Magazine Letteratura per Ragazzi

Il Pianeta Narratore

Da Silviarossi
Il Pianeta NarratoreC’era una volta un pianeta che amava raccontare le storie. Quando ci si atterrava sopra, il cratere di un vulcano si trasformava in due labbra che iniziavano a parlare. Eppure nessuno lo voleva ascoltare. Chiunque si posasse su di lui appena il vulcano pronunciava le prime parole “c’era una volta…” tutti scappavano.Il Pianeta Narratore all’inizio ci rimase male ma poi accumulò così tanta voglia di raccontare delle favole che quando qualcuno metteva piede sul suo suolo lui con l’erba imbrigliava i piedi, con i rami degli alberi bloccava le mani e iniziava a raccontare.Poverino, però. Le persone imprigionate erano così impaurite che non sentivano nemmeno una parola delle sue storie. E appena riuscivano a liberarsi volavano via e non tornavano più.Lui faceva di tutto per attirare visitatori. Faceva sbocciare i fiori più belli, disegnava strade panoramiche sui colli, colorava del blu più profondo i suoi mari. Ma tutte le volte la stessa storia. Nessuno si fermava ad ascoltare le sue favole.Un giorno atterrò sulla sua verde e fiorita terra una bambina di tre anni. Era così piccola ed agile che il pianeta non riuscì ad imprigionarla. E lei correva sui campi e si rotolava giù dalle colline immensamente divertita.Allora il pianeta ci provò e dal cratere uscirono le parole: “C’era una volta…”. La bambina per niente impaurita, riconoscendo l’inizio di una favola si appollaiò sotto un albero vicino al vulcano, si mise il dito in bocca e con i due occhioni attenti si apprestò ad ascoltare.Il Pianeta Narratore non poteva crederci. Finalmente qualcuno lo stava ascoltando. Dette il meglio di sé. Inventò una storia piena di fate, folletti, mostri, principesse salvate da principi azzurri, avventure, misteri e le fece fare anche qualche grassa risata. Quando arrivò al “..e vissero tutti felici e contenti” la bimba stava già dormendo con un sorriso accennato sulle labbra. Il pianeta era molto soddisfatto e, per farla riposare meglio, fece calare la sera.Quando la bimba si svegliò il pianeta le chiese: “Ti è piaciuta la storia che ti ho raccontato?”.“Certo, era bellissima!”“Tornerai ad ascoltarne delle altre?”“Certo, e porterò con me anche le mie sorelle, i miei fratelli, le mie amiche e i miei amici”.“Mi farebbe molto piacere. Ti aspetto, torna presto”.
Da quel giorno il pianeta narratore fu popolato da centinaia di bambini che giocavano, si divertivano sulle sue terre ed ascoltavano interessati le sue storie. Non si capì mai perché prima dell’arrivo della bambina nessuno aveva mai voluto ascoltare il Pianeta Narratore. Forse perché un vulcano parlante faceva paura, o forse perché il pianeta imprigionava le persone con i rami e l’erba. Non si potrà mai sapere. Quel che è certo è che una bambina di tre anni rese felice un intero pianeta semplicemente ascoltandolo. 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog