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Interventi di bonifica e messa in sicurezza: premessa

Creato il 09 febbraio 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

All’Allegato 3 alla Parte IV del D. Lgs 152/2006 sono illustrati i criteri generali da seguire sia nella selezione che nell’esecuzione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale, di messa in sicurezza d’urgenza, messa in sicurezza operativa, messa in sicurezza permanente, nonché degli interventi in cui si faccia ricorso a batteri, ceppi batterici mutanti e stimolanti di batteri naturalmente presenti nel suolo.

Vengono quindi descritte le opzioni da considerare sia per pervenire ad un’effettiva eliminazione/riduzione della contaminazione, sia per conseguire un’efficace azione di protezione delle matrici ambientali influenzate dagli effetti del sito, mediante la messa in sicurezza dello stesso, qualora le tecniche di bonifica dovessero risultare meno efficaci, o non sostenibili economicamente, oppure non compatibili con la prosecuzione delle attività produttive.

E’ previsto infatti, per i siti “in esercizio”, ovvero dove l’attività produttiva è ancora in corso,  la possibilità di ricorrere ad interventi di messa in sicurezza che comportino il contenimento degli inquinanti all’interno dello sito medesimo, e che provvedano gradualmente all’eliminazione delle sorgenti inquinanti secondarie in step successivi programmati, rimandando la bonifica alla dismissione delle attività.

Incidono significativamente sui costi di un intervento a parità di obiettivi di bonifica o di messa in sicurezza da raggiungere, sopratutto in siti in esercizio, sia le modalità di gestione dei rifiuti e delle acque di scarico, che gli accorgimenti tecnici che possono essere previsti e progettati per evitare la produzione di rifiuti (es. il riutilizzo delle acque e dei terreni).

Nei post che seguiranno verranno fornite maggiori informazioni sugli interventi di bonifica e sulle differenti opzioni di messa in sicurezza.

(fonte: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Norme in materia ambientale)


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