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Incontro con i sopravvissuti e i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980

Creato il 05 ottobre 2011 da Nico87

Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. 
Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo soccorsidelle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.

Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti.
La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.

Questa è storia…una delle pagine più tristi e più nere della nostra Italia.

Ho avuto la fortuna di partecipare ad un evento molto particolare: l’incontro tra l’associazione dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime della strage di Bologna del  2 agosto 1980 e gli europarlamentari della delegazione del Partito Democratico. Un’incontro non reclamizzato e molto intimo. Non fatto per raccogliere voti ma per ascoltare…una bella lezione per i maestri dell’antipolitica alla Beppe Grillo.

Ho ascoltato dal vivo le testimonianze di chi alla strage è sopravvissuto…testimonianze di una realtà spaventosa, che lasciano senza respiro. Ho visto le fotografia della mostra fotografica organizzata dall’associazione con le immagini della strage e le storie dei sopravvissuti e degli oggetti che quel maledetto giorno avevano con sé. Ammetto di non aver non potuto osservare Rita Borsellino e  aver provato a immaginare quanto comprendesse a fondo le persone che stavamo ascoltando. Mi hanno colpito le parole di  David Sassoli: “In Europa non conoscono la storia del nostro paese”…e se ci pensate è vero (le incomprensioni su Cesare Battisti lo dimostrano….anche se questa è un’altra storia). Il terrorismo, rosso e nero, è stato come una grossa sanguisuga che ha prosciugato il nostro paese prendendosi, nel sangue, tante persone, comuni o non. Solo chi ha vissuto sulla propria pelle quegli anni o quei fatti può comprendere cosa è stato il terrorismo per l’Italia e per il popolo italiano.

In un’epoca in cui c’è una tendenza a minimizzare o addirittura a dimenticare quella che è stata la NOSTRA storia con spiacevoli rivisitazioni  c’è davvero bisogno, in particolare per le giovani generazioni a cui appartengo, di incontri come questo. Perchè ascoltare il dolore e la paura da chi le ha vissute è un buon vaccino contro gli estremismi più beceri.

Per chi volesse informarsi su questa strage, troppo poco ricordata dai nostri media

http://www.stragi.it/index.php

Nico



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