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Il tempo è scaduto

Creato il 08 giugno 2012 da Giusva

Il tempo è scadutoIl premier Monti sente davvero adesso scricchiolare il terreno sotto i piedi e non perché si trovi, come pure dovrebbe fare, nei luoghi terremotati dell’Emilia. Intorno alla sua figura e al suo operato aumentano sempre più i dubbi circa l’inadeguatezza della sua azione risanatrice. La ventata innovatrice che respirammo, per qualche settimana, lo scorso novembre si è ridotta ad una piccola refola primaverile. Se ne sono accorti dapprima gli italiani, mi riferisco alla gente comune, quella che per prima ha subito i rincari e la fastidiosa sensazione di una mano, quella fiscale, che rimesta nelle tasche sempre più vuote. Se ne stanno accorgendo i partiti parlamentari, che lo avevano sostenuto, in principio, richiamandosi al senso del dovere e alla responsabilità nazionale, ma che adesso già pensano, chi velatamente, chi con più forza, ad una exit strategy ventilando ipotesi di elezioni anticipate già nel prossimo ottobre. Se ne sono accorti persino all’estero, quando dalle colonne del Financial Times, sono piovute sul premier le critiche di un eccessiva preoccupazione agli affari esteri legati alla Comunità Europea, piuttosto che agli affari interni italiani. Le due cose sono strettamente collegate, non si può essere credibili in Europa se all’interno  la direzione presa non è quella giusta. Basti pensare che il provvedimento più importante che il governo si appresta a varare riguarda infrastrutture fisiche. Che beneficio arreca, ad esempio, a un' impresa risparmiare mezz' ora fra Civitavecchia e Grosseto se poi deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile, due per sapere da un giudice se dovrà reintegrare sul posto di lavoro un dipendente che aveva licenziato, oltre un anno per essere pagata da un' amministrazione pubblica, senza nemmeno la possibilità di poter compensare il suo credito col debito fiscale? La direzione cui tutti avevano auspicato era tutt’altra una giustizia veloce, certezza del diritto, regolamenti snelli, un' amministrazione pubblica che faccia il suo dovere e non imponga costi enormi a cittadini e imprese, un' università che produca buon capitale umano e buona ricerca, e una lotta efficace alla criminalità organizzata. Se ne sono accorti persino i poteri forti, storicamente i più orbi e i meno inclini a mettersi di traverso, per stessa ammissione del premier: «Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio che gli osservatori ci attribuivano dei cosiddetti poteri forti: non incontriamo il favore, in questo momento, di un quotidiano che si dice rappresenti i poteri forti, né della Confindustria». Insomma l’unico che ancora non si è accorto di nulla è proprio lui: Mario monti, ma la speranza è l’ultima a morire, diamo tempo al tempo. ( nella foto: dlin dlin il tempo è scaduto)

 


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