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IL LIBRO SUL COMODINO: "Volevo essere una farfalla" di Michela Marzano

Creato il 22 luglio 2013 da Studiopsicologiatorino @StudioPsyTorino
Autore: Michela Marzano
Titolo: Volevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere
Editore: Mondadori Strade Blu

"In questo libro racconto la mia storia. Pensavo che non ne avrei mai parlato, ma col passare degli anni parlarne è diventata una necessità. Per mostrare chi sono e che cosa penso. Perché, forse, senza quella sofferenza non sarei diventata la persona che sono oggi. Probabilmente non avrei capito che la filosofia è soprattutto un modo per raccontare la finitezza e la gioia. Gli ossimori e le contraddizioni. Il coraggio immenso che ci vuole per smetterla di soffrire e la fragilità dell'amore che dà senso alla vita."
Michela Marzano è una filosofa e scrittrice molto affermata, protagonista della scena culturale parigina, dove è direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali SHS – Sorbona dell' Université Paris Descartes.
In questo libro autobiografico racconta la sua storia di anoressica, sfidando anche la diffidenza di chi la circonda e teme che così facendo darà la sua sofferenza "privata" in pasto al grande pubblico, con ripercussioni sulla sua vita sociale.
Marzano ripercorre la storia della sua vita, attraverso infanzia, adolescenza ed età adulta vissute ricercando amore e aiuto. 
Il rapporto con i genitori è segnato da un senso di abbandono da parte della madre e dal desiderio di ottemperare alle altissime aspettative paterne. Michela deve essere sempre la più brava, preparata e brillante: miete successi a scuola prima e in ambito accademico poi.
Con il sintomo dell'anoressia riesce a esercitare il controllo su quella fame che la divora ( viene infatti sfatato il mito dell'anoressica inappetente), una fame di cibo e di amore. Il cibo viene conteggiato caloria per caloria, e l'amore ricercato spasmodicamente negli uomini che incontra nella sua vita.
L'autrice vuole essere leggera, proprio come una farfalla; la ricerca di questa perfezione le appesantisce l'esistenza ogni giorno di più.
Dopo un percorso terapeutico durato anni, e un profondo lavoro su se stessa, riesce a smettere di condannarsi. Nel momento stesso in cui inizia a d accettarsi per ciò che è, nei suoi difetti ed imperfezioni, trova finalmente la leggerezza.
Un libro consigliato senz'altro a chi vuole approfondire il discorso sull'anoressia, ma anche a chi si interessa di filosofia e dei legami mente-corpo.

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