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Il mio anno di chilopesa.it

Creato il 19 gennaio 2011 da Tigella

Il mio anno di chilopesa.it

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Durante gli ultimi giorni dell’anno si tracciano, di norma, i bilanci più svariati. Ci si interroga sugli obiettivi posti l’anno precedente, sulle cose realizzate, quelle rimandate e quelle neppure prese in considerazione.
Ma quest’anno c’è un bilancio che mi sta particolarmente caro: i rifiuti che ho prodotto in un anno. A dire il vero dei primi 6 mesi dell’anno poiché nel secondo semestre svariate cause mi hanno fatto “perdere il passo” nella misurazione della mia produzione.
Se guardo ai dati noto che, prima di parlare dei numeri veri e propri, non ho praticamente buttato plastica e vetro. Sembra impossibile ma così è stato. La mia attenzione durante il 2010, a partire dalla spesa effettuata, rigorosamente con la mia sporta o con sacchetti biodegradabili, si è focalizzata sulla riduzione di tutti quei materiali che avrei avuto difficoltà poi a smaltire. Plastica in primis, evitando l’acquisto di bottiglie di plastica, oppure servendomene per svariate volte di seguito ricaricandole di acqua per andare in palestra. Vetro niente. Tutto riciclato: barattoli di marmellata (per farne altre marmellate), bottiglia per bere l’acqua del rubinetto.

Se l’attenzione è stata da me posta anzitutto nel ridurre il rifiuto, il secondo passaggio logico è stato quello di mettere da parte i rifiuti umidi.
Costruita una piccola compostiera (e poi passato ad una vera e propria recuperata da mio padre) l’ho sistemata nei miei campi dove, un paio di volte alla settimana, ho portato il mio secchio con le bucce di frutta, verdura, fondi di caffè e gli altri scarti umidi. Ora il prodotto compost è quasi pronto per essere messo vicino alle piante di vigna come concimante!
Poi la frazione secca, in particolare carta (pochi giornali acquisto oramai, preferisco alert e Feed RSS sul computer…) ed altri materiali non riciclabili che hanno rappresentato circa il 40% del mio conferimento nel cassonetto.

Dopo i bilanci consuntivi è momento di fare quelli previsionali. Sicuramente continuare a ridurre tutti quegli oggetti che entrando in casa sono già essi “rifiuti” (scatole, scatoloni, sacchetti, ecc… – a questo proposito ho preso a farmi lo yogurt da solo), facendo la scelta giusta già al supermercato o al negozio sotto casa.
Che il 2011 sia un anno in cui dire “chi lo avrebbe mai pe(n)sato” che potevo produrre così pochi rifiuti?


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