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Il magazzino e i laboratori del teatro dell’Opera di Roma

Da Leragazze

Il magazzino e i laboratori del teatro dell’Opera di Roma

Ho fatto un’esperienza magica che voglio condividere: ho visitato il magazzino generale del teatro dell’Opera di Roma.

Partiamo innanzi tutto dal contenitore. Nel centro più centro, di fronte al tempio di Vesta, accanto alla chiesa di Santa Maria in Cosmedin, quella nel cui pronao è posta la famosa bocca della verità, c’è un enorme edificio, meraviglioso esempio di archeologia industriale, un tempo sede dell’antico pastificio Pantanella, dagli anni Trenta assegnato al teatro dell’Opera. Le sue fondamenta, e in particolare degli enormi pilastri di cemento affondano fino ad andarsi a poggiare sui muri del II-III secolo d.C. del Mitreo detto del Circo Massimo.

Il cartello posto sul vecchio enorme portone porta scritto “magazzino generale”, ma dentro l’edificio hanno sede anche i laboratori degli artigiani che creano scenografie e fondali per le opere che devono essere rappresentate.

Gli spazi, come si può immaginare, sono amplissimi ed estremamente luminosi, con soffitti molto alti e finestroni che affacciano sugli scorci più belli di Roma.

Nella falegnameria vi sono enormi tavoli da lavoro, attrezzi, legno grezzo e lavorato. Negli stessi ambienti trovano posto statue e mascheroni in vetroresina e modelli in polistirolo. C’è anche una zona, la coloreria, dove vengono trattate e dipinte le stoffe che andranno a ricoprire i fondali.

Poi, salendo, ci sono ben tre piani che accolgono una quantità infinita di abiti di scena di ogni tipo che riempiono gli stanzoni senza soluzione di continuità. C’è materiale non per uno, ma per numerosi musei o mostre. Ma evidentemente mancano i fondi o la volontà. D’altra parte sappiamo che i magazzini dei musei italiani sono stipati di opere pregevoli che farebbero gola a qualunque curatore in giro per il mondo.

La visita è stata ulteriormente arricchita dalla vista mozzafiato a 360 gradi sulla città che si gode dall’enorme terrazzo posto in cima all’edificio. Guardate voi stessi che meraviglia. Non prima però di aver rivolto un ringraziamento a Maurizio M. che ci ha dato questa opportunità.

Clicca per vedere la presentazione.

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