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Il magico tentativo di ripulire Napoli con la forza degli...

Creato il 24 giugno 2011 da Dagored
Il magico tentativo di ripulire Napoli con la forza degli...
Il magico tentativo di ripulire Napoli con la forza degli slogan da parte del neo sindaco di napoli, l'ex magistrato Luigi De Magistris, è ormai chiaramente e miseramente fallito.La raccolta differenziata porta a porta, che il sindaco aveva promesso di realizzare di persona, non è naturalmente mai iniziata e di conseguenza non ha prodotta nessuno risulto.I cumuli di rifiuti invece di diminuire sono in realtà continuati a crescere in altezza, invadendo anche il centro storico, che era ancora rimasto indenne dalla calamità.
L'apprendista stregone di Palazzo Marino però non ha alcuna intenzione di addossarsi colpe specifiche, che certamente non ha, dal momento che è in carica da troppo poco tempo per averle, ma provvede ad addossarle, insieme ai suoi seguaci della nuova rivoluzione immaginaria, ai suoi avversari politici, in primis al governo centrale, quando magari potrebbe ricordare che le istituzioni pubbliche campane sono state in mano ai suoi alleati del Partito democratico per venti anni. Un periodo di tempo nel quale nessuno è stato in grado di approntare un piano di raccolta e smaltimento rifiuti che potesse risolvere definitivamente questa piaga.L'unica sua responsabilità diretta, a parte il fatto che avrebbe potuto evitare di annunciare il prodigio da operare in solo cinque giorni, e soltanto quella di aver bloccato, in qualità di parlamentare europeo, insieme alla sua collega Sonia Alfano, i fondi Ue destinati a Napoli proprio per affrontare il problema rifiuti. Una scelta tipica di quanti si sono abituati a dire sempre no a tutto e che gli si è rivoltata contro nel giro di pochi mesi.Un'altra iniziativa che gli si è rivoltata contro è anche quella che ha provocato la decisione del Tar del Lazio di vietare il trasporto dei rifiuti napoletani fuori la regione Campania e che si è oggi scoperto essere stata provocata da un ricorso presentato al tribunale amministrativo da quel Nicola Vendola, detto Nicki, che da se leader del Sel è il maggiore alleato dell'ex Pm De Magistris, da Presidente della regione Puglia ha sempre fatto in modo di non accogliere sul territorio da lui amministrato neanche un sacchetto di rifiuti provenienti da Napoli.Cose che capitano, specialmente quando si ha a che fare con i poeti prestati alla politica: le loro parole alate nascondono spesso significati nascosti, poco comprensibili a quanti non sono allenati alle sottili variazioni semantiche e alle metafore.
Nel frattempo il dl che permetterà l'ennesimo intervento dello Stato centrale, che provvederà di nuovo a riportare alla normalità sarà discusso nel prossimo consiglio dei ministri e, nonostante l'opposizione della Lega Nord, dovrebbe essere approvato in tempi brevi, anche se sicuramente questa volta non sarà indolore lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche al di fuori della Campania (chissà, forse stavolta anche in Puglia). Sono pronto a scommettere che manifestazioni contro l'arrivo degli autocompattatori susciterà non poche dimostrazioni di dissenso.
Il magico tentativo di ripulire Napoli con la forza degli...
Intanto il popolo delle bandane arancioni non ha dubbi: il loro condottiero risolverà per sempre il problema, anche se nessuno capisce bene come, ma la fede è più forte della ragione e se non dovesse farcela il sindaco, ci si potrà sempre rivolgere a San Gennaro, che però in questi anni si è dedicato solo a liquefare il sangue nell'ampolla, disinteressandosi dei suoi concittadini per tutto il resto.
Affrontata e risolta per l'ennesima volta la fase dell'emergenza, bisognerà solo aspettare e vedere in quanto tempo le strade del capoluogo campano saranno di nuovo riempite dai rifiuti, stante la mancanza di un piano realisticamente in grado di smaltire i rifiuti solidi urbani della città.Perché nel futuro amministrativo di De Magistris non sembrano trovare posto la realizzazioni di inceneritori e nemmeno l'apertura di discariche, volendosi affidare alla sola raccolta differenziata, al riciclaggio dei rifiuti e alla produzione di compost, anche se non sembra disdegnare l'uso delle discariche e degli inceneritori realizzati nelle altre regioni d'Italia.
Per il resto si assiste, da parte della stampa sodale del sindaco ad una interessante scoperta, i tumulti e gli incendi che avvengono in città potrebbero essere opera di infiltrati della criminalità organizzata, interessata al lucroso affare dello smaltimento clandestino dei rifiuti.Strano però che solo mesi or sono, durante l'ennesima emergenza, gli stessi moti erano dagli stessi considerati la spontanea manifestazione di protesta di cittadini ridotti ormai allo stremo.Guai parlare di camorristi, allora!

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