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Il mio amico Signor Bruschino

Da Marisnew
Cara Lilli,
avrai di certo fatto caso che ci sono fatti, episodi anche piccoli, che ti segnano per sempre, nel bene o nel male.
Passano inesorabilmente gli anni, ma quegli episodi ti restano impressi nell'anima come un marchio indelebile.
Risento nell'aria note di musica classica e rivedo il volto di mio padre, con quel suo sorriso tenero che regalava con parsimonia e che perciò era prezioso, mentre con in mano una matita a mò di bacchetta si improvvisa direttore d'orchestra. E rivedo me piccina, tutta riccioli come i miei monelli, apparire da dietro le tende del salotto accennando passi di danza inventati sul momento.

Non c'era rimedio più efficace di quello per calmare i miei pianti per qualsivoglia motivo e il mio papà lo sapeva bene.Al bisogno mi prendeva con sè, accendeva il giradischi, metteva su quel buon vecchio vinile che tra i tanti di musica classica io mostravo di prediligire e partiva la scena, sempre la stessa: lui direttore d'orchestra e io ballerina.

E le lacrime per magia si trasformavano in sorrisi. 
Adesso non ho più quel disco in vinile, ma in auto ho un cd con vari pezzi di musica classica tra cui ovviamente spicca quello stesso che tanti anni fa mi regalava serenità e gioia: lo ascolto e mi sento meglio, anche ora che sono adulta, e mi verrebbe pure da danzare se non stessi guidando.
L'overture de Il signor Bruschino di Gioacchino Rossini ha per me un valore immenso. 
Non so perchè mai tra tutti i brani che mio padre, cultore di musica classica, mi faceva ascoltare io lo preferissi tanti da sceglierlo come rimedio anti-tristezza, nonostante fossi solo una bimba di 3-4 anni.
Forse è perchè mi faceva sorridere quel suono insolito degli archetti dei violinisti battuti ritmicamente sul leggio. 
O forse è solo che io e Il signor Bruschino ci siamo piaciuti e basta, come quando ci si innamora di una persona o la si sceglie come migliore amico e non se ne sa spiegare il motivo perchè è irrazionale.
Grazie papà mio, per avermi fatto questo dono: per sempre, finchè vivrò, l'overture de Il signor Bruschino farà sorridere il mio cuore.

E per questo motivo voglio riascoltarla proprio oggi, che sono 4 anni da che sei volato via e che sento le lacrime affollarsi negli occhi.



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