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Il ruolo di Fibonacci

Creato il 22 gennaio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Il ruolo di Fibonacci

Alla fine del secolo XII, un mercante pisano, Leonardo Fibonacci, per ragioni di lavoro incontra alcuni colleghi arabi presso Algeri, dove il padre è impiegato alla dogana. Da loro viene a conoscere il sistema di conto che oggi usiamo correntemente, basato sul ricorso allo zero. Tornato in patria, espone in un trattato, Libera baci (1202), il nuovo sistema e alcuni anni più tardi, nel 1228, ne dà una presentazione formalmente più accurata e completa. Per merito suo lo zero e il calcolo decimale, con i relativi benefici, si diffondono in Italia e poi in Europa. Il nuovo modello di numerazione, che pure offre straordinari vantaggi rispetto a quello romano, viene, però accolto negativamente e osteggiato. Si obietta che quelle cifre, inventate dagli infedeli arabi, rappresentino un’offesa alla civiltà cristiana e si avanza il sospetto che sia piuttosto facile contraffare le scritture commerciali ripassando i trattini e le curve delle cifre arabe, cosa che non avviene con le rigide forme delle cifre romane difficilmente alterabili tramite una riscrittura. Nonostante i pregiudizi, le cifre arabe si impongono e consentono al sapere occidentale di compiere enormi progressi pratici e scientifici, a cui Fibonacci contribuisce con altri rapporti, mettendo a punto le operazioni sui numeri interi e frazionari, introducendo la trigonometria e l’algebra.


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