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Il mio secondo tempo

Da Astonvilla
IL MIO SECONDO TEMPOIeri in macchina ho sentito il pezzo di Max Pezzali “il secondo tempo”,ascoltando le parole non ho potuto fare a meno di identificarmi nel personaggio nel momento in cui prende coscienza di essere giunto al secondo tempo della sua vita.
Sono sulla soglia dei 50,ho in programma (sgrat sgrat) di essere attivo e vegeto almeno fino agli 80,di conseguenza ne mancano 30.
Dei 50 che ho passato tolgo i primi 20 passati fra pisciate nei pannolini,scaccolamenti,lingua in bocca alle ragazzine e segoni propedeutici.
Di conseguenza dei 60 anni “buoni” ne restano da campare una trentina e come dice la canzone,c’e’ davvero un casino di roba da fare e nessun tempo da perdere,occorre mettere via tutto cio’ che non serve per concentrarci esclusivamente su quello che ci puo’ portare vantaggio negli anni a venire.
Il bello e’ che quando ero ragazzo se pensavo a un quarantenne pensavo a un vecchio o comunque a uno che avesse gia’ dato il meglio di cio’ che aveva da dare,in realta’ sto’ meglio fisicamente oggi rispetto a 15 anni fa e ho piu’ progetti e idee ora di quando ero piu’ giovane,credo che ognuno di noi abbia un suo processo di maturazione da vivere secondo tempi che sono tutti suoi e differenti da ogni altro.
Mi sono davvero divertito fra villaggi e Cuba in quella prima parte della mia vita,oggi queste 2 cose sono ancora parte importante dei miei giorni ma c’e altro,molto altro e soprattutto la voglia di vedere cosa c’e’ al di la’ del prossimo colle.

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