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Inglese per bambini: esperimento della scala

Da Caffenero

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L’insegnamento dell’inglese in casa nostra è passato per varie fasi e molti giochi. All’inizio era tutto puntato sui vocaboli. Siamo passati ai libri per bambini in inglese. Abbiamo trovato qualche idea per renderlo attivo: cucinando, a  merenda, con il nostro Prince William. Ho imparato io delle canzoni che propongo mentre torniamo da scuola in auto. Poi è arrivata la fatidica frase del piccolo: “Mamma, adesso smettila di parlare in inglese.” Serviva un piano B.

Magari in molti mi potrebbero chiedere: “Perché insisti se ti dice basta?” L’inglese è forse l’unica cosa su cui insisto. So che impararlo da grandi è più difficile, da bambini hanno la fortuna di avere la mente che memorizza come una spugna. Se lo rifiuta è perché glielo ho proposto male, visto che all’asilo invece si diverte quando segue il corso d’inglese.

Se il piccolo ha la fortuna di frequentare un asilo con molte ore di inglese, il grande invece ha solo una ora a settimana a scuola. Le mie attività devono riuscire a interessare tutti e due.

Dopo questa premessa, torniamo alla frase: “Adesso smettila!” cosa non gli piaceva? forse preferiva le canzoni in italiano perché riusciva a cantarle meglio, forse vedeva il fratello più bravo, forse era pigrizia, sicuramente un bel misto.

Se prima cercavo di parlare solo in inglese quando facevamo questi giochi, ho cambiato metodo tornando indietro a come aveva proposto l’inglese all’asilo la sua insegnante: la frase in italiano, ma all’interno un vocabolo o un verbo in inglese. Ad esempio:

“Hai visto che bella quella car rossa?”

Così gli piaceva di più. Mi mettevo in mente di introdurre uno o due vocaboli nuovi al giorno, non di più e che servissero a capire altro. Ad esempio: avevo visto in rete questo cartone di Peppa Pig (qui). Il linguaggio usato è molto semplice, ma a loro poteva essere utile conoscere in anticipo come si dice “scala” e “gradino”. Avrebbero sicuramente capito lo stesso, ma avere anticipato questi vocaboli ha prodotto un commento: “Ah, mamma! steps! hai sentito?” quando lo hanno ritrovato nel cartone animato.

E’ diventato l’esperimento della scala perché quel pomeriggio avevamo percorso a piedi un tratto di città in cui dovevamo attraversare una strada con un ponte (salendo la SCALA) e prima di arrivare abbiamo giocato a indovinare quanti scalini (STEPS) avremmo dovuto fare e poi li abbiamo contati. Rispetto ad altri vocaboli, nonostante siano passati mesi, entrambi i bambini ricordano perfettamente come si dice scala e scalino in inglese.

Non ho mai amato le attività con schede, nemmeno se erano da colorare e basta. Assomigliano troppo ai compiti di scuola e io non voglio e non devo fare la maestra. Quest’ano punterò maggiormente su attività che ci portino fuori di casa. L’esempio della scala è minimo. Ho in mente di arrivare a coinvolgerli in modo più attivo ma sempre fuori casa.


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