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Il seguito alle parole di Monti

Creato il 10 gennaio 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Il seguito alle parole di MontiReazioni al discorso pubblico di Mario Monti che da Fazio ha illustrato il suo pensiero e le modalità di intervento del governo tecnico per salvare l’Italia. Nulla da più fibrillazione dell’incertezza e gli italiani si affidano a coloro che dovrebbero trovare soluzioni mente i partiti tirano ognuno dalla propria parte.

La partita della crescita è importante e in questo momento siamo al regolamento dei conti tra le azioni fatte in passato e le decisioni politiche  che segneranno il nostro futuro. In due mesi tutto è cambiato. L’Italia ha voltato pagina, e  dopo gli annunci del governo tecnico che a breve farà un’iniziativa sulla Rai, che vive da mesi una crisi di ascolti e di bilancio e sul via libera alle liberalizzazioni, i partiti reagiscono.

Il seguito alle parole di Monti
Tensioni politiche del Pdl a cui non sono piaciuti i contenuti di Monti e l’immediato altolà, innanzitutto sul ruolo dell’esecutivo: “La Rai non è un problema del governo” .   ”La Rai non è l’urgenza numero uno nella mia attività – ha detto Monti a “Che tempo che fa” a proposito di una possibile privatizzazione della tv pubblica -. E’ una forza del panorama civile e culturale italiano, è una forza che ha bisogno di passi in avanti. Mi dia qualche settimana e lei vedrà”. I rappresentanti della passata politica si scagliano contro il commissariamento della Rai e si lamentano. Sfoghi che hanno il sapore del rimpianto di quando potevano permettersi tutto, nascondendo tutto. Anche il Pd non è d’accordo sulla privatizzazione perchè è meglio avere un servizio pubblico.  In ogni caso una decisione andrà presa entro marzo,  perchè allora scadrà l’attuale Cda e se per allora non ci sarà una riforma il governo potrebbe decidere una specie di commissariamento transitorio che visto l’attuale stato di degrado del servizio pubblico non dispiacerebbe.

Il seguito alle parole di Monti
Insomma il dibattito è acceso tra le due principali forze che sostengono il governo Monti mentre stiamo annaspando per la sopravvivenza e in Europa si gioca il nostro futuro.  L’asse Berlino/Parigi si ricompatta. La tempesta finanziaria aumenta la paura del domani. Mario Monti sta per incontrare la storica coppia e vedremo se il suo garbato atteggiamento riuscirà a tener testa e se il nostro ruolo tornerà ad essere quello della terza potenza economica europea.

L’Italia smetterà di inseguire le due super potenze e ritroverà una credibilità politica degna della fiducia europea?  Rimane  ancora molto lavoro politico da fare per costruire effettivamente la nuova Unione. Il problema non riguarda tanto i limiti che ancora sussistono negli strumenti concordati per affrontare l’emergenza dei debiti sovrani ma  soprattutto sulla necessità di costruire, a breve termine un  nuovo Patto di stabilità, una vera unione fiscale e una piena unione politica che garantirà la coesione futura. Si sta cambiando la visione generale europea e  si deve andare verso una collettività,  intraprendere la strada di un nuovo inizio di solidarietà  perché  senza risorse e capacità di governo europeo i progetti o rimangono in gran parte lettera morta oppure vengono piegati alle esigenze nazionali dei diversi paesi.

Il seguito alle parole di Monti
Il tempo stringe, se si vogliono salvare l’euro e il progetto europeo e rovesciare le attuali difficoltà trasformandole in una chance per un nuovo futuro di progresso. Chiunque creda in questi obiettivi deve impegnarsi a dar corpo alla nuova realtà europea.


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