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Impossibile domare le erbe folli

Creato il 11 giugno 2010 da Dylandave

Impossibile domare le erbe folli

- Gli Amori Folli – 2010 – ♥♥♥ -

di

Alain Resnais

Alais Resnais ha iniziato nel 1946 a stupire le platee con le sue opere, ma ancora oggi alla “tenera” età di ottantotto anni vuole osare e abbattere le barriere cinematografiche del surrealismo sperimentale. Surrealismo, perchè Resnais in questo film non da alcuna spiegazione alla sua storia ma si limita a far parlare i suoi personaggi, o ancor meglio la loro testa. Si perchè frequenti sono i momenti in cui i flussi di pensiero dei protagonisti sono espressi come se fossero veri e propri dialoghi portanti del film. Oggi di certo non siamo molto abituati a film così e di certo non è di facile visione un film di questo tipo perchè pone lo spettatore a una non comprensione totale e chiara dei fatti e a lasciarsi trascinare dall’ enfasi dei desideri un pò fuori dal comune dei suoi protagonisti. In una metafora dell’ imprevedibilità delle azioni umane il regista francese fa incontrare i destini di Marguerite Muir (Sabine Azèma) e Georges Palet ( Andrè Dussollier): lei smarrendo il suo portafogli e lui ritrovandolo e tentando un timido ma speranzoso approccio telefonico per incontrarla. Da qui in poi ci si aspetterebbe un intreccio amoroso dal chiaro epilogo, ma così non è perchè invece iniziano proprio da questo una serie di dubbi sulle azioni irrazionali di tutti i protagonisti. Non si capisce infatti perchè la moglie di lui lo sembra non preoccuparsi per nulla dell’ ossessione del marito per la sconosciuta sessantenne che a sua volta in maniera del tutto immotivata fa di tutto per cercare un legame con la moglie stessa. Un pò come le erbe folli (in francese il titolo è appunto Les Herbes Folles) che crescono tra il cemento e alle quali non si può di certo dire di non farlo, anche i due protagonisti non sembrano di certo essere dominati dalla loro ragione. Razionalmente infatti l’ ossessione amorosa dei due sessantenni protagonisti è inspiegabile e sembrerebbe surreale, ma non è questo che sembra importare al regista. Invece gli interessano le loro digressioni mentali, fotografando i ventiquattro fotogrammi al secondo nei quali sono racchiusi in maniera quasi pittorica. Mette in discussione il realismo al quale il cinema ci ha spesso abituato, sovvertendo sia le sicurezze dell’ amore sia gli epiloghi felici e ben chiari. Ne Gli Amori Folli il finale è infatti decisamente nonsense e vorticoso a tal punto da far leggere allo spettatore il tanto noto titolo di coda “FINE” per ben due volte. Anche se non si tratterà di una fine che esaudirà le nostre risposte. Bisognerà essere un pò folli per gustarsi a pieno questa, non di semplice comprensione, opera di Resnais perchè se si è di mentalità più pragmatica o semplicemente se si è abituati a film dai quali ci si aspetta alla fine una risposta sarà meglio non vederlo. In definitiva è un pò come stare davanti ad un quadro di un’ autore un pò eclettico e anticonformista. Anche in quel caso ci accorgeremmo che non necessariamente dovremmo capirne il senso per apprezzarne comunque la sua bellezza.

Impossibile domare le erbe folli

( Telefonando a un' ossessione)
Impossibile domare le erbe folli
( Una folle passione)

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