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In Val Passiria sulle tracce di Andreas Hofer

Da Genitoriorganizzati

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Quando il mio primo figlio aveva quasi 3 anni abbiamo deciso di portarlo in montagna, avendo la fortuna di trascorrere buona parte dell’estate al mare dai miei genitori.
Dato che con i primi figli si è sempre un po’ più ansiosi volevamo un posto totalmente “family friendly” per non avere intoppi di nessun genere. “L’AltoAdige!“abbiamo detto in coro io e mio marito e quell’anno andammo in Val Pusteria.
L’esperienza fu talmente piacevole che quest’anno (con due bambini) abbiamo deciso di ripetere l’esperienza, cambiando valle e abbiamo scelto la Val Passiria, valle che si estende dalla conca di Merano, per ca. 38 km in direzione nord.
La valle è racchiusa ad ovest dal Gruppo del Tessa ed ad est dalle Alpi Sarentinesi, mentre chiudono la valle il Passo Giovo ed il Passo del Rombo.

Sul sito dell’Ufficio del Turismo ho trovato tutte le indicazioni che mi servivano e, tra i vari paesini della valle, abbiamo deciso di soggiornare a San Leonardo, uno dei più grandi e popolati.
San Leonardo è il paese di Andreas Hofer (il proprietario del nostro albergo è un suo pronipote!) e tutto qui parla di lui.
Nacque a San Leonardo in Passiria e lottò sul Monte Bergisel nell’ambito della rivolta Tirolese del 1809 contro Napoleone ed i Francesi. Dopo la rivolta fu catturato e condannato a morte a Mantova.

Andreas-Hofer

Sul sito abbiamo scaricato tutte le informazioni sulle possibili escursioni che avremmo potuto fare (scelte tra quelle consigliate per la famiglia) e sugli altri posti da visitare.
Potete anche farvi mandare (o scaricare) delle brochures sulle escursioni, le malghe, i rifugi ma state tranquilli: troverete tutto nell’ufficio turistico del paese dove andrete.

Per l’albergo avevamo una vasta scelta ma abbiamo optato per l’Hotel Felseneck , sia per la posizione (al centro del paese ma abbastanza lontano dal traffico) sia per la cortesia dei proprietari che hanno risposto sempre e velocemente a tutte le mie mail proponendoci la miglior soluzione possibile, sia per il prezzo molto conveniente che comprendeva la mezza pensione.

hotel felseneck

Compreso nel prezzo c’era anche la Meran Card, con la quale avremmo potuto viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici ed avere sconti nei musei.
Per quanto riguarda il viaggio abbiamo deciso di andarci in macchina, facendo una tappa a Rimini e passando una serata piacevolissima in compagnia di cari amici nel Borgo S. Giuliano, il quartiere dei pescatori, passeggiando piacevolmente nelle stradine e ammirando le casette colorate e i bellissimi murales ispirati a Federico Fellini.
borgo san giuliano

fellini

La mattina, partendo di buon’ora, siamo arrivati a San Leonardo e, dopo esserci rinfrescati, siamo andati ad esplorare la zona.
Prima tappa: ufficio del turismo, dove ci hanno riempiti di depliants per scegliere tra le varie escursioni e visite dei dintorni.
Il paesino è delizioso, con una piazzetta proprio di fronte all’albergo con le panchine e i tavolini per rilassarsi, l’aerea WiFi Free e il torrente Passirio che scorre accanto. Ci sono due supermercati, Despar e Conad, forniti di tutto (persino l’erea giochi per lasciare i bimbi mentre si fa la spesa!) la farmacia, vari negozi di sport e abbigliamento, pasticcerie, panetterie e una bellissima area giochi per i bambini con bagno annesso!
parco giochi

Conad

Seconda tappa: merenda con una bella fetta di Sacher!
Dopo esserci rilassati (noi) e scatenati (loro) al parco giochi si torna in albergo: doccia e una bella cena con menu bimbi e menu grandi. A letto presto perchè domani ci aspetta la prima escursione.

Primo giorno: sveglia, colazione abbondante con il mio adorato muesli, marmellata e frutta e si parte per la malga  a 1350 m.
Sentiero nr.: 13 + 13 A
Dislivello: 550 m
Tempo: 2 ore 15 minuti
Grado di difficoltà: medio

Abbiamo lasciato la macchina al parcheggio all’inizio del sentiero 13 ( Da San Leonardo  seguire sempre le indicazioni «Sankt Anna» ed il segnavia 13) e poi a piedi per circa due ore ( naturalmente al passo dei bimbi!) fermandoci di volta in volta ad ammirare il paesaggio sempre accompagnati dallo scorrere del Rio Viastrata.

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Finalmente siamo arrivati al rifugio dove abbiamo potuto rifocillarci egregiamente: wurstel, uova con lo speck e naturalmente dell’ottima birra Forst per noi genitori accaldati!
speck

speck e uova

strudel

forst

La proprietaria è gentile e simpatica e vive lì diversi mesi all’anno con i figli.
Dopo il pranzo siamo rimasti diversi ore a goderci il sole, mentre i bimbi giocavano con gli altri bambini esplorando i dintorni e osservando le mucche e i conigli.
Accanto al rifugio c’è la malga originaria, la cui traccia risale addirittura al medioevo e, dopo i lavori di ristrutturazione nel corso del 2000, fa parte del Museo Passiria, e raccoglie interessanti informazioni sulla vita del maso nel corso dei secoli, mantenendo internamente intatti i vari locali.
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A malincuore verso le cinque ci siamo avviati per ritornare in albergo. Cena e una bella passeggiata in paese.
Poi, mentre i bimbi dormivano, io e mio marito ce ne siamo stati sul balcone ad osservare le stelle, con un bel bicchiere di vino!

Terzo giorno: visita di Merano e in particolare dei giardini Trauttmansdorff, che meritano veramente una visita.
Abbiamo lasciato la macchina in albergo e abbiamo preso l’autobus che parte dall’ufficio del turismo e attraversa i paesini della valle fino a Merano fino alla stazione.
Da lì c’è un autobus che vi porta direttamente ai giardini.
I biglietti hanno vari prezzi: considerate che una famiglia composta da due adulti e due bambini al di sotto dei 18 anni paga un biglietto totale di 25 euro.
Mettete in conto di passarci l’intera giornata perché ci sono mille cose da vedere e da fare.

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giardini 3

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Oltre ai giardini, infatti, potete visitare il Museo del turismo, all’interno del Castel Trauttmansdorff, antica dimora scelta dall’Imperatrice Elisabetta per i suoi soggiorni a Merano,  il primo museo dell’arco alpino interamente ed esclusivamente dedicato alla storia del fenomeno turistico.
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museo turismo

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A pranzo potete fermarvi al ristorante Schlossgarten  e gustarvi dei piatti tipici sull’accogliente terrazza sul tetto dalla quale si gode un magnifico panorama a 360°.
Tornati in albergo, dopo aver cenato, tutti in piazza per una festa di paese che, oltre alla musica, prevedeva naturalmente birra e salsicce!

Quarto giorno: avevamo pensato di prendere la funivia Hirzer che, superando in pochi minuti un dislivello di quasi 1.500 metri, da Saltusio porta al monte di Klammeben, a circa 2.000 metri.
Ma purtroppo quel giorno c’è stato un problema tecnico e hanno sospeso la salita.
Cambio di programma e ci incamminiamo su per un’altra malga, Pfandler Alm nota per essere stata il luogo di rifugio di Andreas Hofer quando era in pericolo, dove poi fu catturato.
Altezza: 1.350 m
Punto di partenza: Parcheggio Pfandler Hof, stazione di montagna Klammeben (funivia Hirzer)
Sentiero nr.: 1, E5 (per tutti e due percorsi)
Dislivello: 350 m o 262 m ascesa / 930 m discesa
Tempo: 45 minuti o 3 ore
Grado di difficoltà: medio
Durante la passeggiata approfittiamo per raccogliere lamponi e fragoline di bosco…
Anche qui, alla fine dell’escursione, ci aspettava un bellissimo rifugio dove ci siamo rifocillati!

pfandeler alm

Rientriamo in serata e troviamo un’altra festa in paese…

Quinto giorno: ultimo giorno di vacanza! Oggi ci concediamo una passeggiata più rilassante e andiamo al laghetto che si trova di fronte al Museo Andreas Hofer e poi, seguendo la strada che costeggia il Sandwirt, ci inoltriamo nel bosco, godendoci il paesaggio.

sandwirt

Poi andiamo a visitare il Bunker Mooseum  alla periferia del comune di Moso in Passiria.
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Il bunker, che risale al 1940, è gestito come museo e centro informazione del Parco naturale Gruppo di Tessa.
Qui vengono mostrati dati impressionanti e reperti preistorici, vengono trattati temi storici, come il confine dopo la Prima Guerra Mondiale, la costruzione delle strade e anche il contrabbando.
Interessante è anche la scala a chiocciola su un’altezza di circa 25 metri all’interno della roccia, da cui si raggiungono tre postazioni di mitragliamento.
Una particolare attrazione del museo è il recinto degli stambecchi, l’unico in Italia.
stambecchi
Il pomeriggio è dedicato a fare i bagagli e poi qualche spesa di natura gastronomica: vino, farine varie e naturamente muesli!

Sesto giorno: si torna a casa, purtroppo, lasciando qui un pezzettino di cuore.
I bimbi, in macchina, ci chiedono di ritornare il prossimo anno e questa è la conferma che il viaggio è stato bellissimo!

P.s. Naturalmente appena arrivata a casa ho fatto la marmellata!!!

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