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Il tormentone estivo

Creato il 03 settembre 2013 da Speradisole

IL TORMENTONE ESTIVO

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Di martedì, di giovedì, e di sabato, «Il governo Letta sta lavorando bene e il governo deve restare» dice Berlusconi. Gli altri giorni invece, «se mi fanno decadere, cade anche il governo».

E così Berlusconi invia Alfano da Letta, per trattare la questione decadenza. Tre ore di faccia a faccia senza risultato:«la decisione di far cadere o no Berlusconi non spetta al Governo, ma alla Giunta per le elezioni al Senato, cioè al Parlamento. Non esiste la possibilità che il capo del governo possa dire a dei parlamentari, anche del suo partito, che cosa fare o non fare (si chiama: “separazione dei poteri”)»

La risposta manda in bestia Berlusconi, che ha fatto capire a tutti che se il 9 settembre la Giunta gli voterà contro, farà cadere il governo. Salvo poi smentire e ripetere la minaccia a giorni alterni. Per meglio dire: “non sa più che pesci pigliare per uscire dalla situazione disastrosa in cui si è volontariamente cacciato pensando di essere intoccabile”.

Tutti giorni si appella al Pd, che “commosso” da questo accorato appello e convinto che l’unica strada per andare avanti sia mantenere in piedi un governo innaturale e traballante, cerca attraverso personaggi indegni, diciamo alla Violante, di parare il sedere al papi, convincendo i suoi vicini di casa e coinquilini, che comunque  ha il “diritto di difendersi”.

Ma da che cosa si deve difendere? Dal Parlamento, di cui chiaramente se ne infischia? Dalla Giunta parlamentare al Senato dove non c’è maggioranza chiara? Dalla Legge Severino firmata da lui stesso? E’ un evasore di prima grandezza condannato dopo tre gradi di giudizio, cosa si vuole ancora? La Corte di Strasburgo? L’ONU? O il giudizio Universale?

Per agitare le acque Berlusconi convoca riunioni fiume ad Arcore e a palazzo Grazioli dei maggiorenti del Pdl, i soliti Cicchitto, Santanché, Verdini, Gasparri e vari, Le mega riunioni si sono concluse con i comunicati d’obbligo, in cui l’eventuale decadenza viene definita: «incredibile, impensabile, inaccettabile e persino incostituzionale».

Debbo capire perché incostituzionale, visto che tutto si svolge secondo le regole dettate dalla Costituzione. .

L’unica soluzione dignitosa sarebbero le dimissioni di Berlusconi, cosa che non farà mai, perché lui non sa cosa sia la dignità di una persona.

Faccio mie le parole di Michele Serra, che ha posto alcune domande ineludibili nella sua rubrica: “È il Pd o il Pdl a ritrovarsi con un leader condannato definitivamente per frode fiscale (cioè per avere creato fondi neri all’estero, sottraendoli al fisco, per più di 270 milioni di euro)? È il Pd o il Pdl a pretendere che questo suo leader fuorilegge ottenga, non si sa bene sulla base di quali principi e perfino di quale logica, una specie di salvacondotto che gli consenta di continuare a fare politica?”.

Il Pdl  si assuma le sue responsabilità e la finisca di tirare la giacca del Pd.

Poi mi chiedo, ma il Pdl, senza Berlusconi che cos’è? Poi mi rispondo: Sì, è quello che ha votato la nipote di Mubarak.

Mi vien da ridere. Ma la gente lo vota: perbacco, ha tolto l’IMU, che vuoi di più?



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