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Il giro d'Italia al Vajont, 50 anni dopo

Creato il 15 maggio 2013 da Sirio

Il giro d'Italia al Vajont, 50 anni dopo
il Vajont, oggi
Cari amici, oggi ho seguito la tappa del Giro d'Italia con maggio attenzione delle altre, e non perché era il secondo arrivo in montagna.
A distanza di cinquant'anni, i corridori hanno percorso la valle che visse la tragedia del Vajont, la frana che si staccò dal monte Toc provocando  due ondate che si abbatterono a valle, cancellando Longarone e le frazioni di Pirago,Rivalta, Villanova e, parzialmente, Faè.
Le vittime del disastro furono 1910, di cui 1450 residenti nel comune di Longarone.
La tappa odierna, lunga 182 Km con due Gpm di seconda categoria che prevedevano l'ascesa appunto da Longarone alla diga del Vajont, dove era stato posto il traguardo.
E' stata chiamata quella "della memoria", perché ha permesso di ricordare uno dei drammi più dolorosi della nostra Italia.
E' arrivato al traguardo in solitudine, il bravo Ramunas Navardauskas del team Garmin, seguito da tre italiani. Nell'ordine, Daniel Oss, Stefano Pirazzi (l'attuale maglia azzurra) e Salvatore Puccio.
La maglia rosa è saldamente sulle spalle di Vincenzo Nibali, al quale faccio i miei migliori auguri di conservarla fino al 26 di Maggio, al traguardo di Brescia!
Rivedere quelle montagne mi ha emozionato molto,  ma ancora di più, oltre il fatto sportivo, la volontà e la determinazione degli abitanti di quella valle, persone che meritano tutta la mia stima, sia per la passione sportiva dimostrata oggi, sia  per l'umanità e la tenacia di allora, per la ricostruzione.
Il giro d'Italia al Vajont, 50 anni dopo
L'attuale maglia rosa del giro d'Italia, Vincenzo Nibali

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