Magazine Cucina

Insalata di cavolo rosso

Da Simplylalla
  • mezzo cavolo cappuccio rosso
  • 1 spicchio di aglio
  • 3 alici sott'olio
  • olio extravergine di oliva
  • 2 cucchiai di aceto
  • sale
  • pepe

Insalata di cavolo rosso o di cavolo cappuccio rosso è un contorno colorato, nutriente sano che, se vero che si prepara in 5 minuti di orologio, vero anche che da un sacco di soddisfazioni.
Sono solita cuocere in padella il cavolo cappuccio, nelle varietà bianco e rosso, con aglio olio e peperoncino; oggi, invece, dopo una chiacchierata con la signora del mercato, l’ho fatto crudo e condito come si condiscono a Roma le puntarelle.

Eliminate le foglie esterne meno belle al cavolo cappuccio.
Raccogliete quelle buone in una vaschetta – la quantità ovviamente dipende non solo da quanti siete, ma anche da quanto siete erbivori -
Sciacquatele abbondantemente, asciugatele quindi riducetele a striscioline sottili.
Raccoglietele in un’insalatiera e conditele con la vinagrette così preparata:
Versate in una tazza l’olio extravergine di oliva, un goccio di aceto, il sale ed il pepe; sbattete bene con una forchetta sino ad ottenere un’emulsione.
Non eccedete troppo con il sale, le alici che poi aggiungete insaporiscono parecchio!
Unite all’emulsione uno spicchio di aglio tagliato in due o tre pezzi e due o tre acciughe precedentemente “spappolate” con una forchetta; mescolate bene.
Condite il cavolo cappuccio con la salsa, mescolate e lasciate insaporire per almeno una mezz’oretta; con la “marinatura”  le foglie del cavolo rosso si ammorbidiscono un po’.
Prima di portare in tavola, tolgo i pezzi di aglio, a me non piace mangiarli.
Se non vi disturba il sapore di aglio in bocca, potete – come vuole la ricetta originale delle puntarelle – ridurre in poltiglia sia l’aglio che le alici inumidendo con l’aceto.

Servite l’insalata di cavolo rosso con dei crostini di pane o mini grissini.  

insalata di cavolo cappuccio

Una curiosità
Per lavare l’insalata uso orami da tempo il lava insalata, ma fino a non molto tempo fa per riuscire a “sgrullarla” dall’acqua raccoglievo le foglie in uno strofinaccio pulito, afferravo poi i quattro angoli in modo da farne un piccolo fardello e, con movimenti veloci avanti ed indietro del braccio,  lo sbattevo un po’….lo strofinaccio assorbiva così l’acqua.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines