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In moto da Trento a Cape Town seguendo la Musica del Silenzio

Creato il 22 marzo 2016 da Cafeafrica @cafeafrica_blog
Una moto si ferma davanti a me, non una qualsiasi in realtà, ma una BMW di quelle perfette per raid sulla sabbia, una di quelle che ritrovi coperte di fango e ricoperte di polvere sulle piste del mondo. Si toglie il casco un bell’uomo dalla figura slanciata e mi sorride con fare allegro. È Giorgio Barbacovi, che ha da poco finito il suo viaggio da Trento a Città del Capo in due mesi. Circa 23.000 chilometri tra Egitto, Sudan, Etiopia, Kenya, Tanzania, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia e Sudafrica.
Un’impresa che ha realizzato con altri tre amici – Stefano, Rosario e William – per avere una nuova sfida da affrontare, per allargare gli orizzonti e poi, perché no, per dare una mano, sostenendo il progetto di una scuola e una mensa alle porte di Dar Es Salam in Tanzania. Tuttavia, il primo vero motivo è stata la necessità di scappare. Andare via dal tran tran quotidiano per ascoltare “la musica del silenzio”, quegli attimi in cui tutto tace fuori e si riesce finalmente a dare voce alla parte interiore più profonda. C’è chi lo fa facendo yoga e meditazione, chi osservando il moto delle onde, chi ancora correndo e sentendo il battito del proprio cuore. A Giorgio, invece, gli riesce andando in moto tra piste di sabbia infinite.

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Le difficoltà sono state tante e, a rifletterci, oggi quell’itinerario, attraversato a cavallo tra il 2014 e il 2015, non sarebbe più percorribile a causa delle numerose insidie terroristiche e delle instabilità nell’area del Sinai. Le frontiere hanno rappresentato i momenti di maggiore tensione, legati a dei si o no che potevano stravolgere l’intero viaggio o addirittura renderlo impossibile.
Tutto il racconto, tappa per tappa, silenzio dopo silenzio, Giorgio l’ha raccolto in un bel diario di viaggio “La musica del silenzio”, Arca edizioni, arricchendolo di meravigliose foto che vanno dall’Egitto in giù, facendoci viaggiare con lui e i suoi tre compagni.

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