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Il tempo della festa, il tempo della gratuità

Creato il 04 ottobre 2010 da Pierotieni

Il tempo della festa, il tempo della gratuità

di Raffaele Mantegazza

Ci sono poeti che chiedono a Dio un altro giorno per dire qualcosa, e giardinieri sdraiati di notte col naso sul gambo di una rosa; ci sono bambini che aspettano quando verranno per spegnergli la luce e uomini che hanno sfidato il tempo perchè qualcuno fosse felice E tu, quanto tempo hai?   Roberto Vecchioni Una gran bella festa, quella del volontariato arcorese (e dintorni) di domenica 4 ottobre; una gran bella occasione per riflettere su quanto sia importante oggi trovare, all’interno dei nostri  tempi sempre più frenetici, altri tempi più significativi e profondi da donare all’altro, senza altro scopo che la bellezza di una azione giusta, senza chiedere chi sia l’altro, come il pescatore che “versò il vino e spezzò il pane/per chi diceva ‘Ho sete, ho fame’”. Il volontariato è ormai adulto: ha bisogno di crescere ancora, dandosi un volto più organizzato, evitando la trappola di una sussidiarietà che libera le Istituzioni dai loro doveri, ma comunque è una realtà forte e soprattutto educativamente straordinaria. Che un ragazzo o una ragazza decidano di donare il proprio tempo agli altri e alle altre, a quel “prossimo” che evangelicamente non è chi mi è più vicino ma al contrario chi mi sembra più lontano (il samaritano “bastardo” che era considerato come il “terrone” della Palestina), è qualcosa che fa ben sperare per il futuro. In un’epoca che contabilizza ogni azione, che scarta tutto quanto non sia sacrificabile sull’altare del profitto, dare il proprio tempo per l’altro è un gesto di gratuità che fa riflettere sul fatto che il mondo potrebbe –e potrà essere diverso. L’altro giorno in un bar di Milano ho assistito alla penosa scena di un barista che chiedeva 50 € per aiutare una ragazza giovanissima a cambiare la ruota dell’auto che le avevano bucato. La giornata di domenica mi ha disintossicato dalle tossine di questo comportamento rapace. Grazie a tutti coloro che ci dimostrano ogni giorno, umilmente e lontano dai riflettori, che un altro mondo è possibile. “Ogni volta che avrete fatto questo a uno dei Miei fratelli piccoli, lo avrete fatto a Me“(Mt, 25,40)

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