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Insidia by MJ Heron

Creato il 26 gennaio 2014 da Anncleire @anncleire

Insidia by MJ Heron

Non era un guerriero ma aveva imparato che la vita aveva una sola regola: combatti o soccombi. Nel primo caso, se sei abbastanza fortunato vivi fino alla prossima ricaduta, nel secondo muori.

 

Insidia” è il secondo volume della serie di MJ Heron che segue direttamente “Implosion”. Uscito lo scorso 2 gennaio, ho dovuto aspettare un pochettino per leggerlo, presa com’ero da altri libri, ma posso affermare con sicurezza che l’attesa ne è valsa la pena. Tradimenti, colpi di scena, amore e passione condiscono le vicende di una storia al cardio palma, che non perdona, che tiene nella sua morsa il lettore, inducendolo a continuare la lettura fino all’ultima pagina, quando esclama, quasi sconfitto “No è finito!”. Un fantasy contornato dal thriller con personaggi caratterizzati in modo superbo e uno stile narrativo ben calibrato ed efficace… insomma una storia mozzafiato.

 

La visione di Kylaah sta per avverarsi. Uno dei kurann, nell’ombra, tesse malefiche trame per rovesciare il potere e ridisegnare i vertici dell’Antica Stirpe.
Mentre i fili della sorte burattinaia si muovono fino a intrecciarsi, Cris ha un unico obiettivo: trovare e uccidere l’assassino del padre. Ma i suoi piani non possono prevedere una madre che ritorna dopo molti anni per sconvolgergli la vita; tanto meno prevedono Lory, la ragazza arrivata con lei da Edimburgo che farà vacillare ogni sua certezza.
Per Cris la vendetta ora è lo scopo della vita, il resto solo un intralcio da eliminare. Neppure a Lory, giovane donna dalla sensualità dirompente, sarà concesso di distogliere un guerriero come lui dall’obiettivo primario. Impareranno presto che non c’è nulla di più incerto delle certezze. Quando l’amore è una variabile del destino, tutte le regole vanno riscritte per spezzare l’anello debole nelle infide catene dell’insidia.
Nel ritratto più subdolo del tradimento si nasconde la chiave di un paranormal fantasy in cui l’intrigo, la passione e i colpi di scena si avvicendano a ritmo serrato fino all’ultima pagina.

 

Inizio questa recensione dicendo che arrivata al capitolo 45 ho esclamato, fortissimo, con la voce che rimbombava nella mia camera, con il cane che abbaiava “Lo sapevo! Io lo sapevo” questo però non ha tolto nulla né al fascino della storia, né alla convinzione di trovarmi di fronte ad un libro memorabile, che di certo rimarrà nei miei ricordi a lungo. Sto scrivendo questa recensione con la faccia ebete dell’”Oh mio Dio questo libro è una favola!” e un book hangover di come non mi capitavano da tempo. Quello che fa la differenza in questa serie, in un mondo editoriale colpito da più fronti da storie fotocopia, non è solo l’originalità di un’intuizione, ma anche la capacità di rielaborare e riproporre elementi già visti in modo insolito, e quindi mostrandoci un lato nuovo di esperienze già vissute.

Lo stile narrativo resta quello del primo volume, ma si arricchisce di prospettive e punti  di vista. La narrazione in terza persona consente alla Heron di giostrarsi nei cambi in maniera perfetta, senza mai perdere né di ritmo né di convinzione e né di coerenza, il che mostra nuove sfaccettature di una trama che diventa ingarbugliata, pur conservando la sua linearità di fondo. E si ci sono colpi di scena da ogni angolo e colpi bassi che non ci saremmo immaginati, ma in qualche modo, si continua a patteggiare per i nostri protagonisti, che evolvono, si muovono su un terreno incerto eppure in qualche modo conservano una certa fragilità. Possono essere creature leggendarie, caratterizzate da poteri eccezionali, eppure in fondo, mantengono una loro umanità che li porta a soffrire, a disperarsi, a metabolizzare, in maniera spesso autodistruttiva, le proprie esperienze che di certo non hanno nulla di normale. Ad ogni svolta infatti, ci si lascia soggiogare dalla forza del destino e dall’amarezza del tradimento e dell’insidie che arrivano a colpire alle spalle, come un proiettile vagante, ma ben assestato. E la Heron non risparmia proprio nessuno, tutti, in un modo o nell’altro vengono coinvolti in una lotta che non è solo una distruzione completa ma è soprattutto una lotta di potere, una guerra intestina guidata da interessi personali e deliri di onnipotenza che vogliono in qualche modo consolidare personalismi e distruggere equilibri che durano da secoli.

E allora ritroviamo le nostre vecchie conoscenze, a partire da Katherine, che deve fare i conti non solo con le scoperte circa il padre e sé stessa avvenute in “Implosion”, ma con nuove svolte che vengono ad apparire durante questo secondo volume. La sua vita è cambiata completamente, il suo cuore appartiene ad Armand, ma in qualche modo questo non le impedisce di essere investita da una tempesta di dubbi che la portano a tentennare. Kate di certo è una ragazza forte, che sente su di sé il peso di azioni che non hanno nulla a che vedere con lei, ma che la lasciano ferita oltre ogni modo. Vorrebbe salvare il fratello da sé stesso, vorrebbe che Armand fosse sempre al suo fianco, vorrebbe vivere una vita normale, ma allo stesso tempo ha la forza morale di rimboccarsi le mani e agire su quello che le viene posto davanti. Non è semplice, gli eventi vogliono farla vittima, ma Kate ha un ruolo chiave nelle vicende, un ruolo che supera quello di sposa, e trascende sé stessa.

Armand è il mio personaggio preferito, io resterò Team Armand fino alla fine, ne sono certa. Non solo perché è il primo amore, nato nelle burrascose notti invernali mentre leggevo “Implosion” ma perché mi ha dimostrato di essere un uomo di carattere, anche nei momenti più disperati della sua esistenza. Armand non solo ha un ruolo di rilievo nella gerarchia dei Kurann, non solo ha a cuore l’interesse del suo Regens e della sua stirpe, ma è prima di tutto intenzionato a proteggere la donna che ama e tutti coloro che gli sono vicini, senza tradire sé stesso. Leale, coraggioso, serio, intelligente, protettivo, adorabilmente sexy e straordinariamente adorabile, Armand è l’uomo che si vuole al fianco nelle situazioni di crisi e di pericolo, anche nel pieno del suo dolore personale conserva lo spirito aperto sul mondo. Insomma Armand resta nel mio cuore.

Ritroviamo anche Cris, Cris che diventa protagonista della vicenda con un ruolo a dir poco affascinante. Certo il kurann biondo dalla capigliatura selvaggia non passa inosservato, anzi si impone nella pagina con impeto e irruenza. Ho adorato la sua caratterizzazione e la sua battaglia interiore. Il desiderio di vendetta, la disperazione che deriva da rivelazioni strazianti lo porta sull’orlo di una crisi dalle conseguenze inimmaginabili. Ma Cris è molto altro. Un guerriero, un esperto informatico capace di hakerare qualsiasi cosa, un uomo dal fascino antico e potente. Come si fa a dire di no ad un uomo che non lascia neanche respirare? Come si fa a dire no ad un uomo che sgretola la tua resistenza con uno sguardo o con una camicia slacciata? Ma Cris è anche fiducia, lealtà, prestanza e passione, passione allo stato puro che esplode senza freni, in momenti che non si immaginano.

E poi c’è Lory… un personaggio che conquista subito la simpatia del lettore, probabilmente anche più di Kate per la sua freschezza, irruenza, spregiudicatezza a volte, il suo essere sempre sopra le righe e il suo abbigliamento originale. È una boccata d’aria fresca nella sedimentata atmosfera della dimora dei Kurann, anche in momenti di crisi come quelli che si sviluppano in “Insidia”. Di Lory veramente ci si potrebbe scrivere un libro a parte, perché è uno di quei personaggi che non sono mai di poco conto e che si impongono con la forza di un uragano. Lory aggiunge colore e sale ad una storia che altrimenti sarebbe molto seria e buia, e strappa una risata per smorzare la tensione. Un ottimo diversivo e soprattutto davvero un elemento utilissimo nella narrazione. Poi certo anche lei una protagonista eccezionale. Il tono di “Insidia” sia con Lory che con Cris cambia molto rispetto a “Implosion” e una delle bravure della Heron è stata proprio la differenziazione. Due storie d’amore al momento fanno da sottofondo alle vicende che si stagliano contro l’Antica Stirpe, entrambe con un sapore diverso, tanto diverse da riconoscerne subito la consistenza a prima lettura. Il rischio fotocopia non era poi così lontano.  

Un’altra cosa che ho apprezzato molto in questa storia sono le vicende e la caratterizzazione che si sviluppano intorno a Thomas, il fratello di Kate e Shamnos il colosso guerriero. Due storie, due personaggi, due evoluzioni che condiscono le vicende di uno spessore molto interessante e che non sono banalizzate anzi la scrittrice riesce sempre a concedere molto spazio ad entrambi, che non si perdono mai nelle vicende degli altri personaggi.

Due i grandi temi che fanno da fil rouge per tutta la vicenda: l’amore e la vendetta, che potrebbero sembrare all’opposto nella catena delle vicende e invece sono molto più legati di quello che potrebbe sembrare. Ogni personaggio, per un motivo o per un altro, si ritrova a soffrire le pene che derivano dall’uno e dall’altro, ma in momenti bui ne derivano certamente anche le gioie. Ma sono lampi, brevi attimi che condiscono una vicenda al cardiopalma, piena di colpi di scena e colpi bassi che non si potevano neanche immaginare.

La storia si sposta dal centro di Firenze, per immergersi nella calma serafica delle colline su cui sorge la residenza della corte del Regens e tutte le strutture legate ai Kurann. Si perde quell’aspetto metropolitano che si respirava in “Implosion” per immergersi sempre di più nelle vicende delle creature che marchiano la storia come un paranormal fantasy. Più fantasy quindi e meno urban anche se i personaggi restano ancorati alla tecnologia e alle strutture moderne.

Il  particolare da non dimenticare? Un pugnale di iridio.

Veloce, assolutamente imprevedibile, ben scritto, dalla trama che urla vendetta, “Insidia” è uno spettacolare secondo volume di una serie tutta italiana che resta ad intrappolare il lettore incapace di staccarsi fino alla fine della lettura, arrivando alle pagine conclusive scosso e desideroso di saperne di più. Una storia che non lascia tregua che regala mille emozioni contrastanti e consolida la bravura della Heron che di certo non si fa mancare nulla, né a livello di trama né a livello di personaggi. Incisiva e tagliente, la Heron crea una storia mozzafiato che la DeAgostini YA ha proposto sia in e-book sia in cartaceo lo scorso 2 gennaio e di certo non è un libro da lasciarsi scappare. Se amate le storie piene di passione, mistero e azione, questa è la serie giusta per voi.

Io intanto vado a pensare al mio Armand, a curare il mio book hangover e aspettare impaziente il terzo volume.

Buona lettura guys!!!

Insidia by MJ Heron

 

Insidia by MJ Heron

Volete sapere qualcosa di M.J. Heron?

Nasce ventotto anni fa sotto il segno dello scorpione, in una terra in cui le nebbie del mistero avvolgono il respiro e le antiche leggende ridisegnano i contorni del paesaggio.

Amante delle emozioni forti e di tutto ciò che può essere nuovo e stimolante, trova irrinunciabile la compagnia di un buon romanzo (classico, thriller o d’amore, a seconda del suo stato d’animo).

Nella scelta di una carriera universitaria che sembrava già tracciata, alla strada del giornalismo preferisce invece quella dell’interpretariato e traduzione, anche se sogna di continuare a scrivere fino alla fine dei suoi giorni.


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