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“Improve Improvise Improring” del collettivo Impro.Sar: il limite richiesto è di non suonare standard

Creato il 27 agosto 2013 da Alessiamocci

Una storia di uomini e di idee. Una storia che nasce dalla necessità di sfondare il muro della costrizione che ogni artista si porta dentro in un contesto dove le emozioni sono fondamentali e le consuetudini gabbie da dilaniare.

“Improve Improvise Improring” del collettivo Impro.Sar: il limite richiesto è di non suonare standardUn progetto che nasce nel sud della Sardegna con l’obiettivo di coagulare forze e desideri in un contesto de-codificato chiamato improring.

Questo termine è stato usato per la prima volta dal collettivo romano Franco Ferguson che per diversi anni ha permesso a molti musicisti di diversa provenienza ed attitudine di incontrarsi e confrontarsi con il solo scopo di suonare liberamente attraverso schemi di improvvisazione estemporanea.

Una session di improring consiste – come spiegato nel booklet del CD “Improve Improvise Improring” del collettivo Impro.Sar - in quattro o cinque set di circa 20 minuti ciascuno con gruppi che non si rifanno necessariamente alle classiche formazioni jazz (sezione ritmica, solista, etc.) ma si dispiegano in unità performative di ogni tipo (solo fiati, solo percussioni) con variabili umane non prevedibili.

Il solo limite richiesto è di non suonare standard, utilizzare partiture e improvvisare nella più completa libertà. È chiaro che la qualità della performance dipende molto dalla conoscenza reciproca dei singoli musicisti e dalla loro capacità di interagire.

“Improve Improvise Improring” del collettivo Impro.Sar: il limite richiesto è di non suonare standardQuesto album raccoglie alcune tra le più interessanti performance eseguite da musicisti provenienti da diverse esperienze (dal jazz classico allo sperimentale, dall’indie rock alla musica contemporanea).

L’elenco dei musicisti che in questi anni hanno aderito è lunghissima ma questo progetto nasce grazie al grande impegno di Mauro Medda, di Gianluca Piras, di Valter Mascia e della label TiConZero che ha deciso di investire (in senso culturale si intende) su questa salutare follia musicale.

I musicisti presenti nel CD sono: Michele Bruera, Matteo Muntoni, Matteo Marongiu, Adriano Orrù, Antonio Pinna, Luigi Sanna, Giuseppe Meloni, Alessandro Cau, Daniele Ibba, Elia Casu, Fabio Cerina, Matteo Dessi, Raffaele Pilia, Silvia Corda, Gianfranco Fedele, Mario Ganau, Peter Waters, Valter Mascia, Gianluca Piras, Michele Sarti, Mario Massa, Mauro Medda, Maurizio Piasotti, Riccardo Pittau, Massimo Zanasi, Simona Bandino, Annalisa Pascai Saiu.

Written by Claudio Loi

Fonte

“Glocal Jazz – 11 storie e 216 sfumature di jazz (in Sardegna)” – Aipsa Edizioni  - 2013


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