Ricordate quel che è successo lo scorso luglio con i parlamentari italiani impegnati a combattere la diffusione illegale di materiale non correttamente coperto dai diritti d’autore sul web?
Allora ricorderete anche che stiamo parlando di leggi costruite ad hoc per multare, e all’occorrenza chiudere, blog e siti internet che tra le loro pagine implementassero contenuti multimediali coperti da copyright senza la necessaria autorizzazione. Alla fine non si riuscì a far passare la legge e così tutto slittò al prossimo novembre.
Ma tutto ciò non era che il primo atto di una crociata che il Governo Italiano ha indetto nei confronti del peer-to-peer, un teatrino che si arricchisce oggi di un nuovo atto per completare l’assurdità della situazione.
Alla Camera dei Deputati, durante gli scorsi giorni, è stato approvato un disegno di legge che va a modificare gli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 70/2003 con il quale si delimitano le linee guida per il comportamento di provider e gestori dei servizi web nei confronti di chi pubblica o visualizza materiale pirata.
Queste nuove modifiche faranno si che chiunque possa pretendere la rimozione di contenuti obbligando il provider a eliminarli dai siti, altrimenti l’Autorità Giudiziaria riterrà il provider in questione responsabile dei contenuti; inoltre ogni provider avrà obbligo di sorveglianza preventiva sui contenuti pubblicati su siti e blog da esso gestiti e, se ancora non fosse abbastanza, avrà il compito di filtrare ogni contenuto impedendo così il funzionamento dei numerosi software peer-to-peer (Emule,BitTorrent, etc..etc..).
Questo nuovo disegno di legge è stato presentato alla Camera dai deputati Centemero e Versace del PDL: già, il popolo delle libertà…..Ma quale libertà?
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