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il mio peggio nemico

Creato il 21 maggio 2013 da Verdeacqua @verde_acqua
Gli inizi sono sempre complicati. Avresti bisogno che tutto si fermasse un attimo per partire. Sempre. Ma c'è lui. Il tempo. Lui passa. Tu sei davanti ad una pagina bianca e lui non aspetta che tu cominci a scrivere, a capire, a vivere. Non ti dà tempo quando avresti bisogno di tempo.  Lui passa.Incurabile. Inesorabile. Intollerante. Indulgente. Implacabile. Intransigente. Inclemente.Io avrei bisogno di una vacanza dal concetto di tempo che non mi molla mai nemmeno quando in vacanza ci sono davvero. Perché anche lì la paura che passi troppo in fretta mi fa sentire il bisogno di fare mille cose.Il tempo è il mio peggior nemico.Vivo con l'ansia di non averne mai abbastanza, di perdermi sempre qualcosa, di non riuscire a ricordare. E il ricordo altro non è che un tentativo di annullare il tempo.
Ci sono giorni in cui ventiquattro ore sono oggettivamente troppo poche per fare tutto. O almeno per mettersi il cuore in pace di averle fatte bene.Ci sono momenti in cui sembra passare troppo velocemente, in cui in un attimo è già tardi. E io sono una perennemente in ritardo. Sempre di corsa. Sempre a lamentarmi perchè sono di corsa.
Sono una che rimanda. Con l'illusione che nel dopo il tempo ci sarà.
E invece di imparare o migliorare finisco sempre per dare la colpa a lui, è così semplice.
La mia faccia è cambiata.
Il tempo che passa comincia a farsi vedere anche nei lineamenti. Comincia a lasciare il segno. Non me ne accorgo sempre, perchè non sempre ho il tempo di guardarmi. Ma a volte lo sguardo si ferma lì. Dove la pelle ti ricorda che non sei più quella ragazza. Quella leggera. Quella che rimandava. Tanto c'è tempo.Alle volte sono felice che il tempo sia passato. Molte volte. Perchè quello che ha prodotto, che ha portato, è una conquista.Alle volte invece vorrei poter semplicemente tornare indietro.Vorrei che fosse quello che non è stato. Vorrei che tornasse quello che non sarà più.
Un figlio, forse ancora più delle rughe, è la prova inesorabile del tempo che passa. Della sua bellezza e della sua crudeltà.
Il suo diventare una persona, altro da te, con una propria testa. Con una propria indole. Con un proprio vivere. Il tempo insegna che non si può plasmare. Il tempo ti permette di imparare ad amare incondizionatamente. Anche se non è come avevi programmato. Anche se non è come pensavi che sarebbe stato. Semplicemente com'è. Adesso e qui.Ho voluto lavorare su di me, molto nell'ultimo periodo. Perchè ho sempre avuto bisogno di controllare tutto per sentirmi in pace con me stessa. Perchè ho sempre sentito il bisogno di avere il potere sulla mia vita. E invece non è così. L'arte della pazienza, il saper accettare il tempo che passa è necessaria, è diventata un bisogno.Si deve imparare ad amare i segni che lascia.
Il quando è un'incognita insopportabile. Ma ci si deve convincere che sarà e si vive meglio.
La mia ricerca che ha come preso una pausa, almeno da prelievi e punture, da delusioni inaspettate e speranze invane, è sempre parte di me. Anche se il tempo passa. Ed è questo che la rende più limpida,  incredibilmente più forte, enormemente più amara. Non si può mettere da parte. Si può solo desiderare innocentemente che il tempo rallenti. Che sospenda un pò la sua corsa. Che si compia il momento. Che arrivi. Che non si accumulino le rughe, non più di tanto. Che mio figlio non cresca troppo, da poter gioire e godere di un suo simile per casa.
Ma è il presente quello in cui tutto ha luogo.In fin dei conti sarò sempre grata a questo mio percorso, alla mia ricerca, come mi piace chiamarla. Perchè mi ha insegnato, anche se ci è voluto tempo, che è a oggi che devo guardare. E' oggi che devo essere felice. Perchè posso esserlo oggi. Nonostante e comunque il tempo decida di farmi arrivare a domani in un lampo. In fondo basta cambiare la prospettiva. Basta fregarlo, come con tutti i nemici. Basta vedere domani come un nuovo oggi. E non mollare.Sono riuscita a fermarmi per un po'. Adesso credo di avere un po' più di corazza, una consapevolezza diversa, una marcia in più, una sofferenza più consolidata, meno sconosciuta.
Adesso lo so.So cosa vuol dire PMA.
Adesso posso anche ripartire. Riprovare. Ricrederci.Io e il tempo non faremo mai amicizia, possiamo solo imparare a convivere.
questo post partecipa al blogstorming di Genitori Crescono
il mio peggio nemico

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