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Innocente l’uomo che stuprato ed ucciso una capra

Creato il 20 settembre 2012 da Vittorionigrelli @vittonigrelli

Innocente l’uomo che stuprato ed ucciso una capra
20 Settembre 2012 – Mark Lucas Thompson, 20 anni, è stato dichiarato non colpevole per aver rubato, sodomizzato ed ucciso una capra, poiché non in grado di essere processato a causa della propria stabilità mentale.

Il 19 Maggio 2011, Thompson era stato trovato dal vicino nella camera da letto assieme al cadavere della capra. Il ragazzo indossava biancheria intima da donna ed era in uno stato confusionale.

La capra era di proprietà del vicino, che aveva comprato in regalo alla propria nipotina. Quando il vicino si è accorto della scomparsa dell’animale, ha subito pensato a Thompson, poiché aveva manifestato comportamenti insoliti già in passato.

Thompson ha dichiarato alla polizia di essere stato sotto l’effetto della famosa cocaina sintetica, conosciuta come bath salts (sali da bagno), per tre giorni di seguito.

Durante un’ispezione nella casa di Thompson, la polizia ha trovato dei giornali pornografici vicino al cadavere della capra e il ragazzo è stato ritenuto responsabile dell’uccisione della capra, che pare sia stata sodomizzata e poi pugnalata.

Thompson era stato accusato di crudeltà verso gli animali, ma lunedí il giudice James Stucky ha ritenuto Thompson non colpevole del crimine per motivi di instabilità mentale.

Già nel 2011 la salute mentale del ragazzo era stata oggetto di discussione. Fred Giggenbach, assistente del prosecutore, era certo del fatto che Thompson fosse responsabile dell’uccisione e la sodomia dell’animale, ma era anche convinto che il ragazzo necessitasse di cure mentali e riteneva anche che la prigione non fosse il luogo adatto per la propria situazione mentale.

Dopo essere stato oggetto di violenze e molestie in carcere, Thompson è stato trasferito all’Ospedale di Weston ed il suo stato mentale verrà monitorizzato e analizzato ogni anno.

Thompson non ha parlato durante la sentenza. Si è solo rivolto ai famigliari, in particolare alla madre, a cui  ha detto  ”Ti voglio bene, perdonami”.

 

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Virginia Pigato

 



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