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INTERVISTA A…/ Michela Andreozzi, dal dietro le quinte di “Non è la Rai” a protagonista di “A letto con Carosello”

Creato il 10 gennaio 2011 da Iltelevisionario

INTERVISTA A…/ Michela Andreozzi, dal dietro le quinte di “Non è la Rai” a protagonista di “A letto con Carosello”

(di Alessandra Giorda) Artista poliedrica di grande spessore, Michela Andreozzi si laurea in Lettere e Filosofia mentre perfeziona gli studi artistici presso il Teatro Argentina. Consegue il diploma in Sceneggiatura Tv presso la scuola Holden. Nel 1996 crea un duo comico con Francesca Zanni. Partecipano a numerosissime trasmissioni televisive, come La posta del cuore, Zelig, Quelli che lo smoking è di rigore, Quelli che il calcio e Bigodini. Attrice ed autrice teatrale come in “Sesso chimico” e “La festa” opere per le quali ha ricevuto premi nazionali. Attualmente è impegnata su Radio2 nella conduzione di Brave Ragazze con Federica Gentile (dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 15).

In quest’intervista ripercorriamo con Lei il suo esordio con Boncompagni, scopriamo quali novità ci saranno in Distretto di Polizia 11 e il grande rammarico per un mancato ruolo ambito ne Il Commissario Manara. I mitici anni ’70, raccontati egregiamente in teatro con  il grandissimo successo di “A letto con il Carosello”. Capiamo meglio chi è nel privato, quali sono i suoi sogni e scopriamo insieme quale proposta di lavoro, completamente estranea al suo settore, accetterebbe immediatamente.

 

D: Inizi a lavorare in televisione con Boncompagni dove incidi canzoni per il programma Non è la Rai, che ricordo hai di quest’esperienza?

R: Ho lavorato con lui per dieci anni. Il ricordo non è sbiadito, bensì vivido. Siamo rimasti molto amici con Gianni e con la figlia Barbara, li sento e li vedo tutt’ora spesso. Molte persone che hanno lavorato con lui hanno continuato il rapporto di amicizia. E’ molto bravo nel stringere legami solidi e duraturi.

 

D: Come nasce l’opportunità di lavorare con Boncompagni?

R: Nella Domenica In che fece aveva delle ragazze pon pon che le portò in Non è la Rai e mi chiese di entrare a far parte  della nuova trasmissione con queste ragazze. Dissi di no perché non volevo mischiarmi troppo. Quasi subito mi proposero un lavoro in redazione. Ho esordito nel mondo dello spettacolo, dietro le quinte. Ancora oggi scrivo quello che faccio.

 

D: Hai lavorato in cinema, teatro , TV, in radio come autrice e conduttrice. C’è un settore che preferisci?

R: La mia formazione è l’insieme. E’ come chiedere ad uno sportivo di decathlon, quale delle dieci discipline preferisce. Non farei mai una cosa sola. Mi piace il fatto che posso cambiare e sfidarmi su cose diverse. Non sono il tipo che sta a casa ad aspettare la classica telefonata per il provino. Certo è che non rinuncerei mai al teatro, perché amo il contatto con la gente.

 

D: Hai recitato in Crociera Vianello, che ricordo hai di Sandra e Raimondo?

R: Meraviglioso! Sandra girava per la crociera fumando. Era l’unica autorizzata a farlo. Era una gran fumatrice e persino Veronesi, che l’aveva in cura, aveva rinunciato a dissuaderla. Andava sempre in giro sul set a cercare il marito. Raimondo, un uomo di infinito umorismo e simpatia. Benché non fosse più giovanissimo, non chiedeva mai una sedia tra una scena e l’altra. Grande eleganza e professionalità. Lavorare con grandi maestri come loro si impara moltissimo ed è un onore.  Ha dato enormi insegnamenti su come relazionarsi con le persone. Pensa che si ricordava di tutti i nomi delle persone che gli avevano presentato. Non aveva alcuna forma di arroganza, ma immensa umiltà.

 

D: Quando registrate la nuova serie di Distretto di Polizia, ossia l’undicesima?

R: Per Distretto “sono sempre avventurieri”. Gli autori stanno scrivendo per girare nel 2011, ma non ci dicono nulla. Sappiamo solo a riprese iniziate. Per certo ti posso informare che ci saranno grosse novità. Grandi stravolgimenti.

 

D: Tu interpreti Sofia , un personaggio molto carino e particolare. Ti ritrovi in Lei?

R: Tutti i personaggi hanno qualcosa di noi, perché siamo noi a farli. Quello che Sofia ha di me è la terza di reggiseno ed è molto femminile. Non sono un maschiaccio. A differenza mia è aggressiva con gli uomini ed inopportuna. Michela è diplomatica e conta sempre fino a tre. Ti dirò che non sempre è un bene. Devo imparare di più dai miei personaggi.

 

D: A fine gennaio andrà in onda su Raiuno, Il Commissario Manara,  come ti sei trovata sul set?

R: Rammaricata! Ti rendi conto che devo interpretare la sorella? Avrei voluto almeno fare l’amante. Con uno così “bono”, potevo fare di tutto e mi fanno fare la sorella: che disdetta! A parte questo notevole dettaglio,mi sono trovata benissimo. Interpreto un ruolo molto divertente, faccio la siciliana. La sorella del Commissario Manara è la quinta essenza  degli anni ’70. Una totale disobbediente. Non vorrei dire che si fa le canne, ma a mio giudizio si.

 

D: A proposito degli anni Settanta, parlami del grandissimo successo de “A letto con il Carosello”, dove a Castellamare di Stabia hai registrato il tutto esaurito.

R: “Che te devo di”. Dopo tanti anni a cui pensavo a questo progetto, l’ho messo in atto. Dura due ore e mezzo, è molto divertente, ci sono sette canzoni e più personaggi. Faccio tutto da sola. Si svolge a cavallo tra Roma e Napoli e la storia alla mia infanzia. Ci sono omaggi a Gabriella Ferri e Franca Valeri. E’ uno spettacolo che farò per tutto l’anno, prossimamente sarò a Napoli, poi Milano, Firenze e farò tutta l’estate romana.

INTERVISTA A…/ Michela Andreozzi, dal dietro le quinte di “Non è la Rai” a protagonista di “A letto con Carosello”

D: A fine gennaio, sarai al Nuovo Teatro Ambra nella orami mitica zona della Garbatella a Roma?

R: Forse quell’appuntamento slitta per un piccolo intervento chirurgico a cui dovrò sottopormi.

 

D: Cosa piace al pubblico di “A letto con il Carosello”?

R:  Che le persone vengono prese per mano e per coloro che fanno parte della fascia di età tra i 35/40 anni è un tuffo al passato. Per chi anagraficamente non c’era è un voler far conoscere i mitici anni ’70. Si canta insieme, si  mangiano le caramelle e si interagisce con il pubblico. Se penso che quel periodo è ricordato anche per essere stato gli anni di piombo, con le Brigate Rosse ed i rapimenti, ore non è che siamo messi meglio.

 

D: Cosa pensi del fenomeno velina – attrice di cui tanto si parla?

R: E’ un luogo comune da sfatare. Dimmi in realtà quante veline sono diventate attrici? Nessuna!  Giorgia Palmas  parteciperà  all’Isola dei Famosi, la Canalis ha fatto quello che ha fatto e sta facendo perché fidanzata con Clooney , non certo per i suoi meriti. Luca Argentero invece è un personaggio uscito da un reality che si è formato come attore, ma aveva già delle doti che solo uno su mille ha, come il compianto Taricone. Sono fenomeni. L’Italia artistica di cui mi sento rappresentata non sono certo ex veline. Attrici come Valeria Golino, Giovanna Mezzogiorno, Margherita Buy, Donatella Finocchiaro, Paola Cortellesi o Lucia Ocone hanno un percorso formativo ben diverso. A me, come categoria di artisti, non proporranno mai quello che possono proporre alla Canalis e viceversa. Non siamo in concorrenza. Chi ha anche iniziato a fare l’attrice per la sua bellezza, come negli anni ’70 la Cardinale, all’inizio non è che fosse molto brava. Grandi registi, poi, l’hanno formata. C’è da fare una distinzione anche tra velina e raccomandata dal politico. La prima è una ragazza carina, fresca e che magari sa ballare, la seconda è la signorina nessuno che cerca scorciatoie. Non sono da mischiare i due generi.

 

D: Qual è il tuo sogno nel cassetto?

R: Lavorare con un grande regista. Fino ad ora ho lavorato con bravi registi. Tutti straordinari . Per un attore la possibilità più bella ed ambita è il poter esprimere più “cose” insieme. E’ raccontare un essere umano, come è nelle sue diversità.

INTERVISTA A…/ Michela Andreozzi, dal dietro le quinte di “Non è la Rai” a protagonista di “A letto con Carosello”

D: Se ti offrissero di entrare in politica, accetteresti?

R: Forse si. Sono molto arrabbiata per la situazione politica attuale in Italia. Negli anni ’70 fare politica era un dovere, come per un cristiano andare a Messa alla domenica. Infatti riguardava tutti era una res publica (“cosa pubblica”). Ora è un qualunquismo. Devo ammettere, però, che molte donne della rappresentanza femminile si sono fatte le ossa ed hanno portato avanti  egregiamente il loro lavoro. La politica ha bisogno di tornare più a terra, essere meno nei Palazzi, sui giornali e sulle riviste di gossip. La politica deve essere fatta in strada, tra la gente. Vorrei fare un’opposizione costruttiva e parlare con il popolo. Se avessi una proposta del genere accetterei.

 

D: Chi sei nel privato?

R: Quale privato! “Sto sempre a lavorà!” Sono molto legata alla mia famiglia d’origine e passo parecchio tempo con loro. Sono molto zia e presente nella vita delle mie nipoti. Sono “mammosa”. Faccio sport corsa e yoga e cerco il fidanzato 2011. Il mio problema è che mi annoio molto facilmente. Mi piacciono gli uomini estremamente tranquilli. Tutti pensano che io sia la regina del burlesque ed invece esce fuori la mia vena più rilassata. Sai che penso? Dovrei provare con uno scapestrato. Non credo nell’amore eterno, vivo appieno il momento e duri finche duri.

 

D: Vorresti una famiglia tua?

R: Sto per divorziare dopo quattro anni. In questo momento l’idea di famiglia tradizionale mi è un po’ estranea. Ho un grande gruppo di amici, è un altro concetto di famiglia, ma a loro sono molto legata. Dopo che la Nannini è diventata mamma a 54 anni, me la posso prendere con calma. Ho ancora 15 anni davanti.



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