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“Il rugby degli altri”: 6 Nations, l’Irlanda soffre ma conquista il titolo a Parigi

Creato il 15 marzo 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Stade de France (Parigi) – L’Irlanda vince il 6 Nations 2014, conquistando una vittoria soffertissima a Parigi contro una Francia generosa – e a tratti anche bella – ma troppo imprecisa.
La gara, bellissima, ha il suo epilogo nel finale, con la meta annullata alla Francia per un passaggio avanti – troppi errori di handling dei Galletti – che consente a Brian O’Driscoll di coronare il suo sogno di chiudere la carriera internazionale con un trionfo che mancava dal 2009. L’Inghilterra, seconda per differenza punti, è stata l’unica squadra in grado di battere i Verdi, rinati sotto la gestione Joe Schmidt. Per la Francia, se PSA avrà occasione di lavorare, si prospetta un futuro glorioso.

La vittoria dell’Inghilterra contro l’Italia, larghissima ma con uno scarto non sufficiente a scavalcare l’Irlanda nella differenza punti, lascia i Verdi padroni del loro destino.
Il prepartita, vissuto nell’omaggio di Brian O’Driscoll, e la tensione di dover vincere a tutti i costi fanno partire l’Irlanda con il freno a mano tirato e la Francia, sorniona, ne approfitta subito. Prima, passando in vantaggio con un piazzato di Machenaud, poi rischiando di andare in meta con un’incursione di Bastareaud (fermato solo da un passaggio in avanti).
La gara è, fin dalle prime battute, molto fisica, con scontri durissimi in ogni raggruppamento. La posta in palio è, del resto, altissima e l’Equipe de France, nonostante abbia solo una remotissima speranza di titolo, vuole una vittoria per zittire i (troppi) critici, che non hanno risparmiato analisi molto dure in settimana, dopo la poco convincente vittoria di Edimburgo.

A questo proposito, l’esecuzione delle fasi statiche dei Bleus è nettamente migliorata, soprattutto la touche, punto debolissimo contro la Scozia.
L’Irlanda passa la sua metà campo per la prima volta dopo dieci minuti ma non riesce a costruire niente di positivo, tanto che quando la Francia torna in possesso, conquista subito una punizione (per il secondo mancato rilascio del placcatore) che Machenaud converte nel 6-0.

Nel primo quarto di gara la trama è fin troppo chiara: la Francia fa gioco, gestendo benissimo le avanzate con velocità, forza fisica e intelligenza – nonostante due grossolani passaggi avanti – e mantenendo il possesso, mentre l’Irlanda si affida troppo al piede di Sexton per provare a guadagnare terreno.

Per fortuna degli irlandesi, la mischia comincia a funzionare e Cian Healy sale in cattedra, guadagnando una punizione importantissima che Sexton trasforma prima in una touche nei 22m avversari e, dopo qualche fase arrembante nata dalla rimessa vinta dai Verdi, nella prima meta del match (sfruttando lo splendido assist di Chris Henry). L’apertura del Racing Metro manca la trasformazione, ma l’Irlanda adesso è ufficialmente entrata in gara.
E quando Picamoles regala un’altra mischia agli avversari, facendosi scappare l’ovale senza pressione sui dieci metri, il pack irlandese crea un’altra piattaforma fantastica per la seconda meta del “XV de Tréfle”, stavolta con Trimble che si infila nelle maglie larghissime della difesa francese – sfruttando lo splendido assist di Conor Murray. Sexton stavolta è preciso e l’Irlanda passa in vantaggio.

La reazione francese, però, è rabbiosa e, nell’azione successiva, i Bleus tornano avanti. Una punizione guadagnata a metà campo diventa una touche ai 5m avversari grazie al piede di Tales, che, dopo almeno cinque pick-and-go consecutivi dei suoi avanti, decide di aprire il gioco con un calcio tanto audace quanto preciso. Huget vince lo scontro con R. Kearny e serve l’accorrente Dulin con un passaggio “pallavolistico”. L’estremo francese elude l’intervento di D. Kearney e schiaccia oltre la linea. Walsh si affida al TMO, prima di convalidare la marcatura. Machenaud è perfetto da posizione decentrata e la Francia torna in vantaggio.

Il primo tempo si chiude con il Tricolore ancora in attacco; Tales manca un drop da buona posizione e Mas – che si tiene il polso – è costretto ad uscire, lasciando spazio a Slimani. Tuttavia, è l’Irlanda ad avere l’ultima, clamorosa occasione per andare a riposo in vantaggio; un’entrata laterale di Domingo regala una punizione che Sexton, però, manda incredibilmente a lato. Forse, quanto pubblicato in settimana dalla stampa francese circa il suo malcontento e la voglia di tornare in Patria – parole smentite dall’apertura – e il fatto di giocare in Francia ha messo ulteriore pressione sulle spalle del 10 in verde.

La Francia ha giocato meglio nella prima frazione, concentrata ed efficace, nonostante qualche errore di handling di troppo e la sofferenza in mischia chiusa. La coppia Bastareaud-Fickou ha seminato il panico nella retroguardia irlandese, che si è comunque comportata bene. Per l’Irlanda, bene in chiusa ma troppo contratta; nemmeno le due mete in meno di cinque minuti sono riuscite ad accendere la fiamma della convinzione nei Verdi. Nella ripresa serve un’altra svolta, e stavolta la capacità di mantenere viva l’ispirazione fino all’ottamtesimo.

In avvio di secondo tempo è ancora la Francia a rendersi subito pericolosa; Sexton sbaglia l’up and under per se stesso e Fickou recupera l’ovale scaricandolo su Tales, che con un altro passaggio al piede per poco non innesca il contrattacco di Medard – fermato da D. Kearney in recupero disperato.

Al 46′ arriva, però, la svolta del match e del Torneo. La Francia sta attaccando a testa bassa ma perde l’ovale nei 22m irlandesi. R. Kearney si avventa sull’ovale e riparte, avviando un’azione alla mano che si ferma solo ai 5m avversari, quando l’avanzata di Trimble e O’Driscoll viene interrotta dal recupero difensivo dei Bleus. O’Connell tiene vivo il possesso irlandese e dopo due fasi è ancora Sexton a trovare il varco giusto per marcare sotto ai pali francesi. Lo stesso Sexton trasforma la sua meta e, poco dopo, trova i pali con un piazzato – punizione vinta da maul avanzante fermata irregolarmente- e l’Irlanda al 50′ è oltre il break.

La Francia, che settimana scorsa ha spento gli entusiasmi scozzesi con una meta nata da un intercetto nel momento di massimo sforzo della Scozia, è stata ripagata oggi con la stessa moneta. Dopo i dieci punti subiti in meno di cinque minuti, infatti, i Bleus non riescono più a trovare continuità nelle avanzate, nonostante i Galletti dimostrino una grande voglia di non mollare.

La Francia, però, è più determinata della Scozia, e ha anche tantissima qualità in più, ed entra nell’ultimo quarto di gara tornando prepotentemente in partita. La meta di Szarzewski, autentico trascinatore del XV de France, arriva dopo più di cinque minuti passati all’assalto della linea di meta avversaria. L’Irlanda si difende bene – anche se Healy rischia il giallo per una testata a Picamoles – ma l’ultimo pick-and-go del tallonatore del Racing Metro è decisivo. Machenaud trasforma e la Francia torna a due soli punti di distacco.

La partita, bellissima, ha un brusco stop attorno al minuto 68, quando Jonny Sexton è costretto ad uscire dal campo dopo aver subito un colpo durissimo alla testa nel tentativo di placcare l’avanzata di Mathieu Bastareaud. L’apertura irlandese, subito soccorso, esce in barella, sostituito da Ian Madigan.

Quando il gioco riprende, il match arriva ad un altro, potenziale crocevia. Il pack francese conquista una punizione in mischia chiusa e manda Doussain – subentrato da poco – dalla piazzola. Il mediano di mischia di Tolosa, però, difetta di precisione e l’Irlanda tira un sospiro di sollievo.

La tensione, negli ultimi cinque, decisivi minuti, è quasi insostenibile, anche sugli spalti. Il pubblico – chiassoso, competente e appassionato, da brividi l’ultima esecuzione della Marsigliese – non smette un attimo di far sentire il supporto ai Galletti, che spingono ancora come disperati alla ricerca della vittoria.

Il tempo si ferma al 78’45″: la Francia va in meta, lo Stade de France esplode ma Walsh chiede l’intervento del TMO per un presunto passaggio avanti, quello decisivo. Il TMO conferma l’impressione del direttore di gara australiano e annulla la marcatura. C’è ancora tempo per la mischia, per un’ultima, disperata avanzata francese, fermata dalla difesa in verde. Walsh vede un’irregolarità e fischia la fine del match, mandando l’Irlanda in paradiso.

Francia 20
Irlanda 22

Score: 1′ Machenaud cp (3-0), 14′ Machenaud cp (6-0), 21′ Sexton m (6-5), 25′ Trimble m Sexton tr (6-12), 30′ Dulin m Machenaud tr (13-12); 46′ Sexton m Sexton tr (13-19), 50′ Sexton cp (13-22), 62′ Szarzewski m Machenaud tr (20-22).

Francia: 15 B. Dulin 14 Y. Huget 13 M. Bastareaud 12 G. Fickou 11 M. Médard 10 R. Talés 9 M. Machenaud 1 T. Domingo 2 D. Szarzewski 3 N. Mas 4 P. Papé (C) 5 Y. Maestri 6 L. Picamoles 7 A. Lapandry 8 D. Chouly
Panchina: 16 G. Guirado 17 V. Debaty 18 R. Slimani 19 A. Flanquart 20 S. Vahaamahina 21 W. Lauret 22 J.-M. Doussain 23 M. Mermoz

Irlanda: 15. Rob Kearney 14. Andrew Trimble 13. Brian O’Driscoll 12. Gordon D’Arcy 11. Dave Kearney 10. Jonathan Sexton 9. Conor Murray 1. Cian Healy 2. Rory Best 3. Mike Ross 4. Devin Toner 5. Paul O’Connell (C) 6. Peter O’Mahony 7. Chris Henry 8. Jamie Heaslip
Panchina: 16. Sean Cronin 17. Jack McGrath 18. Martin Moore 19. Iain Henderson 20. Jordi Murphy 21. Eoin Reddan 22. Ian Madigan 23. Fergus McFadden

Note: Brian O’Driscoll, al cap 133, celebra l’ultima gara internazionale con la maglia dell’Irlanda; durante il riscaldamento, tributata un’ovazione per il 13 irlandese, omaggiato anche da un video del suo sponsor tecnico adidas.
L’ovale del match è stato portato in campo da medici dell’Institut Curie (che cura i malati terminali di cancro).
Durante l’intervallo, celebrato il trionfo della Francia Femminile e dell’Under 20 che ieri hanno conquistato il 6 Nations di categoria con il Grand Slam.

Primo tempo: 13-12
Calci:
Sin bin:
Man of the match:
Spettatori:
Arbitro: Steve Walsh (ARU)


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