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"Il pasticciere del re": Luigi XIV, Carlo Stuart

Creato il 21 settembre 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Mariantonietta Sorrentino

Il romanzo “Il pasticciere del re” (Anthony Capella, Neri Pozza Editore), uscito nel 2010 in inglese come “The Empresse of ice cream” cresce lungo la via del piacere e della sua ricerca. La trama nasce a Versailles all’ombra della corte di Luigi XIV, il Re Sole che ama circondarsi di lusso e amanti, ma si sposta presto presso la ben diversa corte inglese, quando regna uno Stuart.

il pasticciere del re 258x400 IL PASTICCIERE DEL RE: LUIGI XIV, CARLO STUART E LA NASCITA DEL GELATO
Il libro, che inoltra nell’epoca della Restaurazione, in quella seconda metà del 1600 che aveva assistito sconvolta alla guerra civile inglese e mietere la prima testa di Re dell’Europa, risulta perciò essere un’abile ricostruzione di un capitolo importante della storia europea. Eccellente romanzo storico, “Il pasticciere del re” sa essere un’avvincente narrazione tessuta di passioni e intrighi, di alleanze e tradimenti.

L’opera racconta anche la nascita di una delle maggiori delizie del palato: il gelato.

Creato da un italiano, Carlo Demirco, il gustoso prodotto è il protagonista di questo romanzo, nato per dare piacere al Re Sole e proliferato Oltre Manica perché Carlo II Stuart si riprenda quel piacere che la morte della sorella gli aveva tolto.

Pasticciere a Versailles, il Nostro risulterà essere il creatore di mirabolanti sorbetti di fiori canditi, di pesche aromatizzate alla galanga, di pere insaporite con crema inglese.

Son creazioni votate a stupire i cortigiani e le loro dame mentre a Versailles impazza il divertimento. Essi vengono esibiti per il piacere del Re Sole in trionfi di ghiaccio durante i grandiosi ricevimenti per mille e più invitati, con teatri e grotte grandi quasi quanto l’intero palazzo reale e lussureggianti comédies-ballets.

Il lettore de “Il pasticciere del re” viene inoltrato all’argomento partendo dalla corte fiorentina di quei Medici che sul denaro in prestito han fatto la loro fortuna. Là Carlo Demirco ha appreso la sua arte e la deve al persiano Ahmad; l’uomo burbero, anche violento, gli trasmette i segreti dei sorbetti approntati, tempo prima, alla corte dello scià Abbas a Isfahan.

A Versailles, tuttavia, ha affinato quegli antichi procedimenti fino a ottenere qualcosa di mai visto, e assaporato, prima: una crema morbida e vellutata, totalmente priva di granelli di ghiaccio. Ma se il gelato attraversa tutto il romanzo, esso viaggia di pari passo con la storia e la vicenda di Louise Renée de Penancoët, dame de Kérouaille, figlia maggiore della famiglia più antica di Bretagna. La ragazza, spedita a corte dai genitori per trovare marito e risollevare le sorti del casato decaduto, brillerà di luce propria alla Corte di Carlo II Stuart,  divenendone l’amante.

Quella che verrà definita la ‘belle bretonne’ ha un ruolo nella corte di Versailles: è la dama di compagnia di Enrichetta Stuart, sorella del monarca inglese ed amante del Re Sole. La morte prematura della nobildonna sarà l’evento decisivo che aprirà le porte alla carriera di Louise.  Tutto si muove in uno scenario politico che vuole la guerra con l’Olanda: alla ‘belle bretonne’ , che in Francia aveva già attratto il pasticciere reale, viene affidato il compito di risvegliare il re inglese al piacere e farne un alleato nella guerra che la Francia intende muovere contro l’Olanda. E se nella prima parte del libro regnano a Versailles il gelato e a Londra il dolore, nella seconda parte, impererà Louise Renée de Penancoët, dame de Kérouaille. Tra le pagine si snoda il serrato corteggiamento di Carlo II Stuart, il suo desiderio crescente mentre il pasticciere del re esplora nella nuova corte varie ricette nuove. Gelati al ribes, alla mela cotogna, trionfi di ghiacci alla crema di rose riescono a vincere sulla malinconia reale. E a superare il lutto per la morte dell’amata sorella del re andata in sposa a Filippo di Francia, fratello di Luigi XIV.  Carlo II, in virtù delle grazie muliebri e dei sorbetti, rinasce a nuova vita.  I palazzi reali tornano a splendere e la guerra si farà sebbene secondo modalità non prevista dal Re Sole. Anche la guerra di Louise, fermamente convinta di dover conservare la propria verginità, prenderà una piega imprevista: lei si trasforma in un’amante perfetta, ricercatrice di lussi per irretire sempre di più il Re.

Demirco e la ‘belle bretonne’ portano a termine il loro compito e il romanzo lascia sul lettore la sensazione di aver passeggiato nella storia e nel costume di un’epoca che si preparava a grandi e tumultuosi avvenimenti.

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