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Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 9: Tyrion

Creato il 01 febbraio 2012 da Martinaframmartino

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 9: Tyrion

Contro ogni probabilità Bran è sopravvissuto alla caduta. Incosciente, spezzato, e senza nessuna certezza che riuscirà mai a risvegliarsi.
Spesso gli scrittori inesperti commettono un brutto errore: per mantenere la suspance non forniscono informazioni al protagonista e quindi al lettore. La guida, il mentore, il Gandalf della situazione, non dice quel che sa e il povero protagonista romane nell’ignoranza. Ma Gandalf ha spiegato a Bilbo la pericolosità dell’anello, anche se non gli ha detto dove si sarebbe recato una volta uscito da casa sua. Invece molte guide non dicono nulla anche quando potrebbero farlo perché, così pensa lo scrittore, quando la rivelazione arriverà sarà molto più forte. Pensano che pagine e pagine di interrogativi su quale sia la reale situazione, su quale sia il vero pericolo e su quanto sia grande, possano accrescere il fascino della storia. Sbagliato, quando io vedo un mentore che dice a un personaggio “seguimi, ma senza farmi domande perché sapere per te è troppo pericoloso” e il fesso gli va dietro attraverso mille pericoli senza protestare, aspettando solo di ricevere frammenti d’informazione per caso o come un’enorme concessione, l’unico risultato che lo scrittore ottiene è farmi perdere pazienza e interesse.
Si può non rivelare una cosa al lettore, ma al tempo stesso dirla al protagonista che così agisce di conseguenza. Un maestro nel farlo è Guy Gavriel Kay. O si può mantenere il dubbio perché è la trama stessa a richiederlo.
Martin ci tiene in dubbio. Si sveglierà Bran? E se lo farà, cosa dirà? Nulla di forzato, e quando avremo la risposta a queste domande sarà una risposta logica, coerente, e perfettamente funzionale alla trama.
Intanto Tyrion, topo di biblioteca, va a scambiare qualche interessante conversazione. Joffrey, mister simpatia, dimostra molta partecipazione per il dramma di Bran. Per fortuna lo zio è di tutt’altra pasta, e non esita mai a dire (o fare) quel che pensa. I momenti più divertenti vissuti in compagnia di Joffrey si sono verificati tutti alla presenza di Tyrion, e qui ne abbiamo un primo assaggio.
Scopriamo che Jaime prende seriamente ben poche cose, che Tyrion potrebbe perdonargli quasi tutto e che Tommen e Myrcella sono molto meglio di quel pezzo di m. dell’erede al trono. Piccolo accenno a Brandon Stark, definito (anche da Martin) “uno degli ostaggi uccisi dai Targaryen” (pag. 103). Non credo che Brandon sia mai stato usato come ostaggio, quindi qui mi sa che lo scrittore ancora non aveva definito alla perfezione i retroscena della saga, certo è morto per volontà di Aerys il folle. Ammazzato? Mmmm, non sono sicura che sia il termine giusto, ma per parlarne è presto.
Intanto Tyrion ci ricorda quanto lui ami la sua famiglia, e questo non mi ha mai lasciato tranquilla. La frase, in questo contesto, è una battuta, e potrebbe anche significare il contrario di quanto non dica in ealtà Tyrion. Però è un Lannister, e ogni volta che si verificherà una situazione di conflitto ci troveremo a chiederci se lui farà quello che vorremmo noi o quello che converrà ai Lannister. Piccolo Folletto con un sorriso da lupo.

Sotto la foto vari spoiler da Il trono di spade.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 9: Tyrion

Grande Inverno ha un’ottima biblioteca, peccato che l’assassino le abbia dato fuoco. I roghi delle biblioteche non sono una novità, da quello storico della biblioteca d’Alessandria a quello inventato del Nome della rosa, ma mi spiace sempre vedere dei libri andare in fumo. Anche quando quei libri non sono mai esistiti.
Effettivamente Estate tiene in vita Bran. In un primo momento con i suoi ululati, poi fermando l’aspirante assassino. Il legame fra i giovani Stark e i meta-lupi è stretto e molto importante, e sospetto che ancora non abbiamo visto tutto.
Cersei non vuole che gli animali giungano ad Approdo del Re. Jaime dubita che la sorella possa riuscirci, invece qui abbiamo una dimostrazione del fatto che bisogna sempre fare molta attenzione alle minacce di Cersei. Con Bran ferito Estate non parte. E con l’incedente del Tridente Nymeria è costretta alla fuga e Lady viene uccisa. Totale dei meta-lupi giunti nella capitale? Zero, su tre inizialmente previsti.

Sotto la foto spoiler da Il portale delle tenebre.

Il trono di spade di George R.R. Martin. Capitolo 9: Tyrion

Forse non ricordo bene, e lo spoiler riguarda I fiumi della guerra, ma nel dubbio preferisco perdere qualche lettore piuttosto che fare uno spoiler involontario, anche perché non ho tempo per controllare. Con due figlie ammalate è già tanto quando riesco ad accendere il computer, altro che essere precisa nei dettagli.
Joffrey suggerisce l’uccisione di Estate, ma a quanto pare questa è la sola cosa che si sente di dire in pubblico visto che poi prova addirittura a far ammazzare Bran. O forse l’idea non gli è ancora venuta, e la partorisce solo dopo aver parlato con papà – ops, zio – Jaime, visto che Jaime alla fine di questo capitolo dice chiaramente che a suo giudizio uccidere un ragazzino storpio sarebbe un atto di misericordia. La conversazione è fuori scena, dei Lannister al momento ha un punto di vista solo Tyrion, ma sappiamo benissimo che qualcosa deve aver detto.
Comunque nel Portale abbiamo la conferma che effettivamente c’è qualcosa che Tyrion non può perdonare a Jaime, solo che nel Trono di spade non lo ha ancora scoperto.
E poi Tyrion smetti di agire da quel Lannister che forse non è. Intanto rompe i legami con la famiglia ammazzando Tywin e inducendo Jaime a credere di avergli ammazzato il figlio, questo dopo che per tutto il tempo c’è stato un fortissimo odio fra lui e Cersei. Di certo la situazione è in forte evoluzione. Come direbbe qualcuno di mia conoscenza, Dracaris!



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