Pellicola sessantottina incentrata sul dissidio amoroso stile Montecchi e Capuleti tra Scamarcio (giovane poliziotto) e Jasmine Trinca (giovane militante). Placido fa ricorso alla migliore gioventù del cinema italiano – con la partecipazione di Orlando e della Morante – per descrivere i temi più ricorrenti nel periodo della contestazione: amore libero, violenza, fumo e rinnego delle tradizioni. Ma come ogni film contemporaneo a sfondo storico la sceneggiatura fa solo da ambientazione per gli sviluppi narrativi, che si concretizzano in un triangolo sentimentale (qui entra in scena Argentero) e un dramma famigliare. La percezione durante lo svolgimento della vicenda è che alla lunga la pellicola perda di grinta. In realtà si tratta di un avvicendamento tra le scene della Storia (con la S maiuscola) e l’episodio drammatico. Proprio quest’ultimo elemento approfondisce, forse addirittura in maniera inopinata, lo schema complessivo del lavoro. I dieci minuti finali sono struggenti, proprio per la sovrapposizione dei motivi che animano la trama complessiva. Un bel ritratto in soggettiva di quei tempi, che mostra ancora una volta il potenziale (in parte già espresso) degli attori nostrani.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake