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In giro per l’Italia sgranocchiando patatine

Creato il 04 agosto 2011 da Giorgiofontana

In giro per l’Italia sgranocchiando patatineI Pringles non sono patatine, sono un gesto. Macchinoso peraltro, rispetto a quello classico dell’immergere la mano dentro un sacchetto oleoso e farla riemergere unta e cosparsa di sale. Il bello dell’animalità del mangiare patatine è questo. Uno sporco lavoro che qualcuno deve pur fare se vuole arrivarare  a quella obesità anarchica che soltanto l’atto del mangiare un cibo negletto comporta.
Perchè mangiare patatine è contro la Famiglia, l’Igiene alimentare ed il Decoro mentale. E quindi è un gesto di felicità.Ed i Pringles mantengono della patatina untuosa e bisuntuosa il gesto anarchico. Ma con la forzatura del suo tubo che fa della semplice patatina un Pringles, una striscia di patata aristocratica, inarticolata, che si piega ma non si spezza sempre uguale a se stessa ed in fondo noiosissima.
Dev’essere questa la ragione per cui la Procter & Gamble ha deciso di puntare sul ludico per promuovere il prodotto nel tempo del web.
Con la diversamente unta patatina si gioca a Pringools usando il packaging e restando in forma nonostante l’abuso di lipidi e carboidrati.

Sempre dal punto di vista del tubo, ecco che segue il Festival Fever o ecco che il più tuboso dei mezzi di locomozione, il lungo maggiolino a tubo, appare improvvisamente dentro  un Foursquare pringolato.
Perchè il marchio sta usando la piattaforma di geolocalizzazione per tubizzare l’Italia e ingaggiare i ‘pazzi per i checkin’ forzandoli a lasciare i loro tubi vituali nei punti più sfiziosi dell’estate dove sgranocchiare beatamente.

Ma non si ferma qui la strategia social mediatica, c’è la pagina Facebook con 15 milioni di ilike e lo stream Twitter con un numero molto minore di follower, solo qualche centinaio, segno inequivocabile di quanto sia ancora poco pop l’utente italiano che twitta.
Ma l’ecosistema Pringles è significativo perchè correla un elemento di pertinenza geografica con quello della pagina fan e con quello del microblogging, circondando la noiosa giornata estiva con la mano che esplora il carpe diem dentro il tubo sfizioso.


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