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Il premier e il 150° dell'unità nazionale

Creato il 10 febbraio 2011 da Gaetano61
Di fronte ad un presidente del Consiglio che afferma di voler fare "causa" allo Stato a seguito delle indagini giudiziarie in corso nei suoi confronti, non si può dare del tutto torto a chi, come Bossi, Gelmini e Marcegaglia, dice di non voler festeggiare il 150° anniversario dell'unità nazionale il prossimo 17 marzo. Un presidente del Consiglio che vuole portare in tribunale sé stesso, che non si considera, quindi, istituzione tra le istituzioni, ma portatore di una posizione, di un interesse personale contro un altro potere dello Stato, "colpevole" di voler applicare la legge seguendo il principio che la stessa "è uguale per tutti". E che non fa l'unica cosa che sola potrebbe restituire un po' di dignità se non alla sua persona, almeno alla funzione che ricopre pro tempore, e cioé quella di difendersi nel processo. E' proprio vero: il 17 marzo 2011 non ci sarà nulla da festeggiare, meglio: ci sarà da piangere:

(W.A.Mozart, Introitus da Requiem in re minore K 626, Wiener Philarmoniker, direttore Sir Georg Solti)

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