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In arte i barattoli più importanti non contengono colore.

Creato il 25 maggio 2015 da Nicolastoia

In arte i barattoli più importanti non contengono colore.
...e mettila da parte

Se parlando d’arte ci si riferisce a dei “barattoli”, ci si aspetta di trovarsi di fronte a dei contenitori di latta in cui sono conservati i colori che l’artista utilizzerà per realizzare il suo lavoro. Infatti, soprattutto nell’epoca moderna, quando al posto dei colori ad olio alcuni artisti iniziarono ad usare smalti e vernici, questi oggetti iniziano a essere molto utilizzati. Si pensi ad esempio ai famosissimi barattoli che Jackson Pollock impugnava durante l’atto creativo, vera e propria lotta

Jackson Pollock a lavoro su un dipinto
contro la tela. Sono così importanti da essere diventati un tutt’uno con l’artista stesso e per questo sono stati inseriti ed esposti come fossero vere e proprie opere nella mostra “Alchimia di Jackson Pollock. Viaggio all’interno della materia.” alla Peggy Guggenheim Collection.

Eppure nell’intenzione di Pollock, opere d’arte quei barattoli non lo sono mai state. Sono altri due gli artisti che ebbero la volontà di trasformare un semplice barattolo da mezzo o oggetto a vero e proprio soggetto di un’opera: Andy Warhol e Piero Manzoni. Sono i loro i barattoli più importanti della storia dell’arte.

Barattoli completamente diversi creati da due artisti che hanno tante divergenze ma anche tanti punti in comune. Andiamo a vedere quali sono.

Differenze e punti in comune fra gli artisti dei barattoli.

  1. Andy Warhol e Piero Manzoni
    Iniziamo con un punto in comune: l’età. No i due non sono coetanei, ma sono nati comunque a pochi anni di distanza, Warhol nel 1928 e Manzoni nel 1933. Questo vuol dire che il loro ingresso nel mondo dell’arte è avvenuto più o meno nello stesso periodo, cioè qualche anno dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Entrambi avevano quindi alle loro spalle quella generazione di artisti che avendo vissuto e assistito agli orrori della guerra in prima persona esprimeva il proprio dolore e la propria angoscia attraverso una pittura fatta di gestualità e di lotta contro la tela, il cosiddetto Espressionismo Astratto. Negli Stati Uniti ci sono Pollock, Kline, De Kooning, in Europa Hans Hartung, Emilio Vedova, Emilio Scanavino e tanti altri.
    Sia Manzoni che Warhol fanno invece parte di quella nuova generazione che vuole lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra e guardare con speranza al futuro. Ed è qui che compare la prima differenza.
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  2. Warhol è americano, figlio della nazione uscita dal conflitto da vera e propria trionfatrice e l’unica sul cui territorio non si è mai combattuto. L’Italia è al contrario un paese sconfitto e devastato nel fisico come nella mente. La guerra è entrata nelle strade e nelle case lasciando dietro di sé morte e distruzione. Due situazioni completamente diverse, eppure nonostante queste premesse è Warhol l’artista più tragico fra i due, mentre Manzoni ha piena fiducia nell’arte e nella vita, come vedremo più avanti.
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  3. Altra differenza: abbiamo detto che entrambi vogliono rompere con la tradizione e lasciarsi alle spalle l’Espressionismo Astratto. Ma mentre per Warhol il problema si risolve qui perché il movimento di Pollock e compagni è il primo e unico veramente americano, per Manzoni questo non basta. La tradizione italiana ed europea è innanzitutto figlia di una pittura figurativa ed è anche da questa che egli vuole prendere le distanze. Ecco allora che Manzoni va alla ricerca di un astrattismo nuovo mentre Warhol diventa padre di quello che sarà il primo movimento figurativo prettamente americano (anche se nato in Inghilterra), la Pop Art.
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  4. Sia Warhol che Manzoni tecnicamente non sono dei grandi pittori. Il primo crea i suoi quadri utilizzando una tecnica meccanica, la serigrafia, il secondo realizza opere che sono sostanzialmente idee.  Entrambi sono però dei grandissimi artisti ed entrambi abbandonano la pittura: il motivo di questa scelta è però completamente diverso.
    Marilyn Monroe di Andy Warhol
    Warhol ha capito che nella società moderna la pittura non è più indispensabile e che per avere delle immagini ormai si può ricorrere a strumenti più veloci e precisi come la fotografia. Mentre il pittore del Rinascimento aveva bisogno del modello in carne ed ossa per dipingere, a Warhol per ritrarre Marilyn è sufficiente una sua fotografia (i suoi celebri ritratti della Monroe non sono altro che ritratti di una locandina del film Niagara, Warhol non ha mai incontrato Marilyn mentre Lisa Gherardini ha posato per Leonardo come Baldassarere Castiglione ha posato per Raffaello). La realtà perde completamente valore e non c’è alcuna differenza tra Marilyn, Elvis Presley, Mao, una lattina di Coca Cola o un barattolo di Zuppa Campbell’s. Nonostante i suoi quadri colorati e in apparenza pieni di gioia, per Warhol l’arte non conta più niente, è morta e la morte è tema costante delle sue opere. Per questo dicevo che Warhol è un artista tragico in tutta la sua lucidità.
    Manzoni al contrario ha piena fiducia e amore nell’arte e la considera un tutt’uno con la vita per questo il corpo dell’artista diventa fulcro centrale in molte delle sue opere. E qui si arriva alle famosi barattoli.
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    Andy Warhol - Barattoli di zuppa Campbell's
  5. Abbiamo visto che Warhol dipinge i barattoli di Zuppa Campell’s con la stessa lucidità e lo stesso distacco con cui ritrae Marilyn. Per lui i prodotti di massa rappresentano la democrazia sociale in quanto la Zuppa Campbell’s o la Coca Cola sono consumate dal barbone in mezzo alla strada come dal Presidente degli Stati Uniti.
    Per Manzoni i barattoli contenenti la Merda d’artista avevano tutt’altro significato. Ho già parlato di come sia nata questa idea in questo articolo: Piero Manzoni: merda che artista!
    Riassumendo, Manzoni, dopo aver creato le sue scatolette, le mise in vendita al prezzo dell’oro. Oggi dopo cinquant’anni il loro valore è talmente aumentato che ha di gran lunga superato quello del metallo prezioso per eccellenza. Con questo Manzoni non ha dimostrato che la merda vale più dell’oro ma che è l’arte e qualsiasi cosa fa un’artista a valere più dell’oro. Mentre Warhol afferma che l’arte non ha più alcun valore, Manzoni stabilisce il primato dell’arte su tutto.
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  6. Per quanto possa sembrare irriverente il gesto di Manzoni non voleva essere affatto provocatorio: semplicemente dava all’arte lo stesso valore e la stessa importanza della vita stessa.
    Le opere colorate di Warhol che ammiccano al fruitore mettendogli davanti agli occhi immagini famigliari, nascondono invece sì una forte componente provocatoria: l’artista porta all’interno dei musei gli stessi oggetti che si trovano sui scaffali di un supermercato dichiarando che l’arte doveva essere consumata come qualsiasi altro prodotto commerciale.

Piero Manzoni e Andy Warhol diversi nell’arte, diversi nella fortuna

Piramide di barattoli di Merda d'artista di Piero Manzoni
I due barattoli più famosi della storia dell’arte nascondono quindi significati completamente diversi pur essendo nati nello stesso periodo. Mentre le scatolette tragiche di Zuppa Campbell’s sono accettate e apprezzate ormai dalla maggioranza, le scatolette di Merda d’artista di Manzoni provocano ancora irritazione agli occhi di tanti amanti dell’arte.

Eppure abbiamo visto che è l’italiano che con questa opera esalta il valore dell’arte, mentre al contrario l’americano pone l’arte alla stregua di un qualunque prodotto commerciale. Eppure colori e immagini familiari hanno sempre la meglio sulla merda, anche quando questa è nata da un grande pensiero.

In quanto al valore prettamente commerciale, anche in questo caso ha vinto nettamente Warhol, sebbene anche le scatolette di Manzoni si fanno ben pagare. Ma questo è più in linea con le intenzioni dei due artisti. L’italiano era infatti poco interessato al mercato mentre per Warhol, in classico stile americano, era uno degli aspetti fondamentali del suo lavoro: “Essere bravo negli affari è la forma d’arte più affascinante… fare soldi è un’arte, fare buoni affari è la migliore forma d’arte.

Tu cosa preferisci i barattoli di Zuppa Campbell’s di Andy Warhol o le scatolette di Merda d’Artista di Piero Manzoni? Diccelo qui nei commenti.

In arte i barattoli più importanti non contengono colore.
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