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Il Futuro dei Media Italiani

Creato il 13 dicembre 2014 da Pedroelrey

La fine dell’anno è sem­pre epoca di pre­vi­sioni. In caso fos­sero sfug­gite è pos­si­bile leg­gere quelle fatte a dicem­bre dell’anno scorso per il 2014.

Quest’anno le mie per­so­na­lis­sime pre­vi­sioni sono state scritte per l’e-book rea­liz­zato da Good Mor­ning Ita­lia: “L’Anno che verrà”. Le riporto anche in que­sti spazi.

I gior­nali ven­de­ranno sem­pre meno copie e con­ti­nuerà il calo della rac­colta pub­bli­ci­ta­ria per la carta stampata.

L’analisi dei bilanci tra il 2009 ed il 2013 dei sei prin­ci­pali gruppi edi­to­riali ita­liani mostra come non vi sia edi­tore immune dalla crisi strut­tu­rale del settore.

Bilanci Editori DMH

Se la prima ondata di new comers, di testate all digi­tal ha [di]mostrato debo­lezza nella soste­ni­bi­lità eco­no­mica con tutti i players della prima ora [Blitz Quo­ti­diano, Lettera43 e, soprat­tutto, Lin­kie­sta; Il Post dovrebbe chiu­dere in pareg­gio] in pro­fondo rosso e volumi di traf­fico mode­sti, sono ora quelli della seconda gene­ra­zione a mar­care posi­zioni che ini­ziano a costi­tuire un’importante base di sviluppo.

Si affer­mano in par­ti­co­lare Fan­page e Blogo che ormai rag­giun­gono sta­bil­mente oltre il mezzo milione di utenti unici nel giorno medio ed è recente quella che potrebbe essere la vera rive­la­zione del 2015: l’apertura di Vice Ita­lia che ha scelto pro­prio il nostro Paese come prima base di espan­sione internazionale.

Si tratta di pro­getti edi­to­riali che sotto il pro­filo gior­na­li­stico par­lano il lin­guag­gio della gene­ra­zione X e, soprat­tutto, hanno strut­ture orga­niz­za­tive snelle con un peso della reda­zione ridotto in ter­mini di orga­nici rispetto a quella mana­ge­riale di gestione e sviluppo.

Fan­page già dall’inizio del 2014 ha lan­ciato il native adver­ti­sing, Blogo ha una strut­tura for­te­mente inte­grata con Populis,concessionaria pub­bli­ci­ta­ria pro­pria che vende anche il Fatto online, che già offre for­mat di comu­ni­ca­zione “non tradizionali”e, secondo indi­scre­zioni rac­colte si appre­sta ad ampliare l’offerta in tal senso. Anche Vice parte da un exper­tise che, già a ini­zio degli anni 2000, offre un’agenzia di con­tent mar­ke­ting interna che pro­pone ai brand non solo spazi pub­bli­ci­tari ma part­ner­ship con le quali svi­lup­pare dei pro­getti di comu­ni­ca­zione di ampio respiro.

Nell’era dell’infobesità acqui­si­sce cre­scente valore la con­tent cura­tion ed i casi del recente lan­cio di FirstFT, dell’espansione euro­pea di Blendle, defi­nito l’iTunes del gior­na­li­smo, ed anche il suc­cesso di Good Mor­ning Ita­lia, ne sono con­creta evidenza.

Insomma il 2015 sarà, da un lato, la pro­cla­ma­zione defi­ni­tiva della morte del modello di busi­ness tra­di­zio­nale basato sul bino­mio vendite-pubblicità e, dall’altro lato, del valore, gior­na­li­stico ed eco­no­mico, della sele­zione dei con­te­nuti online.

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2015 L’anno che verrà

Good Mor­ning Ita­lia, Il ser­vi­zio che ogni giorno rac­conta le noti­zie del mondo regala un ebook gra­tuito per sco­prire il 2015. Dal quan­ti­ta­tive easing euro­peo alle guerre dell’energia, dal secondo anno di Renzi all’uscita dalla reces­sione: cosa ha in serbo il 2015?

L’anno che verrà è rac­con­tato per Good Mor­ning Ita­lia da alcune delle migliori firme del gior­na­li­smo ita­liano: Clau­dio Cerasa, Ivan Car­va­lho, Marco Alfieri, Fer­di­nando Giu­gliano, Mar­tino Cervo, Pie­tro Sal­va­tori, David Car­retta, Beppe Sever­gnini, Mat­teo Alviti, Lucia Magi, Mat­teo Tac­coni, Mat­tia Fer­ra­resi, Anna Zafe­sova, Davide Frat­tini, Simone Pie­ranni, Edoardo Vigna, Andrea Tor­nielli, Ales­san­dro Ursic, Giu­seppe Den­tice, Raf­faele Masto, Shady Hamadi, Mas­simo Russo, Pier­luca San­toro, Michele Boroni, Serena Danna, Sara Dolfi Ago­stini, Giu­seppe De Bel­lis. L’ebook è dispo­ni­bile in for­mato .epub e pdf sul sito web di Good Mor­ning Italia.


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