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Il Principe in Bicicletta, prezioso EP dei TARM

Creato il 12 marzo 2012 da Scribacchina

Il Principe in Bicicletta: un piccolo cd.
Quello che viene comunemente chiamato EP.
Tanto piccolo, ma tanto prezioso.
Posso ben dirmi privilegiata d’averlo ricevuto, a suo tempo: fu poco prima dell’intervista che feci a Davide Toffolo, a inizio millennio.
Conservo tutt’oggi l’EP nella sezione
‘italica musica’ della mia personale collezione ciddì.

Ho testé riletto le poche righe che scrissi per recensirlo, anni fa, e che vi riporto volentieri qui sotto. Sapete, soliti lettori? M’è venuta voglia di riascoltarlo, Il Principe in Bicicletta. Il tutto in barba agli ascolti più colti di questi giorni (Brad Mehldau, per i più curiosi).

***

Il principe in bicicletta - Tre allegri ragazzi morti

Dicembre 2000

L’eterno ragazzo di fine millennio non ha più i vestiti di Peter Pan o il sorriso di Gianni Morandi. Ha invece le sembianze di uno dei Tre Allegri Ragazzi Morti: di Davide, di Enrico o di Luca, titolari dell’omonimo combo.

Davide Toffolo ‑ che, oltre ad essere la voce dei TARM, è anche un apprezzato disegnatore di fumetti (sua la pubblicazione Fandango) ‑, Enrico Molteni e Luca Casta hanno presentato lo scorso 31 ottobre (la notte di Halloween, manco a dirlo) la loro ultima fatica discografica: Il Principe in Bicicletta, un mini album contenente quattro brani. Una sorta di ponte tra il disco pubblicato nel ’99 (Mostri e Normali) e quello, attesissimo, che uscirà nel settembre dell’anno prossimo. Loro peculiarità era e resta l’attenzione alla situazione adolescenziale: anche in questo EP, dunque, l’argomento principe è la descrizione di quel limbo chiamato adolescenza, nel quale il ragazzo non è più un bambino ma non è ancora uomo.

Apre il mini cd il brano Il Principe in Bicicletta (La Canzone Della Cameriera), cruda rappresentazione del viso di una ragazza dopo una dura giornata di lavoro. La sua è una delle prime esperienze nel mondo del lavoro dopo una vita passata a scuola, sognando l’università; quel momento nel quale ogni illusione, ogni speranza per il futuro si cancella per lasciare spazio alla delusione, alla stanchezza, all’insoddisfazione della prospettiva di una vita dietro il bancone di un bar.
La chiusura dai tenui colori pastello stempera quella sorda, onnipresente malinconia, confermando la maestrìa dei TARM nel riuscire a stare sempre in perfetto equilibrio tra drammatico e ironico.

Si prosegue con Francesca Ha Gli Anni Che Ha, primo singolo estratto, trascinante e potente nel suono quando profondo e a tratti chirurgico nel testo.

E ancora: ruvida grazia per Nuova Identità ed immediatezza (sia nelle parole che nell’arrangiamento, scarno ed essenziale) per La Tempesta, il brano più pregnante di tutto il mini cd.

Forse la parte melodica del lavoro dei Tre Allegri Ragazzi Morti non stupisce, ma quella lessicale – va detto e sottolineato – è notevole; una considerazione che, per la verità, può essere fatta sia per questo EP sia per il precedente lavoro di studio Mostri e Normali: in quel contesto, la cover di Ask degli Smiths è un buon esempio di quanto Toffolo in veste di paroliere riesca a cogliere il senso del tutto e a tradurlo in parole dirette.
Ask in italiano diventa Dimmi.
Nell’originale, Morrissey diceva: «If it’s not love, then it’s the bomb/ that will bring us together»: «Se non è l’amore, allora sarà una bomba (la morte) ad unirci». Letto all’italiana, ed interpretato dalla mente di Toffolo, il testo degli Smiths diventa: «Bello svegliarsi innamorati/ e pensare che per sempre sarà/ almeno fino a quando un altro amore verrà».
Un nuovo amore, che segue ma al tempo stesso anticipa la fine del precedente.
Amore e morte, rivisti in due diversi contesti: la morte intesa in senso fisico e la morte di un amore che si credeva eterno.
Amore e morte, che diventano la stessa cosa.


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COMMENTI (1)

Da giacomo
Inviato il 07 aprile a 01:11
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ciao, ti avverto solo che hai inserito una immagine del logo di un locale e non quella del singolo dei tre allegri ragazzi morti. ciao