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Il vischio

Creato il 26 dicembre 2011 da Stelladellest
Il vischio
E’ Natale: tanto vischio a tutti!Oramai da tempo tra le varie tradizioni delle feste natalizie si registra quella di appendere un rametto di vischio alla porta di casa o all’interno: infatti insieme a altri tipi di piante, come l’agrifoglio e il pungitopo, si pensa che il vischio porti fortuna e quindi sia di buon augurio.
Inoltre quando due persone passano contemporaneamente sotto il rametto di vischio appeso all’interno della casa si scambino un bacio: anche questa usanza dovrebbe essere di buon augurio.
La tradizione del vischio è molto antica. Furono i Celti i primi a farne uso e a raccoglierlo ma solo in caso di effettivo bisogno: in tal caso a digiuno, vestiti di bianco, con mani pure si tagliava il vischio di quercia con una falce d’oro. Chi non avesse seguito questa procedura in modo esatto avrebbe incontrato la morte. Anche i druidi lo utilizzavano per pozioni magiche o medicamenti, per combattere le malattie e ancora oggi i norvegesi, al solstizio d’inverno, sono soliti bruciare il vischio in segno di buon augurio e per ricordare l’anrico Dio Bälder ucciso dalla pianta stessa.
Anche i Latini ne conoscevano l’esistenza se è vero che Virgilio, grande poeta della classicità latina, mette tra le mani del pio Enea proprio un rametto di vischio prima di entrare nell’Ade.
Infine una leggenda attribuisce la nascita del vischio alla tradizione cristiana: un mercante avido e avaro, ormai vecchio, arriva alla Grotta di Betlemme dove vede Gesù. Alora piange e si pente per la sua avidità e dalle sue lacrime si formano le bacche del vischio.(web)

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