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Il libro di Zǒng Báichī XXVII

Creato il 11 dicembre 2012 da Marvigar4

Zong báichi 27

  

Y
ìxiàng Sǐwáng, osservando le volute di fumo che uscivano dalla pipa di Zǒng Báichī, chiese al suo compagno di viaggio: «Come fai a startene così placido mentre il mondo intorno a te è invaso dalla sofferenza?»

   «Questo è ciò che vedi: un uomo che fuma e sembra sereno… Quando ero molto piccolo mia madre mi insegnò qualcosa con un piccolo gesto: mi mise davanti uno specchio e domandò cosa vedessi. “Un bambino che mi guarda in modo strano”, risposi io. Mia madre sorrise, poi spiegò che quel bambino ero e non ero io allo stesso tempo, e ciò che avevo di fronte era soltanto un’immagine riflessa della mia persona. Lì per lì non compresi il significato di quelle parole, però in seguito mi resi conto che mia madre voleva istruirmi riguardo la differenza tra essere e apparire. Tu adesso stai vedendo un uomo all’apparenza placido, ma ignori quante e quali angosce si celano dietro questo aspetto. Pertanto, non lasciarti mai ingannare dalle sembianze, non permettere alle immagini di sedurti senza aver percepito prima il senso profondo e non visibile di ciò che scorgi.»

© Marco Vignolo Gargini



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