Le cenette del babbo: la grazia nella leggerezza (dei gesti e non solo).
Insalata di pollo, con insalata del nostro orto, olive taggiasche, carciofini, aceto balsamico di Modena e pane integrale fatto in casa.
Dolce: perine caramellate con ripieno di mirtilli all'aceto balsamico.
E chi se ne va più?!
Guglielmo e il suo nuovo (life) style: scarpe Dr. Martens, calze Gallo
Pascucci Cafè, Riccione
Guglielmo, il re del verde acqua, l'imperatore dell'azzurro, l'augusto della creatività
Nevica: nel mio giardino e su di me. Riccione
Catini di cobalto e sogni di amaranto
La neve nel cuore
Viaggio dello Spirito dalle tenebre alla luce: tributo a Duane Michals
Certain Words Must Be Said
Oltre la ferrovia: colonie bolognesi
Oltre la ferrovia: colonia novarese, la nave
Chronik Skatepark: non potevano trovare un nome più adatto. Un pò perchè la decandenza domina il paesaggio del giardino di cemento, un pò perchè lo skate è così: ti prende e ti porta via, è una passione dal coinvolgimento ad andamento cronico.
Hotel Le Conchiglie
Alberto e Luca: le promesse (infrangibili) dello skateboarding romagnolo
Le passioni passate, ma mai dimenticate
"Riflessi(oni) su paesaggi mutanti"
Amicizie ad alto kmetraggio (click qui)
Aveva uno sguardo serio, quando mi sono seduta di fronte a lui. Un cappello posato sul sedile a fianco mi ha fatto capire che la prima impressione su quest'uomo doveva essere stata imprecisa. Diverso tempo dopo, mentre ascoltavo la musica con le cuffie alle orecchie, ho sentito una voce e girandomi ho scoperto che stava cantando.
Originario di un paese pugliese di nome Troia, vive a Milano dagli anni Sesanta. Guidava la metro, linea verde. Ed è così che conobbi la storia della vita di un uomo senza nome.
Una moglie, quattro figli tutti laureati (lingue, ingegneria, psicologia e non mi ricordo), tutti con un lavoro. Otto nipoti.
Fratello di una famiglia di 4 figli, cresciuti dai nonni perchè rimasti orfani ancora bambini.
Dopo avermi raccontato il modo in cui conobbe e conquistò sua moglie, ha iniziato a narrare tutte le favole che conosceva da bambino e che racconta ora ai suoi nipotini.
Ascoltare gli altri è faticoso e lo è ancora di più quando l'argomento non ci interessa minimamente, ma poter vedere un uomo di 77 anni sorridere per il solo fatto di aver trovato qualcuno disposto ad ascoltare la sua storia vale questa fatica.
La nuova stazione di Piacenza: ritorno a Milano
Alla Scala per l'anteprima del primo balletto in cartellone per la nuova stagione: Excelsior
Alina Somova (degas bianco al centro con croce rossa sul petto) e Roberto Bolle (costume da principe al centro) davvero deliziosi.
Un ritorno in città davvero indimenticabile.
Dopo aver detto addio alla mia carriera da ballerina ormai 7 anni fa, ieri sera sono tornata a vivere il Balletto, anche se dall'altro lato del sipario.
La mia prima volta alla Scala, una grande emozione.
Voglio ringraziare la persona che ha reso tutto questo possibile e perfetto: grazie Marco.
Adesso solo studio...e tanto caffè!
Cafè Venti136, anche detto "il bar bianco nell'angolo".