. Il pezzo inizia con un pathos molto intenso, poi mi cade l'occhio sulla copertina del cd e la sensazione, puff, svanisce. Anche qui per tre minuti e cinquantotto secondi, la piccola manina smerigliatrice dello gnometto persevera, in un continuo ribadire che:
"Chi ama non perde mai
chi vive davvero
non sbaglia non sbaglia mai
chi ama non smette mai
di correre alzarsi e cadere finir nei guai
perchè chi ama non perde mai
perchè chi ama non sbaglia mai".
Traccia sei: "Dare per amare". Torna l'international pop con ritmi accattivanti!!! Sono sincero mi piace il ritmo di questo pezzo, tanto da non farmi concentrare sul testo. Mi mette allegria e non mi va di approfondire oltre il:
"Bisogna vivere così
E voglio darti amore
Bisogna vivere per vivere
Bisogna dare per amareE adesso prendi il mio cuore baby
E tu non devi spezzarmelo baby
Se lo vuoi basterà
E allora scappa scappa scappa scappa scappa con me".
"Niente più di me". Altro pezzo introspettivo che tratta tematiche dure come l'incomunicabilità... in amore... e che balle!! Il pezzo inizia così:
"Non so niente di te
lo sento quando mi rispondi così
non so niente di te nè tu di me".
Caro Marco, questa è una controindicazione delle sveltine con sconosciute. Non è che se incontri una pisellabile, e ci fai sopra due salti, il giorno dopo lei deve essere un universo conosciuto per te. Succede, fa parte del gioco. Non è che devi scrivere una canzone su tutto, specialmente citando di sottecchi cose importanti come:
"non so stare con te
nè senza di te".
A maggior ragione se devi cantare cose del tipo:
"Prova a portarmi dove sei
mandami un segno
che non si sa mai
prova a gridarmi come stai
prendimi la mano
che non so chi sei
(come se non ci fosse al mondo niente più di me)
prova a portarmi dove sei
prendimi per mano
che non so chi sei
come se non ci fosse
al mondo niente più di me".
Se proprio ti avanzava spazio sul cd, potevi metterci un tuo book fotografico, un video sui maltrattamenti delle foche o di spiegazione su come si montano le catene per la neve. L'utilità sociale del tuo cd sarebbe cresciuta in maniera esponenziale.
Traccia otto, "Il cuore non dimentica", altra pappina ammmorosa. Dopo le canzoni dell'ottimismo, quelle sulle incomunicabilità, finalmente quella IMMANCABILE sull'amore finito. L'inizio è chiaro:
"Tutto è come avevo già previsto
Tutto resta fermo e nulla più
Niente da aggiungere se non lasciarsi vivere
Per non ferirsi più per non pensarci su".
D'altronde non si può che andare avanti perché:
"E passa l'amore ma
Resti nell'anima
Il cuore non dimentica
Custodisce gli attimi
Passa l'amore ma
Resti nell'anima".
Il pezzo sembra lentamente spegnersi sotto la struggente voce di Marcolino ma, proprio quando il peggio sembra passato, una goccia gelida di sudore percorre la schiena in un terribile brivido:
"Passa l'amore ma
Resti nell'anima
L'amore non dimentica
Ed un finale non arriva mai".
Per un attimo, mi viene da pensare che il finale che non arriva mai è quello della canzone, o PEGGIO, del cd. Grazie al cielo è solo una delle tante frasi usate a minchia di topo."Il paradiso è qui", traccia nove. Mi ricorda qualcosa. Numb degli U2? Mmmmhhh, ma va là!! Per non so quale motivo, mi viene in mente Credi in me del suo conterraneo Scanu.
Le tracce dieci e undici, "Un libro senza pagine" e "Sempre, non aggiungono nulla all'album. La solita epifania amorosa che, se nei primi sei-otto brani lavora sul grosso, con cartavetrata da 80, ora perfeziona il lavoro, al limite dell'inutile. Mi viene una riflessione spontanea ma molto seria:
"Non ho mai auspicato "Libri senza pagine" ma, ultimamente, (alcuni) cd senza canzoni potrebbero rendere il mondo migliore".
Per concludere, consiglio caldamente l'acquisto del cd di Carta. Potrete stupire i vostri "Amici" con sottobicchieri terribilmente alla moda!!! In più, secondo le dichiarazioni dello stesso Marco, questo è il cd della maturità. Speriamo che dopo essersi realizzato nella musica, la smetta.
La promozione del cd vedrà Marco in giro per l'Italia dall'11 giugno al Mediaworld di Bari, il 13 giugno alla Fnac di Napoli, il 14 giugno al Mediaworld di Padova, il 15 giugno al Mediaworld di Torino, il 16 giugno al Mediaworld di Genova, il 18 giugno al Saturn di Verano Brianza (MB); il 22 giugno al Mediaworld di Empoli, il 23 giugno al Mediaworld di Imola. Dal 12 giugno Carta sarà in tour: il 12 giugno a Somma Vesiviana (Napoli); il 25 giugno a Cagliari; il 26 giugno San Teodoro (Oristano); il 10 luglio a Torvaianica (Roma); il 12 agosto a San Marco Argentano (Cosenza); il 9 settembre a Usini (Sassari). 
Se volete farvi rimborsare il cd, ora sapete dove trovarlo. 
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! questa pagina.http://feeds2.feedburner.com/PiccoleVitalitDiUnaMorteQuotidiana

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

COMMENTI (9)

Da lory69
Inviato il 15 aprile a 10:11
Segnala un abuso

Per il tuo bene...il "vecchio frac" è una canzone...la marsina è un tipo particolare di frac che è sempre di moda e che è segno di grande eleganza nelle occasioni importanti. A QUANTO PARE A TE IL VOCABOLARIO NON BASTA!

Da lory69
Inviato il 15 aprile a 10:09
Segnala un abuso

il problema è che hai dimostrato di parlare di cose di cui non sai assolutamente nulla. Il mio metro di giudizio è migliore del tuo semplicemente perchè conosco i vari generi musicali...se tu li conosci nell'articolo non lo dimostri, anzi è un insieme di valutazioni denigratorie appunto date da un denigratore che usa il metro di giudizio di chi vuole sminuire ad ogni costo. Mi sarebbe piaciuto rileggere il mio primo commento ma è sparito...forse troppa verità in questo spazio ti è difficile digerirla.

Da kettystilosa
Inviato il 13 aprile a 19:17
Segnala un abuso

questo fa capire ke ki l'ha scritto è un grande ignorante xkè non ha offeso marco carta xkè nn li scrive lui i testi ma grandi artisti ke scrivono x la pausini nek ecc xkè gli autori delle canzoni del cd di marco sn gente come cheope mogol ecc informatevi prima di scrivere stupidaggini...

Da Senso
Inviato il 03 luglio a 11:11
Segnala un abuso

Tutto l'articolo....un senso non ce l'ha...Bastava dire: mi fa schifo Carta o meglio, non parlarne proprio.Spero di non leggerti più , nel senso che nessuno ti dia più questa opportunità di scrivere su un blog ...Quindi:NO!

Da ALESSIO
Inviato il 03 luglio a 09:45
Segnala un abuso

Non mi dire!!! hai anche bisogno che ti spieghi il perchè ho scritto che secondo me sei tonto? è sufficente che ti rileggi le cose che hai scritto,e vedrai che mi darai ragione. Una persona sufficentemente "illuminata" non potrebbe trovare all'interno delle proprie cellule neuronali argomentazioni così insulse,cmq non era un offesa nel mondo c'è spazio per tutti anche per te!!!

Da  Valentediffidente
Inviato il 25 giugno a 02:20
Segnala un abuso

Per Alessio: visto che mi dai del tonto argomenta il perché, altrimenti per tonto potresti passarci tu. E' buona prassi, se offendi qualcuno, spiegare il perché. Comunque sei piuttosto maleducato.

Per MagicBox: Imparare a scrivere in italiano corretto? Mi segnaleresti eventuali errori? Le parole e i tempi verbali che non conosci non sono errori. Grazie

Per Lory69: Il fatto che ti piaccia Carta non deve influenzare il tuo metro di giudizio. Fidati che so benissimo cosa è il pop e il cd è pieno di pop con ammicamenti vari ad altri generi. Per quanto riguarda la marsina, apri un vocabolario (purtroppo per te non faranno il film) e cerca frac, troverai come SINONIMO Marsina. Stammi bene.

Valente

Da ALESSIO
Inviato il 18 giugno a 21:42
Segnala un abuso

devi essere un tonto...

Da magicbox
Inviato il 14 giugno a 22:39
Segnala un abuso

ma tutto questo popò di roba scritta dovrebbe far ridere?imparare a scrivere in italiano corretto sembra brutto?bocciato.

Da lory69
Inviato il 14 giugno a 20:19
Segnala un abuso

Mai lette tante stupidaggini messe tutte in fila! evidentemente qualcuno che non sà cosa sia il pop ma soprattutto il soul, r&b e il rock...che trasforma una marsina nel vecchio frac, poveri noi. "Un articolo senza sciocchezze" lo speriamo alla prossima.