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Il poeta Stefano Festi e il suo "Solarium perlato"

Creato il 19 marzo 2013 da Polysusy
Recensione di Solarium perlato

Solarium perlato di Stefano Festi, pubblicato nel 2007 con edizioni Il Filo, è un’opera che raccoglie molto più che semplici poesie, si tratta di un vero e proprio componimento lirico, non a caso definito “canto”, con espressioni impegnative e limpide ad un tempo. Attraverso i suoi versi l’autore esprime i moti dell’anima dispersi in una natura armoniosa, melodica, natura che circonda una realtà che commuove il cuore e l’immaginazione. Un poesia della natura, della vita e dell’amore dunque, in cui l’autore si lascia andare alle emozioni ricercandone una particolare intimità in una natura che diviene un tempio , quale origine: “… di un Dio che creò il Tutto e il niente” e quale destino di un’anima: “… In un Luogo diverso, che non è la Terra”. Ecco allora che ci si affida ai sensi e alla contemplazione di una spiritualità in quanto segno della vita che continua e che, per essere amata e vissuta, trova in se stessa ragioni sufficienti. In ogni verso corrono e s’intrecciano suggestioni foniche, l’oltre-cielo e l’oltre-tempo ci propongono molto più di una straordinaria capacità espressiva del poeta, bensì una sua manifesta predisposizione nel captare sensazioni sottili e misteriose.Un altro elemento essenziale della poesia di Festi sono i colori, dove dominano il Blu ed il Celeste, i colori dell’anima, della pace e dell’armonia. Mi ha colpito l’immagine dell’Albatross che ha enormi ali rispetto al suo corpo e vola sopra l’oceano ma, quando è tra gli uomini la sua sensibilità è un impaccio e lo rende incompreso. Leggendo la poesia di Stefano Festi ho ripercorso nella memoria i versi di Charles Baudelaire nelle sue Corrispondenze, dove la poesia può rivelare l’essenza dell’universo ed il suo linguaggio segreto, così come ho ricordato il grande Montale, per il suo messaggio del soffrire e reagire quale misura della sincerità di un poeta.
In Solarium perlato è come affondare lo sguardo in un quadro, non c’è momento, non c’è sfumatura che il critico non sappia cogliere con l’intensità e la lucidità che una poesia impegnativa richiede. Susanna Polimanti http://feedburner.google.com/fb/a/myfeeds

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