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Il topo di Enrico VIII

Da Abcd

"Si dice che il battito d'ali di una farfalla possa causare un uragano dall'altra parte del mondo".
Bell'aforisma, molto pittoresco.
Immaginate ogni volta che scoreggiate.
Fa impressione l'idea che magari l'uragano Katrina possa essere stato scatenato da una candida cavolaia posata su un fiore nel giardino di te, lettore ignaro.
Ancora più assurdo se pensi che l'altra sera, mentre dei punkettoni ubriachi urlavano come forsennati giù allo Stone House, tu magari eri tranquillamente fuori dal locale a prendere un po' d'aria e ti guardavi intorno circospetto sperando che nessuno si accorgesse della loffa che avevi appena prodotto.
Potresti aver scatenato uno di quegli spaventosi tifoni che funestano le vacanze dei ricchi imprenditori nelle isole caraibiche.
Magari il concetto si può applicare anche ad altri eventi naturali.
Tipo... Può darsi che il terremoto di Haiti sia stato causato da uno di quei monaci che vivono solitari sull'Himalaya, che in quel momento si stava allenando a rafforzare il proprio ki sbattendo violentemente la testa per terra.
A pensarci puoi giungere alla conclusione che il terremoto in Abruzzo vede il proprio epicentro in Nuova Zelanda, dove i Maori si esibiscono in quelle danze tribali che tanto impressionano le vecchie libidinose e le pudiche fanciulle in gita.
Ma non è questo il punto.
Questa frase sta a significare che ogni più insignificante evento nel passato genera impressionanti ripercussioni nel futuro.
Tanto per intenderci: tu, lettore, immagina se quella sera tua madre fosse andata al cinema.
Ci hai pensato?
Spaventoso, no?
E se tuo padre quella sera non avesse voluto risparmiare sui profilattici?
Da uscirne pazzi.
Ma queste sono sciocchezze. In realtà il discorso è serissimo.
Nessuno può immaginare come sarebbe il mondo se certi eventi storici e non, avessero differito per particolari magari irrilevanti.
Harry Truman potrebbe non aver mai autorizzato lo sgancio dell'atomica su Hiroshima e Nagasaki se a Giulio Cesare fosse venuta la sifilide durante qualche suo incontro con Cleopatra.
O magari se Petrarca fosse stato figlio unico, Mussolini avrebbe fatto il panettiere in Molise.
Può darsi che Ilona Staller sarebbe stata eletta alla Camera dei Deputati se Mozart fosse diventato un grande compositore...
Può darsi che se la temperatura nel Paleolitico fosse stata più alta di mezzo grado, a causa del peto di un facocero delle caverne, adesso "potremmo essere una razza esotica di elefanti ballerini. Ma non lo siamo." [cit. Neil Gaiman]
Quindi ora sappiamo per certo che non esistevano facoceri delle caverne nel Paleolitico, o che se esistevano sicuramente non sapevano fare peti.
Ma sono i particolari a rendere tutto molto più interessante.
Credo sia troppo comodo e di scarso interesse parlare di come sarebbero stati diversi i libri di storia.
Sono le sfumature della vita quotidiana a far pensare veramente.
Forse se io da piccolo avessi frequentato un asilo diverso da quello che ho frequentato, adesso non dovremmo assistere ai concerti dei Cleanhands.
Se tuo nonno fosse uscito di casa cinque minuti prima e si fosse accorto che la macchina aveva poca benzina non sarebbe rimasto a secco proprio davanti al bar di tua nonna e non si sarebbero mai conosciuti.
Tu che leggi, prova a pensare a come sarebbe cambiata la tua vita se avessi fatto una scelta piuttosto che un'altra.
Se quella fottuta farfalla non fosse venuta a rompere il cazzo proprio nel tuo giardino.


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