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In fumo i rifiuti in Italia

Creato il 06 febbraio 2016 da Maria Materia @MariaMateria1

In fumo i rifiuti in Italia

Ho scelto le parole del deputato siciliano come incipit del mio post sul recente accordo tra Stato e Regioni che manderà in fumo i rifiuti italiani, parole che racchiudono l'essenza delle attuali scelte della politica regionale e nazionale in termini di cattiva gestione dei rifiuti e defunta economia circolare.

Già l'articolo 35 dello Sblocca Italia aveva annullato il principio di auto sufficienza a livello regionale e posto le basi per la nascita di una rete nazionale per lo smaltimento dei rifiuti, ci prepariamo quindi ad assistere alla nascita di 8 nuovi termo-valorizzatori sparsi per lo stivale e al conseguente spostamento di rifiuti da una parte all'altra della penisola, magari con l'ausilio di tir e camion che percorrono le autostrade italiane.

Quindi, mentre alcuni visionari come me, promotori di "totem ideologici" che "ostacolano il progresso" e tengono in "ostaggio la questione dei rifiuti in Sicilia", sperano ancora ingenuamente nell'applicazione dell'economia circolare, i nostri governanti, annunciano con gioia l'intesa finalizzata a bruciare i rifiuti italiani, con la scusa di produrre energia si afferma che il rifiuto diventa risorsa.

In realtà il rifiuto diventa risorsa solo quando è correttamente riciclato, non quando è bruciato; a mio modesto avviso, il rifiuto non è un problema solo quando non è prodotto. Noi promotori di totem ideologici che ostacolano il progresso infatti, pensiamo che ridurre i rifiuti e promuoverne il riciclo sia l'unica strada percorribile per un futuro più salutare, ma il "progresso" purtroppo avanza e non ci resta che soccombere ai fumi e alle polveri sottili.

Anche la Regione Sicilia, che solamente il 20 gennaio scorso aveva proposto 6 mini-inceneritori sparsi per l'isola, ha votato favorevolmente per la nascita di due mega termo-valorizzatori, uno per la Sicilia Orientale e l'altro per quella Occidentale.

Ora non saprei dire se sia meglio costruire sei mini impianti inquinanti o due mega impianti inquinanti, certo distribuire in maniera più omogenea polveri sottili e diossina è forse più democratico: (più diossina per tutti!) piuttosto che avvelenare alcune zone in maniera più concentrata... non saprei... certo meglio sarebbe ridurre il volume dei rifiuti da trattare ma questa è un'altra storia. Di sicuro ridurre i volumi non consente la costruzione dei mega impianti, non permette lo spostamento di mega capitali, non consente forse la possibilità di fare mega guadagni sulle spalle e sulla salute della popolazione che accanto al termo-valorizzatore ci vive, ma certamente la salute non è mega importante.


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